8. Nuovi incontri

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A fine lezioni sono proprio curiosa di sapere cosa è successo a Demon. Con tutta me stessa gli auguro di essere stato messo in punizione. Se lo meriterebbe. Non voglio sembrare cattiva, perché non lo sono, ma lui ha la capacita di farmi saltare tutti i nervi.

Uscendo dalla scuola vengo fermata da qualcuno. «Ehy Layla» «Ciao Jake» dico appena mi sono girata verso di lui. «Posso aiutarti in qualche modo?» gli domando gentilmente «Se mi dai il tuo numero ci possiamo mettere d'accordo per quando vederci, per scegliere cosa ti devi mettere alla festa» sono tentata di dirgli di girare i tacchi e che il mio numero non glielo darò mai ma non sono in grado di essere cattiva in questo momento.

Sono talmente felice perché Demon è stato sgridato dalla preside che faccio uno strappo alla regola e gli do il mio numero. Dopo aver ottenuto il mio numero, mi saluta e se ne va.

Durante il tragitto in macchina penso che se a Jake ho dato il mio numero a Demon non glielo darei mai. "ma cosa vado a pensare? a lui non serve mica il mio numero!".

Mi vibra il cellulare e noto la notifica di un messaggio. Sblocco il cellulare e leggo il messaggio.

-Da: sconosciuto

questo è il mio numero. Jake-

Rispondo semplicemente

-Da: Layla

ricevuto-

Poi metto il mio cellulare dentro lo zaino. Arrivati davanti a casa, vedo una Maserati Alfieri Coupé nera.

«Chi è venuto a trovarci?» chiedo a mio papà «Perché questa domanda?» «Sai perché c'è una Maserati parcheggiata davanti a casa nostra!» dico ovvia. Lui rimane sul vago rispondendo «Lo scoprirai da sola». "uffa odio l'attesa!!". Scendo dalla macchina di mio papà ed entro in casa.

Mia mamma mi viene incontro e mi abbraccia, come sua solita abitudine quando mi vede. «Tesoro abbiamo una persona speciale a casa, comportati bene mi raccomando» mi sussurra mia mamma durante l'abbraccio «E sarebbe?» chiedo io esigendo delle risposte.

Mia mamma non mi dice nulla e mi porta nella salone degli ospiti. Ogni volta che metto piede in questa sala, mi dimentico di essere a casa mia al posto di una reggia.

Sul divano in pelle nero ci sono seduti due "uomini". Appena la mamma annuncia il nostro arrivo, loro si alzano e vengono a presentarsi.

«Piacere di conoscerla signorina Black. Io sono il signor Wilson Caden e questo "ragazzo" al mio fianco è Johnson Alexander» dice stringendomi la mano. Poi il ragazzo al suo fianco mi prende la mano e me la bacia. «Lusingato di fare la sua conoscenza» dice quest'ultimo, al che, io divento un peperone in carne ed ossa per il colore che ho assunto in viso.

Il signor Wilson è pelato e ha il pizzetto grigio sul mento, si vede lontano chilometri che non è proprio tanto giovane. Ha uno smoking elegante nero con una cravatta dorata. Invece, il "ragazzo", come l'ha chiamato lui, al suo fianco ha i capelli neri come la notte e gli occhi verdissimi. Anche lui ha uno smoking, solo che a differenza del signor Wilson lui tiene la giacca con la mano sulla spalla. "potrebbe essere un modello" penso osservandolo. Sicuramente non ha più di vent'anni.

Liberandomi dai miei pensieri chiedo «Come mai siete venuti a casa nostra?» nessuno risponde al che io mi giro verso la mia mamma, che sembra in imbarazzo. Quando parla mi pento di non essermi tappata le orecchie «Tesoro i signori sono qui per chiederti se vuoi far parte di un film» "si certo! bello scherzo". Scoppio a ridere e dico «Certo come no... e loro vengono proprio da me che non sono né famosa né un'attrice» «cosa ci trovi di strano?» mi chiede il signor Wilson. «Direi tutto ... sono lusingata per la sua offerta ma scusi la declino perché non girerò nessun film!!».

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora