41. Regali

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Altro che buon Natale, Demon mi ha appena fatto il regalo più bello di tutti con la sua presenza.

«Buona Natale Demon!» dico rimanendogli abbracciata. Dopo alcuni minuti, nei quali la mia famiglia ha ripreso a scartare i regali, chiedo a Demon «Come mai questo regalo?».

«Quale? la mia presenza o il mio costume che stai strangolando?» mi domanda ridendo.

«Ovviamente era riferito al costume! Cosa pensavi sennò?» gli rispondo ridendo e togliendogli le corna da renna che ha intesta e mettendomele.

«Mi fa piacere che ti piaccia il tuo regalo di Natale» dice lui dandomi un bacio sul naso. Sorrido come una stupida e poi lo aprendo per mano e lo faccio accomodare sul divano. Il divano è occupato per metà solo da mio cugino Jace che si è messo sdraiato.

Demon mi fa cenno di sedermi sulle sue gambe ma io gli faccio di no con la testa perché non mi sembra il caso. Mia mamma mi fa sobbalzare non appena urla il nome di mio papà. Mi giro di scatto e scivolo su un giocattolo. Per mia fortuna il divano, e soprattutto Demon, mi hanno evitato un doloroso atterraggio perché finisco tra le braccia del mio ragazzo seduto sul divano

Ridendo dice «Vedi era destino che tu ti sedessi in braccio a me». Fa un sorriso furbo e mi scompiglia i capelli. Ora sembrerò sicuramente appena uscita dal mio letto la mattina. Cerco di allontanargli le mani dai capelli ribellandomi ma lui nonostante ciò alla fine riesce a vincere lui.

La mia famiglia si mette a ridere e io divento rosso pomodoro in faccia per la "scenetta".

«Che ne dite adesso di fare colazione?» propone Jace e tutti i miei cuginetti corrono in cucina senza aspettare la conferma degli zii. Tutti vanno in cucina eccetto io e Demon, il quale non mi permette di alzarmi tenendomi stretta a se sulle gambe. Quando è sicuro che non ci sia più nessuno in giro fa un sospiro di sollievo. Mi fa girare verso di lui con il busto e mi sorride dolcemente. Mette le mani in tasca e ne tira fuori una scatolina in velluto blu.

«Demon...» gli domando allarmandomi. Lui mi fa segno di zittirmi mettendomi l'indice sulle labbra.

«Layla ci sto pensando da molto tempo a questa cosa...» fa una pausa cerco le giuste parole da dire vendendo la mia faccia, probabilmente, sbiancata «...a questo regalo. Ovviamente una volta deciso sono dovuto andare fino in fondo ... E ho dovuto prima chiedere il consenso ai tuoi genitori...».

Mi incomincia a battere fortissimo il cuore al pensiero che ha dovuto perfino chiedere il permesso ai miei genitori. Lui notando la mia agitazione mi mette la mano libera sulla guancia per tranquillizzarmi.

«...Tuo padre non era molto d'accordo invece tua mamma si, così alla fine è riuscita anche a persuadere tuo padre...con questo volevo solo dirti che ho il permesso dei tuoi genitori...non voglio dirti altro perché ti preferisco quando arrossisci piuttosto che quando sbianchi, come in questo momento».

Mi porge la scatolina e io la prendo tremante «Ora apri la scatolina...».

Tengo con una mano la scatolina e l'altra la avvicino all'apertura. Tremando alzo il coperchio, molto lentamente. Quando l'ho aperto prendo ciò che c'è dentro e faccio un sorriso. C'è un cioccolatino incartato a forma di fragola su cui c'è scritto "Ti amo Layla".

Metto le mani al collo a Demon e gli dico «Sei uno scemo! È il regalo più originale è letteralmente sudato del mondo!».

«Ti è piaciuto?!» «Tantissimo» dico sorridendo. Mi allontano da lui e prendo la scatolina. Me la metto in tasca e mi alzo in piedi. «Non mangi il cioccolatino?» mi domanda.

«Perché è commestibile?» gli domando. Lui alzandosi a sua volta mi dà un buffetto sulla fronte e dice ironico «No guarda è finto! Ti regalo un cioccolatino solo per guardarlo».

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora