27. Imprevisti

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"Perdonami ... ho-bisogno-di-te ...".

Sono le uniche parole che le mie orecchie continuano a sentire, anche se Demon in questo momento è zitto con lo sguardo rivolto verso il tappetino del portone d'ingresso.

Sono veramente tentata di entrare in casa e lasciarlo fuori. Alla fine dei conti è quello che si meriterebbe per come mi ha trattata.

Prima mi ha urlati contro dandomi della poco di buono e poi si è presentato a casa mia chiedendomi scusa e sostenendo che ha bisogno di me.

"Che problemi ha questo ragazzo?".

Indecisa sul da farsi abbasso a mia volta lo sguardo.

I miei occhi vengono attratti dallo schermo del mio cellulare, dove per caso ho cliccato sopra. S grano gli occhi non appena mi rendo conto che per sbaglio, toccando lo schermo, ho ingrandito l'immagine sugli addominali di Demon.

Incomincio ad agitarmi sul posto, nel momento in cui Demon alza lo sguardo verso il mio cellulare. Non facci in tempo a spegnere lo schemo che ha già alzato un sopracciglio.
Questa proprio non ci voleva.

Sudo freddo. Porto il cellulare dietro alla schiena.

Mi preparo ad un suo interrogatorio di quinto grado dopo aver visto l'immagine. Ciò però non accade. Demon riabbassa lo sguardo sullo zerbino, restando in perfetto silenzio.

"Perché non ha commentato? Perché ha riabbassato lo sguardo? Cosa gli sta succedendo?".

Tra di noi continua a regnare il silenzio fino a quando qualcuno alle mie spalle non ci fa sobbalzare.

«Ehy ragazzi cos'è tutto questo "mutismo" improvviso?» interviene mio cugino parlando con la bocca piena. Si mette in bocca qualcosa che regge dalle mani e deduco dal rumore subito che sono patatine.

Senza permesso mi prende il cellulare da dietro alla schiena. Mi giro di scatto.

Vedo mio cugino spalancare gli occhi appena guarda lo schermo del cellulare. Alzo gli occhi al cielo e spero con tutta me stessa che non lo abbia sbloccato.

Prima di riuscire a parlare mio cugino, precedendomi e non dandomi tempo di parlare, si rivolge al ragazzo davanti a me «Demon posso chiederti una cosa?» non da tempo a Demon di rispondere che continua «Come mai Layla ha una tua foto a petto "nudo" sul cellulare???».

I suoi occhi passano da mio cugino a me. Mi guarda come se cercasse di capire cosa cerca di insinuare mio cugino. Non posso che abbassare lo sguardo sentendomi in colpevole.

«Che ne dici di entrare?» domanda il traditore alle mie spalle facendo cenno a Demon di entrare.

"Non entrarne! Non entrare! Rifiuta!".

«Non saprei...io...» cerca di dire Demon ma mio cugino lo blocca dicendo «Dai non ti mangiamo mica!». A quel punto Demon non se lo lascia ripetere e, mio malgrado, accetta di entrare.

Mentre seguo in perfetto silenzio Jace e Demon, camminando con il viso verso il basso, vorrei solo sparire o che una voragine improvvisa mi inghiottisse.

"Com'è possibile che il mio cellulare non si sia spento prima? Perché la situazione si è completamente ribaltata?...perché capitano tutte a me le sfortune più improbabili?".

Dopo che mio cugino lo ha fatto accomodare in sala dice «Layla potresti "ORA" spiegarmi cosa sta succedendo tra te e Demon?».

«Nulla! Demon è venuto qui solo per scusarsi» «E la foto? Come mi giustifichi quella?» mi domanda incalzante mio cugino.

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora