6. Una lezione di ginnastica utile

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Sono uscita dal set fotografico velocemente mentre alle mie spalle sento dei passi. Se mi ha seguito altro che schiaffo do a questo deficiente. Mi giro e vedo il signor Vincenzo.

«Signorina non se ne vada così almeno lasci che io rispetti l'accordo preso. Questo è il tesserino che le garantirà l'uscita senza pagare» mi dice il Signore gentilmente porgendomi il tesserino. "In effetti, delle tute nuove posso farmi comodo".

«Ha ragione, prenderò quello che mi piace e poi me ne vado. Con permesso ma vorrei andare a mettermi i miei vestiti» dico prendendo il tesserino .

Appena mi sono cambiata torno al piano di sotto. Ashley si sta ancora provando vestiti su vestiti e mi viene da sorridere. "Almeno lei si è divertita".

Appena mi vede dice «Già fatto? Sei stata di sopra solo mezz'ora» "solo mezz'ora? A me è sembrato un'eternità". «Si lo so ma ho fatto velocemente. Ora però facciamo veloci scegliamo dei vestiti e andiamocene».

Prendo solo le tute e aspetto Ashley.

Vado alla cassa e faccio vedere il tesserino che mi ha dato il signore Vincenzo precedentemente.

Uscendo dal negozio mi ricordo un piccolo particolare: come torno a casa?

Per l'andata c'è stata l'amica di Ashley ma ora come facciamo a ritornare? Prendere i mezzi non se ne parla proprio perché io non mi so muovere ancora da sola e come se non bastasse Ashley abita dalla parte opposta alla mia.

«Vi serve un passaggio Fragolina?» .

Perché è sempre tra i piedi?

«Senti Demon mi lasci stare?» fa finta di non sentire e prende Ashley per un braccio e la porta davanti alla sua magnifica auto blu. La fa "gentilmente" accomodare sui sedili posteriori, facendole posare sul sedile accanto le buste.

Lui invece si va ad accomodare davanti e dice «Sicura di volere rimanere da sola a Manhattan?». "Stronzo" è la parola con cui lo descriverei in questo momento o meglio sempre. Io non ce la farei mai a rimanere da sola in un posto così grande. Come minimo mi perderei dopo due passi.

Ho due scelte: perdermi o andare con lui. Opto per la seconda opzione. Apro lo sportello davanti e mi accomodo prendendo in mano le mie buste piene di vestiti. Demon sorride soddisfatto e parte.

Il viaggio è molto silenzioso. Demon accompagna prima Ashley a casa e poi me. Quando c'era Ashley in macchina regnava il silenzio assoluto. Ora che se ne è andata Demon incomincia a parlare «Allora com'è andato secondo te?» «Cosa?» rispondo annoiata «Intendo il servizio fotografico» risponde lui ovvio «Vuoi veramente saperlo?» «Si» «Uno schifo...ti assicuro che se pubblicano una foto in cui ci baciamo, o meglio "mi baci", vado su tutte le furie».

Lui in tutta risposta si mette a ridere. Non una risata nervosa o squillante ma una risata profonda e sensuale.

«Forse era meglio non toccare quest'argomento. Hai sete?» "facile fuggire cambiando argomento". «Si, di succo ai mirtilli» esclamo provocandolo. «Sei fortunata prima ne ho presa una bottiglia» dice porgendomi una bottiglia dal contenuto rosso.

Prima di incominciare a bere lui dice «Lo sai che hai un culetto bello sodo?» «Come scusa» chiedo pregando di avere frainteso.

«Hai un culetto sodo, da come ho potuto sentire». Ma Demon vuole proprio mettere a rischio la sua vita con questi commenti? Meno male siamo arrivati davanti casa mia.

«Mi dai un premio Fragolina per il passaggio?» dice lui seducente «Ma non potevi chiederlo ad Ashley?» «Non ci avevo pensato, allora vorrà dire che tu pagherai anche per lei!» dice lui avvicinandosi pericolosamente. Prima di aprire la portiera gli verso addosso tutto il succo macchiando, apposta, anche per bene il sedile della sua costosa macchina. "Buona fortuna Demon". Chiudo la portiera sbattendola forte.

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora