17. Compromesso

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Le persone normali quando vengono ricattate stanno ferme immobili. Non osano quasi fiatare mentre ascoltano quello che gli dice il riccattatore, annuendo a tutto senza fare obiezioni.

Almeno così ho sempre visto fare nei film. Nella vita reale é difficile decidere come reagire.

Demon mi sta difronte mentre tiene tra le mani una foto in cui sembro esservi io. Come se non bastasse noto che indossa la sua o meglio MIA felpa che stava fino stamattina nel mio armadio.

Mi squilla il cellulare ma non rispondo perché sto guardando il ragazzo davanti a me negli occhi.

Devo trovare una soluzione alla svelta.

Mi porto le mani davanti alla bocca «Oddio ma quella ragazza bionda è venuta nuda a scuola!!» dico sottolineando la parola fatale che attirerebbe l'attenzione di qualsiasi maschio.

Lui mi guarda e alza un sopracciglio «Hai finito di dire cazzate fragolina?».

"Direi che non ha funzionato..."sbuffo.

Lui si avvicina al mio orecchio dicendo in un secondo momento «A meno che non sia tu quella "ragazza"...» ammicca «Ma sai, a me basta che tu sia vestita come l'ultima volta per ricevere la stessa attenzione».

Secondo me io devo avere un sensore nascosto il quale ogni volta che Demon apre la bocca scatta e mi fa diventare un pomodoro, perché sennò non me lo spiego.

Lui mi guarda in faccia e sorride.

"Quanto vorrei essere da un'altra parte in questo momento".

Mi studia con il suo sguardo e dopo avermi studiato bene dice «Torniamo a te e non a quello che voglio io...» "quello che vuoi tu è un appuntamento con la mia mano che ti si stampa in faccia lasciandoti l'impronta di cinque dita!!" penso.

«Se vuoi avere la tua foto stasera devi venire con me alla festa! Io ovviamente ne farei pure a meno, ma ho saputo che ci saranno anche il signor Wilson e Johnson con dei giornalisti. Voglio dimostrare al signor Wilson che noi siamo una bella coppia e per quanto riguarda Johnson voglio farlo ingelosire ... domande?».

Mi metto a ridere anche se non dovrei, visto che sono sotto ricatto. Questo ragazzo sa essere molto schietto.

Lui incrocia le mani sul petto, mettendo ancora più in risalto i suoi bicipiti sotto alla MIA felpa.

«Cosa c'è di così tanto divertente?» mi chiede quasi serio.

Cerco di darmi una regolata e ancora divertita dico «Lo vuoi veramente sapere?! Uno non saremo mai una coppia e questo devi mettetelo bene in testa! Secondo Johnson, o meglio Alexander non ha motivo di essere geloso se vengo con te e terzo io voglio la MIA felpa indietro!!!».

«O fai così o la foto fa il giro della scuola e la felpa te la scordi!» mi risponde lui facendomi la linguaccia.

«Mi spieghi solo una cosa? Come cavolo sei entrato a casa mia? E come hai fatto a farmi una foto?» chiedo.

«Semplicemente sono venuto presto e ho detto a tua mamma che avevo dimenticato, qualche giorno prima, i miei appunti con cui oggi avrei avuto una verifica. Quando sono entrato ti ho vista ancora sul letto che dormivi e ne ho approfittato. Per quanto riguarda la felpa questa non è, sfortunatamente, la mai adorata felpa ma una copia che mi sono fatto rifare su misura».

Faccio un sospiro di sollievo quando mi dice ciò perché, anche se non lo ammetterò mai, con quella felpa ci ho dormito e devo dire che è molto calda. In più ha anche un un odore buonissimo, cosa che non dirò mai davanti a lui, nemmeno se mi pagassero oro.

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora