33. Rivelazione interessante

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Sono passati cinque giorni da quando io e Demon abbiamo avuto l'ultimo momento di "relax" insieme, in camera mia, perché adesso non riusciamo più a vederci.

Gli allenamenti sono sempre e nei momenti di pausa riesco a malapena a farmi la doccia.

Riusciamo ad incontrarci solo durante i pasti e, a dirla tutta, mi concentro, forse, un po troppo sul cibo che su di lui.

Brandon e Francisco non ci sono quasi mai in stanza perché, come tutti, sono ad allenarsi.

Sinceramente non ne posso più di questo posto e, se fosse per me, io sarei già tornata a casa, ma siccome ora sono il capo delle cheerleaders della nostra scuola devo essere sorridente e incoraggiare le altre, anche quando non mi va, a lavorare sodo.

Demon, pochi minuti fa, mi ha avvisato che avremo un'intervista per il film, per cui devo farmi trovare pronta, al primo piano, tra un'ora.

"Evviva oggi si cambia!".

Avverto le altre, che oggi non ci sarò, poi mi vado a fare una doccia.

Appena finisco la doccia mi metto un asciugamano attorno al corpo ed esco dal bagno. Apro la valigia e mi prendo la biancheria pulita, bianca, e me la metto.

Vado verso la porta della camera, e per sicurezza la chiudo a chiave e poi metto la chiave sul comodino.

"Ora posso girare in camera tranquillamente in biancheria". Pensò mentre mi dirigo verso la valigia.

Non so cosa mettermi e sicuramente non mi metto "tutta in tiro" per un intervista. Sono indecisa se mettere i Jeans e il maglione largo e lungo o mettermi i pantaloni della tuta, ovviamente larghi, e la felpa.

Portandomi una mano sul mento esclamo pensierosa «Che impresa difficile!».

«Hai proprio ragione! E a proposito di imprese difficili...come mai la tua biancheria sembra così provocante?» esclama Demon.

"Aspetta un attimo ... Demon? E come è entrato???".

Mi giro e lo vedo appoggiato al divano tutto elegante. È semplicemente bellissimo! Ha un completo, sicuramente firmato, cosa che non metto più nemmeno in dubbio, nero e una camicia celeste.

«Ma...ma...T-tu come sei entrato?» gli domando. Lui sembra ignorarmi e dice «Sono entrato quando facevi la doccia con le chiavi che Francisco mi ha lasciato...ma lasciamo stare questo particolare e passiamo a cose più importanti...» si alza dal divano e viene, con un sorriso malizioso, verso di me.

«Mi devi spiegare perché se ti vedo in biancheria mi sento così... » non lo lascio finire, perché rendendomi conto che sono così scoperta vicino a lui, mi giro per coprirmi ed evitare che mi continui a guardare in quel modo.

Lui mi abbraccia da dietro, facendomi cadere di mano la maglietta che avevo preso, e mi sussurra «Ehy non ti vergognare di me. In fin dei conti sono il tuo ragazzo no?!».

Quando incomincia a baciarmi il collo da dietro l'orecchio fino alla spalla, per poi risalire, mi vengono i brividi.

Mi cinge i fianchi con le sue mani calde e con le dita ci disegna sopra dei cerchi.

«Demon co-cosa stai facendo?» gli domando chiudendo gli occhi e piegando la testa di fianco per agevolarlo nei suoi movimenti.

La ragione mi dice di farlo smettere e coprirmi, invece, l'istinto mi dice di non farlo smettere.

Porto una mano sulla sua guancia, mentre mi bacia, e mi giro verso di lui.

La sua voce, non appena mi risponde, è profonda, tanto sexy e provocante «Non lo so ... Solo che mi sei mancata da morire in questi giorni».

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora