36. Confusione

116K 4.6K 2K
                                    

Buona lettura ❤️

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Buona lettura ❤️

~~~~~~~

«...I Red Fair sono in svantaggio rispetto la squadra Alfa che sono in netto vantaggio. William passa la palla a Maikol che...» dice il cronista al microfono.

Siamo quasi al secondo tempo della partita e per il momento stanno vincendo gli avversari ossia gli Alfa.

La squadra di Demon si sta impegnando al massimo ma nonostante questo sembra che l'altra squadra sia più allenata.

Noi stiamo cercando di dargli più sostegno morale possibile.

Le cheerleaders avversarie più che incoraggiarli, con le coreografie previste dal regolamento, sembrano provocarli.

So che le divise da cheerleaders non sono molto coprenti ma le loro non le coprono, o almeno non più.

La ragazza che prima è stata "baciata", dal ragazzo dai capelli neri, ora sembra che sia in brasiliana.

Mi avvicino a Demon che è seduto sulla panchina con la testa tra le mani e gli occhi chiusi.

Mi metto seduta vicino a lui e, chinandomi verso di lui, lo bacio sullo zigomo.

«Non so cosa fare!» dice ancora con gli occhi chiusi.

«Metticela tutta fino alla fine» «Non è semplice, ci stiamo già provando Layla! Non so come fanno a giocare così bene! Mi dispiace!».

Mi alzo in piedi e mi siedo sulle sue gambe. Gli metto le mani intorno al viso e lui, finalmente, apre gli occhi.

«Ti dispiace per cosa? Perché non stai vincendo? Sai cosa mi ripete sempre mia mamma da quando sono piccola?» «No» «Mi dice sempre che io devo dare il massimo e poi il risultato non conta! L'importante è che io sappia che ho dato il massimo e mi sono impegnata. Demon veramente a me, come a tutto il resto della scuola, non importa se tu vinci o perdi, per tutti noi l'importante è che voi diate il cento per cento di voi in campo».

Mi alzo in piedi e gli porgo le mani, per aiutarlo ad alzarsi. Quando anche lui è in piedi davanti a me lo abbraccio forte e gli dico «Ora vai fuori! E dai il meglio di te!».

Lui annuisce e si stacca da me e fa un discorso incoraggiante a tutta la squadra.

~~~~~~
...dopo il breve discorso...

Appena finisce tutti applaudono.

Viene verso di me mi prende per mano e poi insieme a tutti ci dirigiamo in campo.

Prima che rincominci la partita si avvicina il ragazzo dai capelli neri, William se non erro, insieme ad alcune ragazze.

Una volta che è a qualche metro di distanza da noi si ferma e incomincia a parlare rivolto ai giocatori della nostra squadra «Ragazzi mi aspettavo più da voi! Siete deludenti. Mi sarei aspettato di dovere dare il meglio di me in questa partita, invece non mi sto nemmeno impegnando. Vero ragazze?!».

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora