Ho gli occhi chiusi e ho paura di riaprirli. Le ultime cose che mi ricordo sono la mia mano sanguinante e le labbra di Demon aprirsi e chiudersi nella speranza di dirmi qualcosa.
Ora invece tengo gli occhi chiusi per la paura di riaprirli e sapere cosa mi è successo. Ho paura. Molta paura. Ma tanto se non adesso prima o poi mi devo riaprire gli occhi.
Pian piano apro gli occhi e una luce abbagliante me li fa richiudere. "Ritentiamo". Riapro gli occhi e vengo invasa un'altra volta dalla luce ma questa volta non demordo e cerco di resistere anche se è molto fastidiosa.
Metto a fuoco l'ambiente circostante e mi rendo conto di essere sopra un lettino bianco dentro una stanza, dove ci sono solo io.
Non oso nemmeno guardarmi il braccio perché ho paura.
La porta si apre molto cautamente e sulla porta c'è una persona con il cappuccio alzato che sta dicendo qualcosa a un dottore con il camice bianco.
Immagino già chi possa essere e quando finisce di parlare e si gira ne ho la conferma. Demon.
Quando mi vede sveglia, s'immobilizza. Non batte ciglio. I suoi, stupendi, occhi sono puntati su di me.
Mi sento come se mi stesse facendo, i raggi X. Mi sta "studiando" potrei dire come se si aspettasse una mia reazione che però non arriva.
Dopo un tempo che sembra interminabile, si muove e viene verso di me e mi prende la mano sinistra nella sua, lasciando quella destra sotto le coperte, magari per non farmi vedere quello che ho.
«Oddio Fragolina mi dispiace tantissimo». Vorrei dirgli che non si deve preoccupare che non è colpa sua, che sono cosa che capitano ma la voce non ne vuole sapere di uscire. Sono come bloccata.
«Il dottore ha detto che sei stata fortunata a non esserti tagliata e spezzata le dita della mano nella chiusura dello sportello. Hai riportato delle "ferite" sulle nocche delle mani, che ti hanno fatto fuoriuscire parecchio sangue. Diciamo che ora. Hai una bendatura su tutta la mano e che per qualche giorno la dovrai tenere ferma e non sforzarla. Scusami Fragolina scusami» mi dice mettendosi le mani nei capelli e poi se li tira fra le dita nervosamente.
Penso che sia stata la mia mente a parlare e non io dicendogli «Guarda che se ti tiri i capelli e li perdi non potrai più fare il modello».
Lui alza il capo e mi sorride «Tra poco ti dimetteranno, siamo qui da due ore»
Dopo che il dottore mi ha fatto l'ultimo controllo, per vedere se effettivamente potevano dimettermi, sono uscita dall'ospedale.
~~~~~~~~~~
...in macchina...
Sono dieci minuti che Demon continua a scusarsi ed io non ne posso più ma di sicuro non lo fermo è divertente vederlo così.
Quando arrivo davanti a casa ed io sto per aprire, lo sportello Demon dice «non osare aprire la porta! Aspetta li ferma!».
Lui esce dalla macchina e mi viene ad aprire lo sportello. Mi prende la mano "sana" e mi aiuta a uscire. Dopo che si è assicurato che sono distante dallo sportello lo chiude.
«Sai ... in teoria non ti devi scusare con me e io dovrei solo ringraziarti per avermi soccorso ...» dico con un filo di voce.
«Non lo dire nemmeno per scherzo Fragolina ... wow da quando in qua i tuoi hanno una Maserati?» dice guardando alle mie spalle. "I miei hanno una Maserati?".
Mi giro per vedere se si è immaginato la macchina ma appena la vedo ho come un brutto presentimento.
«Ti accompagno dentro e spiego ai tuoi cos'è successo» dice posando una mano sul mio fianco e facendomi cenno di andare.
STAI LEGGENDO
Take my Heart with you
RomanceCOMPLETO "Sai amare quando sei in grado di perdonare" Appena trasferita da Washington a NewYork per il lavoro dei suoi genitori, Layla Black ha solo uno scopo: passare inosservata. Suo malgrado però già dal primo giorno di scuola attira l'attenzion...