Sento la sveglia suonare e la ignoro. Oggi non ho voglia di alzarmi da letto, come del resto tutti i giorni. Domani si rincomincia la scuola e io non voglio. Le riprese sono state spostate ad oggi perché il tre gennaio il regista aveva una conferenza per cui avevamo deciso di vederci oggi.
Con la consapevolezza che sicuramente la sveglia tra poco smette di suonare mi giro con la testa dalla parte opposta.
Dopo cinque minuti continua a suonare ma sono troppo pigra per spegnerla. Passano i minuti e non ha ancora smesso di suonare. Dopo dieci minuti mi decido a spegnere la sveglia, ovviamente a modo mio. Prendo un cuscino e lo lancio nella direzione della sveglia. Si sente il rumore di qualcosa andare in frantumi e alzo di scatto la testa. A primo impatto non vedo nulla di rotto per terra per cui mi rimetto a dormire e penso a cosa c'era sul comodino.
Rifletto ad alta voce elencando tutto ciò che c'era sul comodino «Allora c'era la sveglia, ma se si rompe non fa nulla, c'era la maglietta rossa, delle collane, la cornice con la foto di famiglia, il cellulare e ... Aspetta il CELLULARE!!!!!».
Mi alzo da sotto le coperte alla velocità della luce e mi precipito ai piedi del comodino. Faccio un sospiro di sollievo non appena vedo che il cellulare è intatto.
«Ma allora cosa si è rotto?» mi domando. Alzo il cuscino e mi piange il cuore.
Prendo il post it giallo che c'è per terra e lo leggo.
-Tesoro stamattina sono dovuta uscire presto per andare a lavoro. Ti ho portato la colazione in camera, spero sia di tuo gradimento. La tua mamma-.
Guardo il pavimento con il latte e le crêpes. Mi porto l'indice e il pollice al mento e mi metto a pensare. Se non ricordo male mio papà in queste occasioni dice sempre "Vale la regola dei dieci secondi e tutto è commestibile!".
Prendo le crêpes da per terra e le mangio. Devo ammettere che il lato positivo di questo "piccolo incidente" è che le crêpes con il latte si sposano benissimo.
Seduta ancora sul pavimento allungo la mano e prendo il cellulare. Ho diversi messaggi non letti da diverse persone. L'ultimo messaggio è quello di Demon. Lo apro e leggo il messaggio.
-Da: Demon
Layla oggi do un passaggio ad Emily per andare a girare le scene del film fuori New York. Vuoi unirti a noi?-
La cosa che mi fa più infuriare è che mi ha scritto "vuoi unirti a noi?". Da quando in qua lui e Emily sono diventati un "NOI?".
Gli rispondo cercando di sembrare più calma possibile senza fare trapelare la rabbia.
-Da: Layla
Non ti preoccupare vengo per conto mio-
Lui mi chiama dopo nemmeno cinque minuti.
Felice che mi abbia chiamata rispondo, sperando che abbia cambiato idea.
«Emily io sto arrivando, Layla viene per conto suo, andiamo a fare colazione dato che abbiamo mezz'ora risparmiata? Offro io, ovviamente» dice Demon.
«Mi sa che hai sbagliato numero» dico e poi riattacco sconcertata.
Sento le lacrime agli occhi ma cerco di ricacciarle indietro.
"Sono sicura che Demon avrà una spiegazione!". Penso dentro di me.
Cercando di non pensare al accaduto e a come uccidere una certa Emily leggo gli altri messaggi. Mi lavo mi vesto e poi vado alla ricerca di mio papà per la casa. Lo trovo ancora a letto a russare. Guardo l'orologio e noto che è tardissimo ma ho un conto in sospeso con mio papà per cui vado in cucina, apro l'acqua riempendo una bacinella e prendo il ghiaccio dal freezer e lo metto nell'acqua. Mentre salgo le scale un sorriso mi spunta sul viso.
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Take my Heart with you
RomanceCOMPLETO "Sai amare quando sei in grado di perdonare" Appena trasferita da Washington a NewYork per il lavoro dei suoi genitori, Layla Black ha solo uno scopo: passare inosservata. Suo malgrado però già dal primo giorno di scuola attira l'attenzion...