7. Ora si che sei nei guai Demon

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Torno in classe per la lezione successiva, sotto le occhiatacce di tutte le ragazze, che continuano fissare la felpa che ho addosso.

Quando entro in classe e mi siedo al mio posto, accanto a Dany, quest'ultima mi dice, sgranando gli occhi «Non mi dire...che quella...felpa è di....» «Demon» la precedo io. «E come mai ce l'hai tu e non lui?» «Visto che mi sono "bagnata" sotto la doccia la maglietta ha fatto l'atto "eroico" di prestarmi la felpa» sottolineo la parola eroico facendole capire di non indagare oltre. «Ma non hai nemmeno una canottiera sotto?».

Apro di poco la cerniera per fargli capire in che condizioni sono sotto la felpa, facendo intravedere di poco il reggiseno. Poi richiudo come un fulmine la felpa assicurandomi che nessuno abbia visto.

«Ma la tua maglietta l'hai almeno messa ad asciugare vero?» «Se ce l''avessi lo avrei fatto ma non l'ho più. L'ha presa lui» Sono sicura che ha capito a chi mi riferisco. Capendo la situazione mi chiede a bassa voce «E della sua felpa che hai intenzione di fare?».

Nei miei occhi si accende un luccichio «Sicuramente ora è M-I-A non gliela restituisco nemmeno sotto tortura» esclamo mancando la parola "mia", poi continuo «Per il momento la terrò fino a casa poi si vedrà» dico facendole l'occhiolino mentre il professore entra in classe con a seguito alcuni ragazzi di quinta.

«Ragazzi per le prossime tre ore verranno i vostri compagni di gruppo dell'ultimo anno a prendervi, in classe, per poi lavorare ciascun gruppo al proprio progetto».

Questa si che si chiama sfortuna. Adesso mi tocca pure passare le prossime tre ore in presenza di Demon.

I ragazzi di quinto, che erano entrati insieme al professore, chiamano i rispettivi compagni. Una volta che i miei compagni vengono chiamati, escono con i rispettivi "partner" e fanno entrare altri ragazzi di quinto.

Vedo entrare Jake dalla porta. Appena mi vede sorride ed io faccio lo stesso ma il sorriso sparisce appena vedo entrare dalla porta Demon. Lui mi sorride maliziosamente e a me venne su tutto quello che ho mangiato stamattina a colazione, facendo a gara con papà.

Mentre esco dalla porta seguendo Jake e con alle "calcagna" Demon sento dire dalle mie compagne ancora sedute ai loro posti. «Beata lei!!» "beata con quella testa di rapa in gruppo?" «Quanto la invidio farei volentieri a cambio» "anche io farei a cambio volentieri" penso uscendo dalla classe.

Andiamo nell'aula di musica, dove io e Jake ci siamo ritrovati le volte precedenti in cui Demon era ammalato.

«Allora spiegatemi cosa dobbiamo organizzare, così vi aiuto» dice Demon in modo autoritario. "Dire per favore è troppo difficile da dire per uno come lui?".

Grazie al cielo c'è Jake che gli spiega quello che abbiamo come incarico e quello che fino a ora abbiamo pensato. A noi è capitato fare i "presentatori", ossia, da quanto ho capito, dobbiamo salire ogni due secondi sul palco animando le persone e coinvolgendole in balli o attività. "Che stupido incarico" continuo a pensare dalla scorsa volta.

Finite le spiegazioni Demon collabora, con mio grande stupore, al discorso iniziale. È la prima volta che lo vedo impegnarsi "seriamente" in qualcosa.

Jake mi guarda e dice «Bella felpa» «Grazie» diciamo io e Demon contemporaneamente. «Fragolina ricordati che ci tengo e che me la devi restituire». Lo guardo con sfida «in quale dei tuoi sogni preferisci?» «Meglio che tu non lo sappia» mi sfida lui di rimando. Stronzo.

«Secondo me, sicuramente, sta meglio a Layla che a te!» dice sfacciato Jake. «Finalmente qualcuno d'intelligente!» esclamo felice io.

«Questa discussione non finisce qui» esclama Demon disintegrandomi con lo sguardo, poi continua «comunque ora dobbiamo allenarci con il discorso! Dobbiamo essere coinvolgenti sul palco».

Take my Heart with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora