Oltre i limiti

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P.O.V Jade

Non riesco a formulare un insulto decente che mi sento sollevare da terra. Chiunque sia lo ammazzo!

Mi porta come un sacco di patate all'esterno della casa, nel giardino sul retro credo.

Mi mette giù con violenza che indietreggio sbattendo a terra in sedere.

Che botta...Dio domani vedi che livido avrò!

-Penso che hai bevuto abbastanza stasera, non credi?- Mi sgrida.

-Demon non rompere i coglioni e portami una birra, muoviti.- Biascico tentando di rialzarmi.

Mi arrendo, mi mancano le forze e rimango a terra davanti a lui che mi fissa severo. Che palle, sembra mio padre!

-Il cazzo! Adesso andiamo a casa, alzati!-

Se mi osa darmi altri ordini lo prendo a schiaffi.

Emetto qualche verso di dissenso per fargli capire che non mi muoverà da qui. Ma prontamente mi afferra come se fossi una piuma e mi immobilizza alla sua moto. Dio che sciupafeste!

Una volta in camera mi stende sul letto e si siede affianco a me.

Visto che non mi ha fatto godere la festa, potrebbe farmi godere il dopo-festa, no?!

-Cosa devo fare con te?!- Scuote la testa rassegnato.

-Mmm...fammi pensare.- Mi avvicino a lui gattonando sensualmente.

-Hey hey ferma tigre! Sei ubriaca fraida.- Mi fa notare

-E allora?! Daiiiiii.- Sfrutto il mio labbruccio tremolante che lo fa sempre abboccare.

-Non provocarmi, baby. Sono ancora arrabbiato con te per aver risposto a Shay, aver ballato con Aaron e esserti ubriacata! Devo andare avanti nella lista?!- Dio quanto è drammatico. Che noioso!

-Uff! sei noioso, cazzo!- Brontolo.

Questa l'avrei vinta io, sicuramente. Mi metto a cavalcioni su di lui e comincio a giocherellare con la sua camicia. Odio tutti questi bottoni.

-Jade! Sei affamata quando ti ubriachi.- Ansima sfiorando le mie labbra.

-Allora dovresti essere abbastanza intelligente da scoparmi, ora!-

Ormai è fatta. Non se lo fa ripetere due volte che mi sfila la maglietta seguita da tutti gli altri indumenti.

Bhè la notte l'abbiamo passata così. A scopare.

Chi mi sente parlare direbbe che sono volgare. Il fatto e che con lui non ci trovo niente, come con nessun altro. Per me si chiama "scopare", punto. Neanche sesso, e figuriamoci amore.

Fra me e lui non c'è altro che mi interessi. A parte volergli bene, da amico.

I giorni passano veloci. Ormai è primavera e il tempo sembra migliorare qui in California.

Solita routine noiosa, solita settimana noiosa, solite sbornie da week-end e solito sesso selvaggio con Demon. Questa è la mia vita ora.

A volte quando mi fermo a pensare, sento come un vuoto dentro. Come se mi mancasse qualcosa di essenziale.

Quando mi chiedono se sto bene, rispondo sempre di si.

Ma nessuno mi ha mai chiesto se sono...felice.

Se dovessero farmi una domanda del genere penso di non sapere rispondere. Stare bene e essere felici sono due cose completamente diverse a quanto pare.


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora