"Tattoes J&H"

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P.O.V Jade

Ed eccoci tutti quanti qui. Finalmente il giorno che tanto aspettavamo è arrivato!

Sono elettrizzata quanto Hunter in questo momento. Il prestito è andato a buon fine e in queste ultime settimane mi sono impegnata a organizzare una festa di inaugurazione al Tattoes J&H.

Il negozio è abbastanza grande da ospitare tutti gli invitati e gli interessati. Ci sono anche mamma e papà che mi sostengono entusiasti. Hunter non mi molla un attimo è sembra al settimo cielo. Evan fa il solito numero da mago per rimorchiare le ragazze al bancone degli alcolici improvvisato e le reclute si danno a cazzotti al tavolo del buffet.

-Sono orgogliosa di te tesoro- Mi abbraccia mamma commossa.

-Finalmente il tuo sogno che si realizza bambina- Papà credo si stia trattenendo. Ma decide di lasciarsi andare e mi abbraccia anche lui facendo sfuggire qualche lacrima di gioia.

-Grazie mille di essere qui- Li ringrazio e mi allontano per assicurarmi che tutto proceda per il meglio.

Io mi occupo di piercing e della creazione dei tatuaggi. Hunter la manutenzione dei macchinari e abbiamo assunto cinque ragazzi in gamba che ci aiutino: Ashley, Indiana, James, Marcus e Steven.

La più piccola è Ashley ed è adorabile. Si è laureata da poco e ha solo diciannove anni, ma ha un futuro quella ragazza. È una grande artista. Le sue creazioni sono da capogiro.

Indiana somiglia molto a me ed è più grande, avrà venticinque anni.

James, Marcus e Steven sono tutti e tre vecchi amici di Hunter. Conoscono bene la gang ma io non li avevo mai visti. Anche loro non sono niente male. Solo il meglio per il mio Tattoes.

-Angelo la serata procede come da copione. È tutto perfetto, tu sei perfetta e noi siamo perfetti!!!-

Che dire?! Lo amo!

-Hahaha già non poteva andare meglio.-

Inutile dire che ad un inaugurazione di un negozio di tatuaggi non si saranno presentati ospiti in giacca e cravatta oppure ragazze che sembrano delle vip. Diciamo che la maggior parte ha almeno un dilatatore e due piercing in faccia. Almeno un tatuaggio bello grande che si intravede da sotto i vestiti e i vestiti larghi e comodi. Questa per noi è la normalità.

Certo nessuno supera me o Hunter che siamo quelli che danno più nell'occhio.

L'inaugurazione procede a meraviglia e verso l'una di notte la gente comincia ad andarsene. Quando gli ospiti dopo un'altra ora abbondante decidono di sloggiare, tiro un sospiro di sollievo per la stanchezza.

Speravo davvero che non ci sarebbero state complicazioni e ora posso rilassarmi.

Mando a casa i ragazzi e i miei genitori così che io e Hunter finiamo di mettere apposto le ultime carte.

Una volta chiusa la porta vado verso le stanze sterili dove faremo i tatuaggi e comincio a spazzare un po per terra.

Indaffarata a rimettere a posto quella stanza non mi accorgo di Hunter.

-Vuoi una mano piccola?- Mi domanda dallo stipite della porta.

-No non ti preoccupare. Piuttosto tira fuori le ultime carte da firmare così ci togliamo il pensiero.-

-Subito capo.- Mi chiama così da quando ci hanno data il prestito e mi da un fastidio assurdo. Ma lo so che lo fa apposta per farmi alterare.

-Chiamami di nuovo così e ti castro!!!- Gli urlo per farlo sentire.

Finisco di rendere quella porcilaia un pavimento degno di essere chiamato come tale e lo raggiungo nel MIO ufficio.

-Le hai trovate?-

-Si eccole. Firmiamole e non se ne parla più- Mi scocca un sorriso sollevato a 32 denti. Non posso ancora credere che c'è l'abbiamo fatta.

-Ancora non mi sembra vero.- Ammetto ad alta voce.

-Credici Jade. E' stato tutto grazie a te se siamo arrivati fino a qui.-

Non ha tutti i torti ma non mi sento di prendermi tutto il merito. È anche grazie al sostegno suo, dei miei e dei ragazzi che ho avuto le palle di raggiungere il mio obbiettivo.

-Anche grazie a te.- Lo bacio perché è da due settimane che non abbiamo avuto un po di tempo per noi a causa del negozio e ora che posso ne vorrei approfittare.

Il negozio ormai è deserto, ci siamo chiusi dentro, i vetri sono oscurati...bhè si potrebbe fare una seconda inaugurazione no?!

Hunter è seduto dietro la scrivania che sta finendo di leggere i documenti.

Aspetto che firmiamo entrambi per entrare in azione. Firma lui, firmo io...

Sistemo le carte e le ripongo nei raccoglitori per non smarrirle.

-Stavo pensando che magari potremmo dipingere le pareti nella sala d'aspett...- Non finisce di blaterale che sono già a cavalcioni su di lui che lo bacio con foga.

-Io invece pensavo di dar luogo a una seconda inaugurazione più impegnativa però- Ammetto al mio sottomesso che mi guardava prima sorpreso e ora...bhè ora è voglioso tanto quanto me.

-Oh piccola mi hai letto nel pensiero. È una settimana che non ti tocco come piace a te.-

Le sue mani cominciano a vagare lungo la mia schiena fino al mio sedere che strizza abbastanza forte da farmi gemere. So quanto gli piace sentirmi fare versi che solo lui mi provoca.

Fin troppo impaziente gli strappo via la maglia e la lancio da qualche parte nell'ufficio. Lui fa lo stesso col mio top seguito subito dal reggiseno.

-Quanto ti sono mancato eh angelo?! Dimmi quanto ti è mancata la mia lingua sul tuo corpo- Ansima sulle mie labbra in attesa di una risposta.

-Tanto, tantissimo...- Gemo ancora per il suo piacere mentre mi stuzzica con i denti prima un capezzolo e poi l'altro. Sento che li sotto sono già bagnata fradicia e che siamo ancora ai preliminari...mmm bisogna passare alle cose serie.

-Fottimi Hunter!- Gli ordino sull'orlo di scoppiare a piangere.

-Wow qualcuno è in astinenza- Sghignazza lui divertito.

Sembra afferrare la situazione che mi sfila i jeans con le mutandine mentre mi fissa con sguardo malizioso. Non perdo tempo che mi sbarazzo anche dei suoi pantaloni e boxer compresi. Scaraventa tutto giù dalla scrivania con una bracciata e mi ci posiziona sopra. Lui si adagia sopra di me facendo sfiorare col suo sesso il mio.

-Muoviti angelo, muoviti con me- Obbedisco e comincio a dondolarmi avanti e indietro stuzzicandolo il più possibile. La sua erezione comincia a premere sempre di più sul mio linguine che la sente forte e chiaro. Ho bisogno di lui dentro di me.

-Prendi ancora la pillola vero?- Mi domanda prima di penetrarmi. Annuisco alla sua domanda e noto che per un attimo si rabbuia.

Senza pensarci più di tanto entra in me con una spinta violenta che si fa sentire forte e chiaro. Il negozio è pieno dei nostri respiri affannosi e dei nostri gemiti di piacere.

-E' sexy farlo nel proprio ufficio- Osserva lui più che eccitato e io non potrei essere più d'accordo.

-Sto...sto per venire.- Lo informo a corto di ossigeno per parlare.

-Lo so piccola, lo so. Vieni per me.-

Continua a pompare dentro di me sussurrandomi le frasi più spinte che gli balenassero nella mente. Al sol udire della sua voce estremamente sexy e sensuale veniamo entrambi sulla nostra scrivania, nel nostro ufficia, nel nostro negozio. Bhè è stata davvero una festa coi fiocchi e controfiocchi direi.

Sento il suo liquido caldo dentro di me e lui che si accascia esausto e sudato sopra al mio corpo.

Una volta rivestiti e ripresi dal nostro momento...hot, torniamo a casa. Il giorno dopo avremmo cominciato a lavorare e non potevamo essere più entusiasti di adesso.


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora