9 mesi dopo
Ed eccoci tutti qui in ospedale. Finalmente la lunga attesa è finita e potrò vedere i miei angioletti. Ebbene si, alla fine abbiamo scoperto che sono due. All'inizio l'ho presa davvero male e il panico si è impossessato di me. Hunter non mi lascia la mano un attimo e sembra che sia sul punto di svenire. La sala d'attesa è piena ci sono tutti i BlackSoul, la mia famiglia invece sta arrivando.
La paura e il dolore mi stanno divorando. Sento Hunter emettere versi di dolore a causa della mia stretta di mano.
L'infermiera mi portò finalmente in sala parto. Tutto il mio basso ventre sta andando a fuoco.
-Piccola andrà tutto bene. Spingi forte.- Hunter era pallido in viso. Nonostante cercasse di rassicurarmi credo che qualcuno debba rassicurare lui.
Mi sfugge qualche urlo soffocato e qualche lacrima. Il dolore si fa sempre più forte.
-Ci siamo signorina ora spinga forte.- Mi disse l'infermiera.
Cominciai a spingere così forte da sentirmi mancare, ma non potevo mollare. Volevo vedere i miei figli ad ogni costo.
Ci misi tutta me stessa, Hunter era impaziente e spaventato quanto me.
Dopo svariate ore strazianti e impegnative sentì il suono più bello della mia vita. Il piccolo scricciolo piangeva in braccio all'infermiera che lo ripuliva. Hunter e io eravamo presi dall'emozione. Non ricordo di aver vissuto un momento più bello di questo.
La donna diede il mio ometto al suo papà che molto goffamente lo prese in braccio.
-Ciao piccolo mio- Non ho mai visto Hunter così preso e felice alla sola vista di quel frugoletto. Proprio come fantasticavo io, ha i suoi stessi lineamenti del viso.
-Signorina tra poco uscirà la femminuccia- Mi avvertì la donna. Annuì esausta.
-Andiamo a salutare la mamma- Hunter mi appoggiò sul petto la mia nuova ragione di vita. Mille ricordi di questi nove mesi fantastici mi vengono in mente.
Il giorno della prima visita in cui Hunter voleva assolutamente sapere il sesso anche se era troppo presto. Il giorno che abbiamo sentito i loro battito e abbiamo scoperto che fossero due gemelli. Quando mi calciavano la pancia e mi facevano malissimo e solo la voce di Hunter riusciva a calmarli. Quando avevano il singhiozzo e i ragazzi facevano a turno per ascoltarli poggiando la testa sulla mia pancia.
Mille ricordi valevano mille lacrime quel giorno.
Gli occhietti di quel piccolo dono del cielo si aprirono lentamente scoprendo l'oceano al loro interno. Ha gli stessi occhi di Hunter, solo più intensi.
Un altro dolore acuto mi riporta coi piedi per terra. L'infermiera porta via il mio piccolo mentre do alla luce la mia principessa.
-Vai piccola che sei forte.- Hunter mi bacia la fronte madida di sudore e mi stringe la mano.
Un altro piagnucolio mi riporta in un mondo parallelo. Ecco la mia bellissima bambina.
P.O.V Hunter
Questo è in assoluto il giorno più bello della mia vita, ovviamente dopo il giorno in cui ho conosciuto Jade. Se non fosse stato per lei oggi non potrei godere della magnifica vista dei miei due piccoli angeli.
Jade pensava fosse una femmina, io un maschio. Ed ecco svelato il mistero. Non potevo chiedere di meglio.
Hanno portato via i piccoli e Jade l'hanno spostata nella sua camera per riposarsi.
Non lo mai vista così stanca ma è stata bravissima. La sua famiglia è arrivata durante il parto e ancora nessuno ha visto i gemelli. Dobbiamo aspettare un oretta ancora prima che c'è li portino.
Will e Miranda abbracciano loro figlia e Mya si stende di fianco a lei. Evan ha smesso di piangere da poco, Zoe è entusiasta di essere zia e io, bhè io sono l'uomo più felice del mondo.
-Hunter?- Mi richiama suo padre.
-Si signore?-
-Benvenuto in famiglia. Volevo il meglio per mia figlia e ora devo solo ringraziarti. So che ti prenderai cura di lei e della tua nuova famiglia. Conto su di te ragazzo.-
Di solito il padre della proprio ragazza dovrebbe avere un rapporto strano col ragazzo della figlia. Invece con lui è totalmente diverso.
Forse per il fatto che non ho avuto dei genitori in piena regola vedo lui e Miranda come mie figure paterna e materna. Non li ringrazierò mai abbastanza.
-Grazie mille signore- Non mi trattengo dall'abbracciarlo e ringraziare Miranda per tutto quello che hanno fatto per noi.
Sposto lo sguardo su quella che è la mia vita, la mia famiglia, la donna che amo e un sorriso da ebete rimbecillito si fa spazio in volto. Mi avvicino a lei e baciandola davanti a tutti. Ora sarebbe arrivata la parte bella.
Abbiamo deciso di scegliere i nomi al momento perché saranno i loro sguardi a suggerirci quale nome è più adatto a loro.
-Vai a prendere i nostri bambini, ti prego li voglio vedere.- Mi prega lei con i suoi occhioni verde smeraldo.
-Certo piccola.- Le bacio la fronte e vado dall'infermiera che senza troppe storie acconsente a portarci gli scriccioli prima dell'orario stabilito.
Prima di entrare in camera di Jade, Evan uscì fuori per vedere i gemellini che riposavano beatamente nella culla.
-Ti ci vedo prorpio a fare il padre sai? Hunter voglio ringraziarti! Jade è tutto per te e ora questi bambini dovrebbero essere il vostro orgoglio, spero che un giorno diventerò come te.-
-Tu sei già come me! Solo che ancora non ci vuoi credere. Sarai un attimo capo-gang e soprattutto un ottimo zio Evan.-
Gli do una pacca sulla spalla e entro in stanza. Subito lo sguardo di tutti cade sue due scriccioli nella culla. Inutile dire tutte le reazioni che ci sono state. Credo che anche per loro sia un giorno indimenticabile tanto quanto lo è per noi.
-Come li chiamerete allora?!- Domanda Mya impaziente e devo dire che lo sono anche io.
-Adesso li scegliamo- Sorrido alla ragazza e prendo dolcemente la femminuccia fra le braccia. Sembro un imbranato ma mi sembra talmente delicata e fragile che ho una paura terribile di toccarla. È la creatura più bella che abbia mai visto, proprio come sua madre. La poso fra le braccia di Jade che la fissa incantata.
Quella labbra così piccole e rosa, quel musetto che sembra di porcellana e quelle manine così piccole da farti tenerezza.
-La voglio chiamare Blake.- Ancora assorta da quel visetto così dolce Jade mi guarda come per chiedermi il consenso. Io annuisco, mi piace come nome per la nostra principessa.
Un piccolo verso ci distrae e il nostro sguardo torna dalla nostra Blake. Si è svegliata e ha aperto gli occhi. E proprio uguale a Jade.
-Buongiorno amore mio.- Jade le bacia la piccola testa ancora senza capelli. Ripresi la piccola dalle sue braccia e la diedi a sua madre che fremeva dalla voglia di tenerla. Andai a prendere il mio ometto.
Bisogna dare un nome anche a lui.
-Lo vorrei chiamare Ashton- Dissi io alla mia ragazza che annuì convinta.
Ashton e Blake! Una nuova vita con loro al mio fianco. Nessuno avrebbe mai toccato la mia famiglia, nessuno!
SPAZIO AUTRICE
Allora siamo arrivati al penultimo capitolo di questa storia e devo dire che sono fieri di quello che sono riuscita a creare. All'inizio pensavo che non avrebbe fatto tanto successo, ma ora posso ricredermi. ringrazio tutti voi per aver letto, votato e commentato questa storia. domani scriverò l'ultimo capitolo per terminare questo sequel.
inoltre, penso di avere una buona notizia, ma devo sapere da voi cosa ne pensate. dopo questa storia pensavo di farne un'altra ma pensandoci su ho pensato di fare un altro seguito e di avere come protagonisti Ashton e Blake, che ne dite. Commentate i tantiiiiii!
#Ale
STAI LEGGENDO
Il sapore della libertà (Secondo Volume)
RomanceSequel di "Un amore trasgressivo" Jade, dopo il tradimento di Hunter è tornata a Los Angels con Demon. Ormai sono passati due anni e lei si è integrata nei Mamba e ha accettato il lavoro che le ha offerto Aaron. Ma una volta abituata alla sua nuova...