The future...

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-Tu sei felice?- La domanda mi spiazza.

Perché non dovrei esserlo?!

-Certo che lo sono. Non ci manca niente e quando apriremo il negozio sarà tutto perfetto.- Rispondo sinceramente guardandolo negli occhi.

In certi momenti sento una sensazione di vuoto lo ammetto, ma poi ci penso su e devo ricredermi.

Cosa mi dovrebbe mancare? A parte voler cambiare il mio passato non credo ci sia qualcosa che vorrei.

Annuisce e riporta il suo sguardo al pollo che ha spappolato poco fa con la forchetta.

-Tu sei felice?- Opto per rigirargli la domanda. Forse mi è sfuggito qualcosa.

Per un attimo sembra titubante sulla risposta, ma poi dice:

-No...si si sto benissimo così- So che qualcosa non va. È impossibile non accorgersene.

Visto che non sembra voler parlare mi alzo da tavola per sparecchiare e caricare la lavastoviglie, ma la sua voce mi blocca.

-A volte penso...che di te non potrei averne mai abbastanza...- Fa una pausa sospirando

-...Penso che tu non possa bastarmi.-

Non trovo un senso al suo ragionamento. Mi sto sforzando di capire.

Mi risiedo di fronte a lui ma non mi guarda.

-Hunter guardami- Dopo qualche attimo obbedisce a fa scontrare i miei occhi coi suoi. Ce qualcosa che mi vorrebbe dire ma non ci riesce e io voglio sapere cosa.

-Dimmi cosa c'è che non va, ti prego- Lo supplico sperando che mi dica cosa lo angoscia.

Avevo previsto una serata diversa stasera, ma credo sia molto più importante occuparsi di lui ora.

-Okay...bhè è da un po che ci penso e volevo parlartene. Ma non mi sembrava mai il momento giusto e non voglio litigare con te. Non sopporto di starti lontano, ma vorrei affrontare un argomento di cui non abbiamo più parlato.- Ammette esasperato. Si sta torturando i capelli con le mani e la cosa mi rende irrequieta.

-Ok...parliamone- Concedo stringendogli le mani sul tavolo che ci divide.

-Un giorno che tu eri uscita con Zoe, vagavo da solo per la casa. La casa è enorme, eppure è così vuota quando non ci sei tu. Sento un vuoto dentro che una volta colmavi solo e soltanto tu. Ora invece è come se mancasse un pezzo del puzzle. Sono felicissimo di stare con te. Ti amo più della mia stessa vita. Sono entusiasta del fatto di piacere ai tuoi, di avere i BlackSoul e di aprire un attività con te. Ma io vorrei una mini-Jade che scorrazza per la casa e che mi chiama papà.-

Sento l'aria mancarmi di colpo. Non ero affatto pronta a una rivelazione del genere cazzo. Non stasera, cioè non adesso. Ma che cazzo dico, ne ora ne mai!

-Vorrei che mi insegni a tenerlo in braccio quando piange e a cambiargli i pannolini. Voglio fare discussioni con te per chi deve dargli il biberon alle cinque di mattina, voglio vederti allattarlo e scegliere il nome insieme a te. Voglio che tu mi dia la cosa più bella del mondo.-

Lo shock è troppo forte. Non ero preparata e mai mi sarei immaginata che lui voglia dei figli. Sono parecchio scombussolata.

Mi mancano le parole, non so che dire.

-Jade dimmi cosa ne pensi ti prego-

Cosa ne penso?! Cosa ne penso! Penso che ho paura. Ho paura di dare alla luce una bellissima creatura, frutto del nostro amore. che prenda i tuoi occhi e il tuo coraggio, che prende la tua sicurezza e il tuo carattere. Non voglio che somigli neanche un po a me. Non voglio rovinare un piccolo angelo sceso dal cielo solo perché ha una madre come me. Non voglio che passi lo stesso inferno che ho passato io. Sono sicura che sarei una madre orribile. Non sono pronta a un passo del genere cazzo. E credo che non lo sarò mai.

-Io...ehm, io non..non lo so..- Le mie parole non hanno senso ma lui si rabbuia lo stesso. Mi si stringe il cuore a vederlo così. Sapere che non sono in grado di dargli quello che vuole è un pugno nello stomaco.

-Di cosa...di cosa hai paura, Jade? Cosa, cosa temi?!- Posso notare che ha gli occhi lucidi e questo non gioca sicuro a mio favore. Il senso di colpa diventa sempre più forte e non sento di poterlo sopportare ancora.

-Io non lo so...e che non me lo aspettavo. Non credevo che ti mancasse un figlio. Io...io non..-

-Ok ho capito. Non ti preoccupare capisco, fa finta che non ti abbia detto niente. Buonanotte- Si alza rassegnato e si allontana verso la camera da letto.

Non lo seguo. Deve ancora andargli giu questa conversazione.

Credo che anche io debba ancora elaborare su quello che è successo. Mi ha presa veramente alla sprovvista e non so come comportarmi ora.

Ha tutti i diritti di essersela presa, ma è un passo troppo importante per me.

Ammetto che a volte, molto lontanamente, mi è balenato per la testa di avere una famiglia con lui. Ma poi ho subito scacciato quel pensiero al ricordo della mia infanzia/adolescenza.

Non voglio essere la causa di altro male. Non voglio sentirmi responsabile del frutto del mio amore per Hunter, sarebbe un compito troppo arduo.

Mi alzo da tavola ancora scossa e mi dirigo in bagno per sciacquarmi la faccia. Una volta ripresa quasi del tutto mi imbambolo davanti allo specchio. Istintivamente mi metto di profilo e poggio le mani in grembo. Immagino di avere una piccola copia di noi due dentro di me, di sentirlo scalciare e sentire i suoi battiti, nutrirlo attraverso me stessa. Immagino Hunter che mi bacia la pancia che via via si gonfia sempre di più e che parla a nostro campione o alla nostra principessa. Una lacrima solitaria solca la mia guancia al dolce pensiero di Hunter con in braccio la prova concreta del nostro amore.

Ma poi se penso ai lati negativi (e sono tanti), avere un figlio vorrebbe dire abbandonare la mia gioventù, basta uscite con gli amici, basta stronzate, dovrei lasciare la gang e assumermi le mie responsabilità. E più ci penso più l'idea di ma rabbrividire. Ho ancora una vita intera davanti, ora che va tutto bene e mi sto godendo la vita non voglio subito complicarmela. Ho bisogno di più tempo. Mi risveglio dai miei pensieri ed esco dal bagno.

Non so come affrontarlo adesso, spero si sia addormentato.

Tiro un ultimo pesante sospiro e mi avvio alla camera da letto. È voltato dal lato opposto dandomi le spalle. Non capisco se è ancora sveglio.

Non era così che avrei voluto passare la nottata, ma vabbè infondo è anche colpa mia.

Decido di restare in silenzio e cambiarmi. Non perdo tempo che mi infilo sotto le coperte ignorandolo completamente.

Spero che il sonno arrivi presto.



Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora