Ti troverò, ti trovo sempre!

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P.O.V Hunter

Quella stamaledetta porta non ha mai rivelato il suo bellissimo viso. Ogni volta che qualcuno girava la maniglia speravo fosse lei, ma era sempre un'infermiera o qualche amico. Mai lei...

Sto male. Non fisicamente. Mi fa male averle detto tutte quelle cose. Cazzo sono un idiota! Conosco la sua fragilità diamine avrà combinato qualcosa, me lo sento!

Vorrei vederla, ma non sarò io ad andare strisciando da lei a chiedere perdono. No! Vorrei tenermi stretto quel poco di onore che mi è rimasto.

Ormai mi sono arreso sul fatto che verrà stasera, ormai è tardi.

La cena è stato il solito schifo. In tv non faceva un cazzo. Che noia.

La mia mente torna sempre a lei cazzo BASTA!

Sento dei passi dietro la porta e la maniglia si muove.

Sarà lei? Spero di si! Ho bisogno dei suoi occhi e della sua voce. Anche se vuole urlarmi contro ho bisogno della sua presenza.

La porta si apre lentamente e l'ultima persona che avrei voluto vedere oltrepassa la soglia a testa bassa.

-Che vuoi?- Se ne avessi le forze sarebbe già K.O.

-Hunter ascolta...Mi-mi dispiace! Sono stato io a chiederle di baciar..-

-No Demon! Non voglio neanche sentirtelo dire brutto stronzo, hai capito?! Lei non doveva farlo. TU pezzo di merda non dovevi toccarla, punto! La prossima volta impara a fare cazzate e tu stai attento che appena mi rimetto te la farò pagare stronzo sono stato chiaro?!- Sputo acido al coglione di fronte a me.

-Non mi sorprende che tu c'è l'abbia con me Hunter. Ma ti prego perdona lei. Tu non hai idea di come si è sentita per tutto il tempo che è stata con me. Era come parlare e abbracciare un pezzo di ghiaccio. lei vuole solo te maledizione. E se fossi in te non la lascerei mai andare, MAI! Ha fatto, anzi, abbiamo fatto una cazzata enorme. Ma pensa bene a cosa stai rinunciando. Lei è pentita.- Conclude uscendo dalla stanza.

Mi porto le mani sul volto torturandomi fino a sentire dolore. So che mi ama, ma devo avere la certezza che non succederà mai più una cosa del genere. Voglio potermi fidare di lei cazzo!

Ma sono pur sempre dell'idea che debba essere lei a venire da me. Non le semplificherò le cose in questo modo. Se mi vuole, sa dove trovarmi.

***

Oggi esco da questo fottuto ospedale finalmente, non ne potevo più di quella puzza e di tutto quel bianco. Un colore che odio!

Evan è venuto a prendermi. Speravo ci fosse anche lei, ma niente.

Evan sembra leggere la delusione sulla mia espressione.

-Sta male. Non se l'è sentita dopo quello che vi siete detti.- Mi informa mentre saliamo sulla sua auto.

-E' stata a casa per questi giorni?- Domando sperando in una risposta positiva.

Evan scuote lentamente la testa continuando a guardare la strada.

-No amico. L'ho beccata solo una volta ubriaca fradicia. Quel giorno l'ha riaccompagnata a casa qualcuno perché non era in grado di guidare, ma non so dirti chi sia quel tipo. È uscita altre sere e si è ritirata la mattina-

Stringo i pugni così forte che mi faccio male e le nocche sbiancano. Menomale che dovevo fidarmi di lei! Posso notare con mio grande dolore che si è già consolata con qualcun altro. Sto cercando di reprimere la rabbia e la gelosia per non fare una scenata davanti a Evan.

Mi riaccompagna alla villa per salutare tutti i BlackSoul. Come previsto sono tutti in salotto ad aspettarmi varcare la soglia. Tutti, tranne lei.

Passo qualche oretta con loro a bere una birra a giocare a qualche gioco cretino, che però ti fa sempre ridere.

Sono le otto di sera e abbiamo appena finito di cenare. Di lei neanche l'ombra.

Mi sto preoccupando che mi avvicino a Evan.

-Evan sai dov'è Jade?- Gli sussurro senza farmi sentire dagli altri.

-Eemm...penso sia in camera sua. Almeno credo visto che oggi nessuno l'ha vista uscire di casa.- Mi informa lui.

Non ci penso due volte a fiondarmi in camera sua ad assicurarmi che sia in casa.

Busso.

Silenzio.

Busso ancora. Ancora silenzio. Mi sto innervosendo.

Spalanco la porta facendola sbattere al muro talmente forte che si crea una piccola crepa.

La stanza è sottosopra. Vestiti sparsi sul letto e per terra. Ma di lei nessuna traccia. Vado in bagno. Vuoto.

Dove cazzo è finita?!

Esco dal bagno spazientito e infuriato. Prima di andare a cercarla ovunque sia, mi accorgo di alcuni pezzi di carta sparsi a terra.

Li raccolgo tutti. È la prima foto che ci siamo scattati insieme. Ridotta in mille pezzi. Proprio come noi due quando stiamo separati per troppo tempo.

Metto i frammenti in tasca e mi dirigo fuori casa. Evan non capisce e mi segue alla moto.

-Non è in camera! Porca puttana dove cazzo è andata quella stupida?!- Urlo preso dalla rabbia. Ma ho anche paura. Paura che le possa succedere qualcosa.

-Tu vai verso il parco. Io e i ragazzi ci dividiamo per cercarla. Ti chiamo se la troviamo per primi.- E si allontana a radunare tutta la gang.

Ti troverò! Ti trovo sempre!


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora