Nuova vita

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Primo giorno di lavoro

Questa mattina è stata la prima volta da anni che mi alzo senza scaraventare la sveglia sul pavimento. Da quando mi sono alzata un sorriso da ebete non mi ha mai abbandonata. Dire che sono felice non renderebbe l'idea.

-Qualcuno si è svegliata dalla parte giusta del letto.- Osserva divertito il mio ragazzo.

-Direi di si.- Ammetto.

-Piccola ti raggiungo fra un oretta al negozio. Ci vediamo li che faccio un salto in officina-

Ci prepariamo entrambi la colazione e dopo aver mangiato e esserci preparati, lui va in officina e io al Tattoes.

Quando arrivo i dipendenti sono già tutti fuori ad aspettarci. Perfetto, neanche un ritardatario. Oggi si che è una bella giornata.

Una volta aperta la porta ognuno si mette alla sua postazione attendendo che arrivino clienti.

Il negozio è proprio come lo immaginavo.

Quando entri c'è la sala d'attesa con pareti nere e fuxia e nel mezzo il bancone, la postazione di Indiana. Lei prende gli appuntamenti al telefono e si occupa dei pagamenti. Andando avanti si percorre un lungo corridoio tempestato di luci led di tutti i colori. In seguito ci sono tre sale sterili per i tatuatori: Ashley, Marcus e Steven mentre James ha una stanza tutta per se per fare i piercing. E tutto perfetto.

Dopo neanche venti minuti dall'apertura in negozio sono già tutti impegnati nel loro lavoro. Questo non può far altro che rendermi felice. Oggi inoltre Hunter si andrà a licenziare da quell'officina di merda per lavorare a tempo pieno qui con me.

Il primo cliente della giornata era un ragazzo sui venti anni. Si è voluto far fare un piercing al labbro visto che di tatuaggi ne ha anche troppi. Direi che anche se volesse non troverà posto su neanche un centimetro di pelle già colorata.

Mi ricordo di lui! C'era alla festa di inaugurazione adesso che mi viene in mente.

Ha i capelli abbastanza lunghi per essere un maschio, folti e biondo cenere. Gli occhi piccoli di un marrone caramello. Mi ricordo i dettagli di quel soggetto perché lo sorpreso diverse volte a fissarmi alla festa, ma lo ignoravo o Hunter si sarebbe infuriato.

Adesso sono al bancone con Indiana mentre aspetto l'arrivo di Hunter.

-Abbiamo già incassato 50$, direi che abbiamo cominciato nei migliori dei modi.- Esordisce entusiasta Indiana.

-Già finalmente andrà tutto per il verso giusto.- Tiro finalmente un sospiro di sollievo.

-Per caso conosci quel ragazzo?- Mi domanda lei curiosa.

-Quello di là?! Non ho la minima idea di chi sia. Ma c'era anche all'inaugurazione- Rispondo io indifferente.

-Non ti ha staccato gli occhi di dosso- Sorride Indiana con lo sguardo rivolto verso la stanza dei piercing.

-Fallo fare. Non mi incanta affatto.- In effetti è vero.

È un bel ragazzo per carità, ma è del tutto insignificante in confronto al mio Hunter.

-Ovvio che si Jade. Hunter non potrebbe sostituirlo nessuno, state benissimo insieme-

Mi da un po fastidio che pensa una cosa del genere sul mio ragazzo. Ma sa bene con chi ha a che fare e la conosco abbastanza da sapere che non è così stupida da mettersi contro di me, quindi lascio perdere.

Dopo qualche minuto James e il biondo escono dalla stanza dirigendosi verso la cassa, ovvero verso me e Indiana. Lei ride sotto i baffi ma la ignoro totalmente.

-Jade come primo cliente diciamo che è andata benissimo. Un labret degno di Gesù Cristo hahahaha- Si vanta James.

Rido istintivamente e Indiana con me, arrossendo però. Mmm qualcosa mi puzza qui.

-Ottimo lavoro James.- Mi congratulo con lui. E' stato davvero bravo, ma d'altronde sapevo di non avere a che fare con dilettanti.

Il biondo assiste alla breve conversazione senza intervenire...o così speravo io -.-"

-Piacere io sono Sean- Si sporge sul bancone porgendomi la mano. All'inizio avrei voglia di sputargli in faccia e rispondergli male. Si sa il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Ma resisto all'allettante idea di fare la maleducata e gli stringo la mano.

-Jade Anderson, la proprietaria del negozio- Mi presento impassibile. Lui sembra capire che non me ne può fregar di meno di chi è lui che ritira la mano divertito. Per mio grande dispiacere non sembra neanche a disagio e questo mi da ancora più sui nervi.

Per fortuna il campanello della porta d'ingresso mi distrae da sto finto biondo del cazzo.

Adocchio subito il mio uomo entrare e venire dietro al bancone dopo aver salutato tutti.

-Buongiorno ragazzi...ma ciao piccola- Mi bacia senza pudore di fronte a tutti, anche davanti al coglione ossigenato che dovrebbe pagare e togliersi dai piedi.

Quando ci stacchiamo la voglia di chiedergli se si è licenziato o no prende il sopravvento, ma magari vorrei aspettare di essere da soli e non in presenza di clienti invadenti.

-Sono 50$ e se vuole c'è il disinfettante più un piercing in acciaio sterilizzato in sconto.- Indiana fa la sua parte e il biondo sembra pensarci su per un po. Ma poi dice:

-No ti ringrazio passerò la prossima volta con calma- Mi scocca un ultima occhiata sotto lo sguardo interrogativo di Hunter, paga e se ne va.

Giuro che la voglia di strozzarlo sta esplodendo dentro di me. La porta si chiude e James sparisce nella sua stanza. Indiana va verso il bagno lasciandoci soli. Hunter non è stupido e si sta facendo mille domande in questo momento.

-Allora ti sei licenziato? Li hai mandati a fanculo quei figli di puttana?- Cerco di distrarlo dal suo interrogatorio.

-Si finalmente non avrò più niente a che fare con loro e quell'officina di merda.-

Lo abbraccio fortissimo e lui ricambia.

-Finalmente una vita nuova insieme fuori da tutta quella merda-

Sono sempre più contenta, non potrei chiedere altro.

-Chi era quel tipo di prima?- Ecco! Lo sapevo.

Il bello è che non lo so neanche io chi cazzo sia quel tizio.

-Non ne ho idea. Era presente alla festa e oggi è venuto a farsi un labret. Si chiama Jhon, eem Tom. No Sean credo.- Rispondo cercando di capire dove vuole arrivare.

-Non mi piace quel tipo. Stagli lontana Jade.- Si fa serio di colpo e io non posso fare a meno di essere d'accordo e annuire.

-Dopo l'orario di chiusura andiamo a casa. Voglio passare un po di tempo con la mia donna- Mi strizza il culo spingendomi contro di lui e subito capisco le sue intenzioni dal suo sguardo. E devo ammettere che l'idea non mi dispiace affatto.

-Mmm tra un ora fuori di qui- Lo stuzzico e lui abbocca.

-A dopo angelo- Mi bacia la fronte e va verso i ragazzi che stanno ridendo fra di loro sui divanetti.




Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora