Ricorda: Siamo sotto lo stesso cielo!

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P.O.V Hunter

Finalmente stiamo partendo. Caleb ha osservato più da vicino Jade cercando di scovare i loro nascondigli e punti di ritrovo.

Il giorno stesso che ha ottenuto le informazioni di sicurezza di cui aveva bisogno, ha dato il via libera. Se Aaron scopre che siamo nei paraggi non andrà a finire bene.

Io e i BlackSoul stiamo andando a LA a riprendere un membro della famiglia.

Il padre di Jade ci raggiungerà appena possibile all'appartamento in decomposizione che ci siamo potuti permettere per alloggiare.

È abbastanza ampia come casa, anche se rovinata e fatiscente.

È sera e siamo tutti stanchi e un viaggio di ben tre ore in moto, è sfiancante.

Eliah va subito in cucina a preparare qualcosa. Io mi impossesso subito di una camera e mi getto sotto la doccia.

Adesso che sono dove è lei, la sento più vicina a me.

Dopo una rilassante rinfrescata andiamo tutti a mangiare.

-Sei pronto a rivederla?- Mi domanda Evan.

Bella domanda. Sono pronto a rivederla?!

Chi cazzo lo sa.

Mi stringo nelle spalle cercando di evitare di rispondere, ma non funziona.

Evan ormai è diventato il mio braccio destro, il mio vice, credo anche amico. Mi ha aiutato molto durante la sua assenza.

-Credo di si, cioè...siamo qui per lei no?!- Abbasso lo sguardo sul mio piatto. Non voglio parlarne adesso. Ho come la paura che lei mi respinga dopo tutto quello che le ho fatto.

Ma no, non lo farebbe mai. O si?!

Lei mi ama ancora...come io amo lei. Non mi ha dimenticato, è impossibile.

La paura si impossessa di me. Voglio evitare di pensarci, cazzo!

-Mi è passata la fame. Sono sfinito, buonanotte.- Mi alzo da tavola sotto lo sguardo interrogativo dei miei compagni. Li lascio perdere e mi chiudo nella camera che condividerò con Evan.

Il letto è scomodissimo e sporco, come tutto il reso della casa.

Lo stai facendo per lei, lo stai facendo per lei...

Continuo a ripetermelo da quando siamo partiti da San Diego, ma sembra non rassicurarmi come dovrebbe.

Prendo il telefono e scorro quelle poche foto mie e sue che ci ritraggono felici. I suoi occhi limpidi, le sue labbra piene, la sua voce che chiama il mio nome, la sua pelle sudata contro la mia...

Basta Hunter! Riprenditi, non puoi distrarti.

Evan sbuca da dietro la porta e mi scruta con lo sguardo.

-Allora? Che hai? Non ti sarai mica pentito vero?!-

-No, certo che no. E che...- Mi blocco. E comunque difficile aprirsi con qualcuno che non sia Jade.

-Sputa il rospo! È solo che...?- Mi incita a continuare.

-Ho paura! Va bene?! Ho una paura fottuta, che lei mi respinga, che mi insulti e mi alzi le mani, paura che si sia dimenticata di me e che non mi ami più. Ho paura di non averla salvata!- Ammetto al mio amico che mi sorride comprensivo. Infilo la testa fra le mani disperato. Dio come mi ha ridotto. Sono uno straccio da allora!

-Hunter sei venuto fino a qui per lei, cazzo. Sei venuto a prenderla e hai risollevato la gang dal fallimento. Dopo che hai capito la cazzata che hai fatto, dopo che lei ti ha abbandonato, tu non hai più toccato l'alcol o la droga. O anche paura di chiederti da quanto tempo non scopi amico. Come può dimenticare quanto l'hai amata e ami ancora?!-

Forse ha ragione lui. Ho fatto il possibile per lei, nonostante i miei sbagli. Ma ho sempre il timore che non sia stato abbastanza.

-Vedremo. Per ora non so cosa pensare. Voglio solo riportarla a casa...con me.-

-E succederà! Lei non vede l'ora di andarsene da qui! Jade è uno spirito libero, non è mai stata la tipica ragazza che obbedisce agli ordini o si fa mettere i piedi in testa. Tornerà!- Mi rassicura.

Si stende sul suo letto e comincia a ronfare quasi subito. Io invece non riesco a dormire.

Mi accendo una sigaretta e contemplo il cielo dalla finestra. Oggi la luna è offuscata dalle nuvole, ma rimane comunque bellissima.

Come lei! Splendente ma circondata di oscurità, ma pur sempre bellissima.

-Buonanotte angelo.- Sussurro rivolto al corpo celeste davanti a me.

P.O.V Jade

Da due anni a questa parte mi risveglio tra in groviglio di lenzuola dopo uno dei miei incubi. Demon per fortuna dorme ancora, non volevo svegliarlo. Anche perché si preoccupa ogni volta che mi vede agitare nel letto.

Mi alzo e vado a sciacquarmi un po il viso e asciugare il sudore. Non ricordo la notte in cui ho dormito come Dio comanda!

Mi sento un po meglio. Ritorno in camera ma il sonno non sembra voglia arrivare.

Mi accendo una Marlboro di Demon ed esco sul balcone. Il cielo è bellissimo stanotte.

Mi ricorda una sera che sono andata a passeggiare con Hunter sulla spiaggia. Il cielo non era limpido ma la luna rifletteva nel mare ed era spettacolare, come oggi. Ricordo che mi ha sfidata a fare in bagno con lui.

Faceva un freddo assurdo ma noi eravamo talmente pazzi, che c'è ne siamo infischiati. Siamo rimasti in intimo e abbiamo corso verso l'oceano che sembrava ci chiamasse.

Abbiamo fatto l'amore nel mare ed è stata la notte più bella della mia vita. Lui mi amava e io amavo lui! In quel momento mi ha stretto a se e ha promesso di amarmi per sempre e che qualsiasi cosa fosse successa, lui avrebbe continuato a farlo.

All'epoca ho creduto a quelle parole. Ora invece mi sembra che il vento le abbia portate via dal mio cuore.

La brezza mi accarezza il viso dolcemente come se volesse darmi il bacio della buonanotte. Mi sento ridicola a fantasticare certe cose durante la notte. Forse ho la febbre, può darsi.

Rientro dentro e mi stendo di nuovo accanto a Demon, ma stavolta più distaccata. Ogni tanto esigo i miei spazi e lui li rispetta, la maggior parte delle volte.


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora