Mai più separati

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Siamo di nuovo in ospedale. Evan mi ha tempestato di domande a cui non ho risposto. Demon invece è tornato a casa dagli altri. Deve ancora riprendersi da ciò che ha fatto.

Entro in stanza da Hunter. Ho bisogno di parlare con lui.

I dottori dicono che è stabile. Ma non sanno quando si sveglierà. Potrebbero anche staccare la spina del macchinario se non dovesse dare miglioramenti. Ma non glielo permetterò di certo. Lui si sveglierà!

-Ciao amore.- Mi fa sempre più male vederlo così. Insensibile al mondo.

-Mi manchi Hunter. Mi manchi come non mai. Torna presto, ti prego. Ho voglia di perdermi nei tuoi occhi. Voglio addormentarmi fra le tue braccia senza aver paura di fare incubi. Voglio fare l'amore con te e svegliarmi la mattina con te accanto. Voglio avere un futuro con te.-

Gli stampo un leggero bacio sulla guancia e mi siedo sul bordo del letto.

-Ho combinato un casino... Non so cosa mi sia saltato in mente. ero così arrabbiata e confusa che stavo per ammazzarli. Volevo vendicarti. Ma non ci sono riuscita. Non sono riuscita a premere il grilletto.- Faccio una pausa. Sento un dolore lancinante allo stomaco.

-Per fortuna è arrivato Demon. Se non mi avesse fermata li avrei uccisi. Ho tanta paura. Ti prego svegliati.- Scoppio a piangere. Ho bisogno di lui. Sento di poter morire senza i suoi occhi che mi fissano e la sua voce che mi dice "ti amo".

P.O.V Hunter

Non posso credere a quello che stava per fare! Devo svegliarmi subito cazzo.

Svegliati Hunter. Ha bisogno di te porca puttana!

La luce dei neon quasi mi acceca. Sbatto le palpebre più volte per abituarmici. Quel fottutissimo bip del cazzo che mi ha accompagnato per tutto questo tempo di assenza mi sta ancora più sulle palle.

Dei singhiozzi strozzati mi distraggono dall'ambiente che mi circonda.

Ecco la mia piccola guerriera!

È appoggiata sul mio letto e con le braccia si copre la testa.

Poso con difficoltà una mano fra la sua massa di ricci rossi.

Sono qui angelo, non vado da nessuna parte!

Alza di scatto la testa per guardarmi. Ha gli occhi gonfi e rossi. Dire che non ha mai smesso di piangere è un eufemismo.

Ma è pur sempre bellissima.

-Hunter!- Un sorriso che contagia anche me le si stampa sul viso.

Si fionda sulle mie labbra e fa scontrare la mia lingua con la sua. Ho temuto che non l'avrei mai più sentita.

Le sue lacrime salate si mischiano nelle nostre bocche fameliche l'uno dell'altro.

-Shh sono qui. Non ti lascerò mai piccola, capito?! Ti amo!-

-Anche...anche io.-

P.O.V Jade

"Non ti lascerò mai piccola, capito? Ti amo!"

Quella frase continua a torturarmi. Mi frantuma il cuore già in pezzi.

Tutto quello che gli ho detto ormai è andato a farsi fottere. Non sa cosa ho fatto. Non sa nulla.

Sono scoppiata a piangere quando ho visto i suoi occhi. Mi accarezzava i capelli come solo lui sa fare. Avevo una voglia irrefrenabile delle sue labbra che non ho perso tempo.

Chiamo i dottori, Evan e gli altri. Tutti piangono dalla gioia e dal sollievo.

Io invece ho bisogno di aria. Esco dalla stanza e mi accendo una sigaretta.

Il cielo è coperto, tutto grigio. Come me!

Credo che starò qua fuori mentre raccolgo il coraggio dentro di me per dirgli cosa ho fatto. Non l'ha prenderà bene per niente.

Sono passate due ore da quando ha riaperto gli occhi. Sto aspettando che gli altri escano dalla stanza per poter rimanere da soli.

-Jade!- Mi volto verso la porta d'ingresso e noto Evan preoccupato.

-Che succede?-

-Hunter ti sta chiamando. Eee...come dire, sembra...nervoso.- A quelle parole mi irrigidisco. Forse so già cosa vuole dirmi. È come se me lo sentissi.

-Oh...o..ok- Balbetto in risposta e mi avvio titubante alla sua porta.


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora