male for male...

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Dopo aver lasciato il negozio in buone mani mi avvio verso la macchina a cui Hunter è appoggiato. Quanto è figo!

-Pronta?- Sfodera il suo solito sorriso da galera e mi apre la portiera del passeggero della sua auto. Ha preso una Mercedes nera opaca di recente e la adoro.

Una volta arrivati a casa abbiamo trovato il tempo per un bel bagnetto caldo e una cenetta a lume di candele.

L'evento qual è?!

Bhè diciamo che oggi sono esattamente due anni che sono tornata a San Diego.

Era da tanto che non ci dedicavamo tutto questo tempo insieme e ora con il negozio sarà ancora più difficile.

Stasera ha cucinato lui e devo dire che come sempre mi ha sorpresa.

-Oggi giorno diventi sempre più bravo eh?!-

-Tutto pur di fare rimanere in forma la mia sottomessa- Mi prende in giro lui.

-Hahahahaha sentilo. Oggi sei particolarmente spiritoso- Ridiamo di gusto.

Mentre continuiamo a scherzare, tirarci il cibo e stringerci per mano, sento come una stretta allo stomaco.

Ma che cazzo mi prende? Forse mi ha dato fastidio l'odore dell'origano. Si sarà quello di sicuro.

Porca puttana no!

Non ho neanche il tempo di collegare quello che sta succedendo che corro in bagno.

Hunter mi segue di fretta fino al cesso dove rigetto tutto quello che ho mangiato.

Non può essermi tornata la bulimia cazzo perché? Va tutto bene porca puttana non ho motivo di essere di nuovo bulimica.

Hunter mi lega i capelli con un elastico e aspetta che finisca la mia sfogata. Sono nel caos più totale.

Andava tutto troppo bene! Troppo bene cazzo!

Il senso di nausea sembra finire e mi siedo sul pavimento col fiatone.

-Come stai?- Mi chiede preoccupato e parecchio confuso.

-Bene...- Dico spaventata.

Non voglio tornare indietro. Non voglio ammalarmi di nuovo e avere sempre la testa nel water! Non voglio tornare a prima, non ne ho motivo.

Sta andando tutto troppo bene per rovinarmi così.

-Credi sia tornata?- Anche lui ha pensato alla bulimia ma non sembra convinto.

-Non lo so. Non mi aspettavo che potesse tornare senza motivo.-

-Jade andiamo a fare dei controlli, ti prego. Così ci toglieremo ogni dubbio.- Ora mi sto preoccupando anche io.

Non è bulimia, non può essere. Comincio a pensare al peggio.

A una malattia, un infezione, una malformazione, un tumore...uno peggio dell'altro.

-Okay oggi chiamo il dottore e prendo appuntamento.- Lo avviso per rassicurarlo. Ma io sono sempre più agitata.

-Grazie- Mi bacia la fronte avvilito e mi porta in camera da letto.

Mi fa distendere delicatamente e mi mette il pigiama. Oggi sono sfinita, eppure non ho fatto granché. Mi lascio coccolare tra le sue braccia e seno già le preoccupazione affievolirsi.

-Scopriremo cos'hai te lo prometto. Ora dormi che hai bisogno di riposo.- Mi stringo più forte a lui e mi addormento al tocco di ogni sua carezza sul viso.

Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora