SOLO UNO SBAGLIO...

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P.O.V Hunter

-Tre giorni dopo-

Questi tre giorni sono stati strazianti!!!

Speravo che il telefono squillasse prima di questi fottuti tre giorni. Invece sono ancora qui ad aspettare questa cazzo di chiamata dall'ospedale.

Jade sembra tranquilla e non capisco come fa! È come se lei sapesse che davvero non c'è nulla che non va. Io invece mi sto cagando addosso.

In questi tre giorni non abbiamo parlato molto e preferisco così, non saprei cosa dirle e avrei paura di dire qualcosa di sbagliato. Quando non sono d'umore potrei farmi uscire di tutto dalla bocca. Come quando l'ho zittita in malo modo mentre andavamo in ospedale.

Mi sento ancora in colpa per come le ho risposto...

Drinn...driin...

Grazia al cielo! Mi fiondo sul telefono sperando e pregando che sia l'ospedale e che abbia i risultati delle analisi.

-Pronto?!...Si sono il suo ragazzo!...Si oggi li verrò a ritirare, grazie mille arrivederci.-

Si porca troia!

Voglio andare a prendere io i risultati. Jade si incazzerà tantissimo ma voglio sapere per primo cosa le prende. Le dirò tutto stasera nonostante l'esito sia positivo o negativo, devo dirglielo.

Oggi è andata con Zoe a fare "shopping" o meglio, Zoe l'ha costretta ad accompagnarla ad entrare e uscire per i negozi. Lei ha sempre odiato lo shopping e per mia fortuna sempre l'odierà.

Alle quattro in punto decido di andare a prendere quei fottuti fogli, sono troppo impaziente.

Mi teletrasporto letteralmente il ospedale nella mia nuova audi.

In meno di dieci minuti sono già con la cartella in mano. Decido di aprirla a casa, seduto e con una birra in mano...non si sa mai.

Non resisto più alla tentazione di strappare quella busta e a meno che non voglia fare un incidente sarà meglio che arrivo a casa in fretta.

In men che non si dica sono in cucina seduto a tavola con la busta fra le mani.

Qualcosa mi dice che dovrei aprirla con Jade accanto a me, ma avrei paura di doverle fare affrontare qualcosa di più grande di lei. Me ha passate abbastanza e non permetterò a una qualsiasi stronzata di ferirla e buttarla giù di nuovo.

Senza rimuginarci ancora su stappo la busta gialla.

Leggo ad alta voce senza motivo fino ad arrivare all'ultima riga.

-La paziente in seguito ai prelievo del sangue è risultata...-

P.O.V Jade

Zoe mi sta stremando e siamo ancora in centro nel milionesimo negozio. Avrà provato almeno cento vestiti diversi e io mi sto seriamente rompendo anche il cazzo. Oltre ad aver vomitato due volte da stamattina diciamo che sto bene, se non si fosse aggiunto anche il giramento di testa però starei meglio. Vaffanculo!

Non ho ancora sentito Hunter da quando siamo uscite e diciamo che mi sto un po preoccupando. Infondo non ne avrei motivo, non capisco che cazzo mi sta prendendo.

-Jade scendi dal mondo delle nuvole e provati questi jeans! Sembrano fatti apposta per il tuo culetto bello sodo.- Mi fa l'occhiolino e mi lancia in testa un paio di jeans stretti grigio scuro e neri con strappi ovunque.

Controllo che la taglia sia giusta e lo è. Zoe ormai mi conosce come le sue tasche.

Per ingannare il tempo e distrarmi decido di misurarmeli, infondo sono davvero belli. Entro nel camerino e li indosso.

Noto con grande disappunto che non riesco ad abbottonarmi. Perfetto! Adesso sono anche ingrassata.

Me li sfilo di nuovo ed esco aspettando che zoe finisca le sue pazze spese.

-Allora come ti stavano?- Mi domanda la bionda.

-Non sono riuscita a chiudere i bottoni...-Le dico un po imbarazzata. Sono sempre stata in forma e non sono mai aumentata o diminuita di taglia. Non me lo spiego.

Aspetta!!!

Porca puttana!!! No non posso essere stata così stupida!

Sto facendo due più due....come ho fatto a non essermene accorta?!

Zoe probabilmente ha visto che sono sbiancata che mi si avvicina preoccupata.

-Jade stai bene? Sembra che hai appena visto un fantasma. Su andiamo a casa che non stai bene.- Paga e usciamo dal negozio.

Io sono ancora sotto shock...

-Jade mi dici che ti succede?- Zoe mi blocca e pretende una risposta ovviamente.

-Io c...credo di essere..- La suoneria del mio cellulare mi interrompe a metà frase. Faccio segno a Zoe di aspettare e afferro il telefono dalla tasca. È Hunter...

E adesso che gli dico?!

Rispondo senza pensare a cosa riuscirò a dirgli. Zoe continua a guardarmi interrogativa. Dopo le dirò tutto.

Conversazione telefonica

H: Jade dove sei?

J: Sono ancora con Zoe in centro.

H: Torna a casa subito, ti devo parlare.

J: Okay sarò lì tra poco.

Il suo tono di voce è preoccupato. Zoe non ci sta capendo più un cazzo e la capisco. Anche io tra un po darò di matto.

Gli esami! Cazzo saranno arrivati gli esami e Hunter è passato a ritirarli di sicuro. Non vedo l'ora di aprirli insieme a lui, così ci leveremo un peso di dosso.

Non posso aspettare un bambino...non voglio un bambino cazzo non voglio.

È stato tutto un errore enorme! Non può essere vero porca troia no!

Saluto di fretta Zoe che impreca e vado verso la mia moto e mi dirigo a tutta velocità verso casa.

Parcheggio nel vialetto di fronte la villetta e spengo il motore. Rimango per qualche minuto in sella e posso sentire benissimo i battiti del mio cuore andare a puttane. Mi tremano le mani e mi sento mancare l'aria. Tutto questo è ingiusto.

Sbatto le mani sul volante e impreco ad alta voce. Mi maledico in tutti i modi possibili e trattengo le lacrime. Credo che mi serviranno per dopo.

Una volta calmata (quasi) scendo dalla moto ed entro in casa.

-Hunter sono qui- Urlo per farmi sentire.

-Sono in cucina raggiungimi- Mi tolgo le scarpe e vado da lui.

È seduto su uno sgabello con un foglio in mano. Presumo siamo gli esiti.

Aveva lo sguardo basso e non riuscivo a decifrare il suo sguardo.

-Hunter...?-

-Siediti- La sua voce non mi permetteva di interpretare il suo umore. Continuava a non guardarmi.

-Sono andato a prendere i risultati delle analisi e sono felicissimo di dirti che sei sana come un pesce e che quello che hai è completamente normale. Ti amo e io sono al settimo cielo, vorrei solo che lo fossi anche tu- Termina il suo discorso con un sorriso triste e amareggiato. Io ho già capito tutto...

Alza lo sguardo, si alza e mi da le carte che aveva in mano.

-Incinta...-


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora