Supereremo tutto INSIEME

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P.O.V Hunter

Dopo averla rincorsa dovunque e finalmente presa mentre urlava e scalciava, ho avuto la mia vendetta. So che soffre tantissimo il solletico.

L'ho scoperto qualche anno fa. Un giorno l'ho sfiorata senza farlo apposta e ha cominciato a innervosirsi. Ero curioso allora ho continuato a fare lo gnorri e a stuzzicarla. Dopo che mi ha insultato ho capito che soffriva il solletico e che non voleva dirlo.

Dopo averla uccisa dalle risate e essersi ripresa dal batticuore siamo andati a farci una bella doccia.

Oggi voglio farla rilassare.

I ragazzi hanno organizzato un pomeriggio al mare. Hanno portato le tende, dormiremo tutti quanti sulla spiaggia.

-Piccola sei pronta? I ragazzi ci stanno aspettando da mezz'ora!-

Sono due ore che è chiusa in quel cazzo di bagno e ancora non è uscita. Quanto cazzo ci vuole per infilarsi un costume da bagno?!

-Eehm, un attimo...- Urla da dietro la porta...chiusa a chiave per giunta! Come se io non l'avessi mai vista più svestita di così.

Devo ammettere che mi sta dando un po fastidio questa cosa, ma non voglio rovinare la giornata a nessuno e lascio stare.

Finalmente sento la serratura della porta aprirsi e il mio angelo tatuato uscirne.

Ma crede che stiamo andando in montagna?! Buon Dio!

Ha un felpone rosso e nero con dei jeans lunghi fino al ginocchio.

-Jade ma sai che stiamo andando al mare vero?- Sono ancora scioccato. Cazzo fuori ci saranno 40 gradi all'ombra.

-Io ehm, non credo che mi metterò in costume-

Sinceramente dovevo immaginarmelo...nonostante il suo fisico da paura, a lei non è mai piaciuto e fa di tutto per non mostrarsi. Vorrei farle passare questa cazzata, la sua mancanza di autostima mi demoralizza.

-Se non ti metti in costume ti faccio il bagno lo stesso!!!- La minaccio, ma so la risposta.

Come previsto si avvicina e mi tira un pugno sulla spalla, abbastanza forte da farmi arretrare ma stiamo solo giocando. Ridiamo e faccio finta di niente. Afferra il borsone da spiaggia e si avvicina alla porta.

Intanto la fisso. Come cazzo può dire che non le piace il suo fottuto corpo?!

Porca puttana io se potessi me la sbatterei tutti i giorni tutto il giorno, porco diavolo e lei non lo capisce!

-Hunter?! Scendi dal mondo delle nuvole e andiamo. Hai detto tu che stiamo facendo tardi.- Mi avverte lei mentre spalanca la porta e mi risveglia dai miei pensieri.

-No loro possono aspettare ancora. Vieni qui!- Le ordino.

All'inizio mi guarda sospettosa ma poi si fida, richiude la porta e lascia per terra il borsone.

Le afferro una mano e la trascino davanti allo specchio.

Mi metto dietro di lei appoggiando il mento sulla sua spalla.

-Fidati di me.- Le sussurro all'orecchio. Lei annuisce leggermente e la sento rilassare i muscoli che fino a poco fa erano tesi.

Le sgancio i bottoni del jeans e glieli abbasso fino ai piedi senza toglierli.

-Non mi sembra il momento adatto per...-

-Shhh non voglio fare l'amore. Rilassati e guarda.- Non ho mai avuto intenzione di fare sesso. Non che non abbia voglia hahahaha quella sempre. Voglio solo farle vedere che ha il corpo di una dea.

Le sfilo la felpa extralarge lasciandola solo in intimo.

-Guardati! Guarda il tuo riflesso e dimmi cosa vedi.- Fissa lo specchio come ordinato e si perde. Il suo sguarda sta vagando da una parte all'altra del suo corpo. Voglio che si renda conto di quello che è! Che per me lei è perfetta così com'è!

-Hunter ti prego. È tempo perso.-

-No! Non è tempo perso se servirà a farti capire che tu sei bella così. Sei perfetta per me. Perché tu non riesci a capirlo? Ora dimmi cosa vedi, tutto quello che ti passa per la testa.-

Torna a fissare lo specchio e si studia meglio. Dopo quelle che mi sembrano ore di silenzio, decide di parlare.

-Vedo una ragazza, che ha la morte negli occhi e un anima consumata dalle persone. Una ragazza che ha imparato ad amare a modo suo ma che non ama se stessa, non ci è mai riuscita. Una ragazza rimasta in silenzio per troppo tempo e che dentro di se è allagata. Una ragazza dal corpo emaciato e mascherato di colori per coprire le sue ferite di battaglia. Una fottuta bambina che vorrebbe aver capito prima cosa volesse dire vivere al meglio la vita e non buttarsi giu. Una masochista, pessimista del cazzo che si vergogna di se stessa e che ha paura che anche gli altri possano averne. Una ragazza impaurita dalle persone, dalle loro parole e dai loro pensieri pieni di veleno.-

Riesce sempre a stupirmi. Immaginavo che non mi avrebbe risposto, ma sono felice abbia deciso di fidarsi. Anche se quello che mi ha detto non lo condivido per niente.

-Sai cosa vedo io invece?- Vorrei farla sentire unica e amata, ma non è facile con lei. Una volta che si mette in testa una cosa, rimane tale.

Rimane fissa davanti a se con gli occhi che luccicano alla luce del sole.

-Io vedo una fottuta DONNA con le palle cazzo. Con il coraggio di andare avanti e rialzarsi sempre, anche se da sola si è sempre rialzata. Vedo una donna che ha provato cose che nessuno al mondo dovrebbe vivere. Una donna che si nasconde per timore degli altri. Ma sono gli altri che dovrebbero avere paura. Se uno di loro dovesse vivere quello che hai vissuto tu domani sarebbe sulla prima pagina del giornale. Cazzo Jade tutti hanno dei periodi "no". Ma tu lo hai superato amore. Tu hai me, e io non ti lascerò cadere di nuovo. Devi avere più autostima di te stessa però, o ti calpesteranno di nuovo e noi non glielo permetteremo. La società è una merda è vero, ma tu non sei sola.-

Continuava a fissare assente il suo riflesso come se non avesse ascoltato una sola parola di quello che le avessi detto.

-Sei bellissima, sei forte, intelligente, sei una gran stronza, hai una famiglia che ti adora, una gang che ti considera una sorella e ME! Io che non ti lascerò mai più sola, ma voglio che tu ti metta in testa che non devi sottovalutarti sempre. Tu sei meglio di tutta la merda che ci sta attorno. E se qualcuno non lo capisce bhè fidati è solo invidia.-

Finita la lezione di vita fatta da me a un muro vivente decido di lasciar perdere. È totalmente impassibile. Mi avvicino alla porta per uscire, visto che siamo in ritardo.

Dato che sembra non decidersi a muoversi ancora, la lascio in casa e mi siedo in macchina. Aspetto che esca di sua spontanea volontà, non voglio metterle fretta. So che parlare di certe cose la turba ogni volta.

Mando un messaggio a Evan per avvertirlo che li avremmo raggiunti più tardi, così non dovranno aspettarci al raduno.

Sono passati venti minuti abbondanti quando vedo la portiera del passeggero si spalanca.

E noto con mio grande stupore e sorpresa...che si è vestita in tenuta da mare con sotto il costume da bagno che si intravede appena.

-Piccola dobbiamo andare in spiaggia, così fai mettere a nevicare!- La sfotto cercando una sua reazione che non tarda ad arrivare.

-Già...ora però andiamo prima che cambi idea- Sorride insicura ancora.

So che l'ha fatto più per me che per lei. Ma apprezzo comunque che ci abbia provato, non volevo obbligarla. Ma solo farle capire.

Parto verso la spiaggia dove i BlackSoul ci stanno aspettando da ben...1 ora!?!?!

Sempre colpa delle femmine!

Per tutto il viaggio ha guardato fuori dal finestrino in religioso silenzio. Io ho fatto lo stesso.

Non voglio farla sentire ancora più a disagio.


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora