Il dolore ti logora

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Le lacrime non hanno mai smesso di scendere e gli occhi per questo mi bruciano. Almeno ho smesso di singhiozzare come una neonata.

I vestiti sono ancora umidi, probabilmente mi prenderò l'influenza.

Tutto meglio pur di perdere lui!

Mi ripeto.

Il dottore mi ha invitata ad entrare in camera da lui. Ma da codarda che sono, ho rifiutato.

Non so come, ma credo per la stanchezza, mi sono addormentata seduta per terra appoggiata alla parete.

***

"È qui davanti a me che mi sorride. Quanto mi è mancato quel sorriso.

-Ti amo, lo sai?- Mi domanda sfiorandomi una guancia. Arrossisco come un adolescente e gli sorrido.

-Lo so, amore, lo so.- Stringo la sua mano con le mie e lo guardo negli occhi.

Mi bacia all'angolo della bocca ma il suo sorriso gli muore sulle labbra.

-Che succede?- Abbassa lo sguardo alla mia domanda.

-Devo andarmene piccola. Avrei voluto amarti come avresti meritato. Tornerò nei tuoi sogni a darti il bacio della buonanotte. Te lo prometto!-

Gli occhi mi pizzicano mentre la sua mano che mi accarezza svanisce nell'aria, esattamente come sta facendo lui. Sta svanendo.

-NO! No ti prego non mi lasciare. Hunter ti prego resta con me! ti prego. Ti amo cazzo.-

Continuo a urlare, ma lui non c'è. Nessuno c'è. Ci sono solo io, da sola. E sento solo il bisogno di raggiungerlo."

-No! NO! Non mi lasciare- Urlo disperata in preda al panico.

-Jade! Jade ti prego svegliati, cazzo.- Mi scuote tentando di calmarmi.

Riemergo dal mio sonno e scontro lo sguardo di Demon preoccupato.

Non riesco più a trattenere le lacrime. Non mi sono neanche accorta di essere in braccio a lui nel corridoio dell'ospedale.

Mi nascondo il viso nella sua maglietta e mi libero. Ma non del tutto. Il dolore non è ancora svanito.

-Shhh...ti prego. Ti prego non piangere, piccola. Era solo un incubo. Ci siamo noi con te e non ti abbandoneremo.- Avvolge le sue braccia intorno a me e mi culla stringendomi al suo petto.

Chiedevo una vita felice...è chiedere troppo?!

P.O.V Hunter

Non pensavo di morire così. Ma se ci penso sono felice. Felice del fatto di aver provato tutte le sensazioni questo mondo con lei.

Di averla fatta ridere. Piangere. Godere. Amare.

E soprattutto sono felice di non essere morto invano. Farei di tutto per lei. E se morirò davvero, allora morirò con onore e consapevole di aver amato al meglio la mia donna.

Sento la goccia della flebo che si scontra con il liquido, ed è fastidioso. Ma mai quanto l'incessante bip-bip-bip che segna i miei battiti cardiaci.

Se sopravvivo ucciderò Aaron e quello stronzo che mi ha sparato.

Senza ma e senza se! Lo farò. Per Jade, per me e soprattutto per il nostro futuro metterò fine a tutto questo.

Desidero solo sentire la sua mano stretta nella mia. Ma non sento niente. Il vuoto. Il nulla.

-Hey capo.- Sento una voce. Evan.

Da quando Jade se n'era n'è adata è diventato il mio braccio destro.

-Hunter torna da lei. Combatti con tutto te stesso! Si lamenta e piange nel sonno, cerca te. Ma ha paura di vederti in queste condizioni. Non potrebbe sopportare di perderti e lo sai anche tu che è così. Ha detto che se tu vai, lei viene con te...-

No, piccola. Non farlo

-Io non so più come farla stare bene. Non si riprenderà fi quando non ti svegli. E sono sicuro che succederà e che vivrete felici la vostra vita insieme. Io vi farò da testimonio ovviamente.- Ride appena.

Vorrei dirgli che Jade non vuole sposarsi. Ma non posso.

-Magari diventerò anche zio. E li vizierò più di quanto possano fare Miranda e William.-

Continua a parlare cercando una mia reazione, che non arriva.

P.O.V Jade

Evan prima lo è andato a trovare in stanza e io non mi sono trattenuta. Ho origliato tutto.

Le sue parole mi hanno fatto male e bene allo stesso tempo.

Non ho mai creduto al matrimonio. Sinceramente mi sembra una stronzata senza senso. Da piccola la pensavo allo stesso modo e mi ripetevano che col tempo avrei cambiato idea.

Invece eccomi qui, ad aspettare che la mia ragione di vita si svegli e a venti anni compiuti, e la penso allo stesso modo.

Il matrimonio mi sembra solo un pretesto per non lasciarsi. E io non voglio usare la scusa del matrimonio per non separarmi da lui.

Voglio che mi ami come mi ha amato dal primo giorno.

Forse però ho cambiato idea sull'avere figli. Se forse un giorno Hunter non mi basterà più, cosa molto improbabile, forse vorrò un figlio da lui.

Me lo immagino come lui però. Non voglio che somigli a me neanche un po.

Poi però mi vengono in mente i miei genitori...

Io sono identica a mio padre e ho combinato un sacco di casini.

Cosa potrebbe uscire da una coppia come me e lui?!

Esatto. L'identica copia di entrambi, e io non voglio rovinare un'altra vita come la mia.

Evan esce dalla stanza e mi prende in braccio sollevandomi da terra. Non ne ho più le forze.

Si siede con me sulle sedie del corridoio e mi incastro nell'incavo del suo collo. Voglio calore, protezione, affetto. Ma tutto questo lo voglio da lui!

Mi culla e mi dice che andrà tutto bene. Ma noto l'insicurezza con cui lo dice.


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora