My perfect disaster...

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P.O.V Jade

Ma cosa sto facendo?! Mi sto cacciando in guai seri e stavolta non ci sarà nessuno a salvarmi.

Ormai il danno è fatto. Infilo la pistola carica nei pantaloni e mi sciacquo un po il viso.

Il telefono sta squillando. Sarà Evan di sicuro.

Controllo. Demon...

Conversazione telefonica

D: Jade dove cazzo sei?! Torna subito qui!

Io: Lasciami in pace Demon.

D: Ti prego non fare cazzate e dimmi dove sei, vengo a prenderti.

Io: Non posso dirtelo. Devo andare.

Attacco prima che possa controbattere. Non voglio metterlo in mezzo né tanto meno dirgli le mie intenzioni.

Mi avvio al punto d'incontro. Il viaggio è straziante. Sono in preda al panico.

E se non riuscissi a premere il grilletto?!

Pensa a tutto quello che ti hanno fatto, Jade! Adesso secondo te meritano di vivere dopo quello che hai passato a causa loro?!

No! No, non meritano la vita quei bastardi.

Ci siamo. Sono arrivata.

Siamo i un vecchio parcheggio di camion, ormai abbandonato e infestato da erbacce. Il sole batte sull'asfalto accecandomi la vista.

Davanti a me...Aaron e i gemelli ai suoi fianchi.

Scendo dalla moto e loro fanno lo stesso.

Ci teniamo a distanza per evitare scontri inattesi. Studio le loro espressioni e posso capire che non hanno paura. Cercano di capire che voglio da loro.

-Sto aspettando! Cos'hai da proporci di così allettante?- Aaron rompe il silenzio impaziente di sapere.

Non rispondo. Non meritano le mie parole.

In un gesto tiro fuori la pistola e la punto contro di loro. Fanno tutti un passi indietro.

Non ho paura. Non ho paura. Non ho paura!

-Tu mi hai rovinato la vita, Aaron!-

Le mani mi tremano e il respiro si è fatto irregolare. Non me ne frega un cazzo delle conseguenze. Voglio solo che soffra! Deve morire, sotto i miei occhi.

-Jade non fare l'incosciente. Metti giù la pistola.- Si vede da un miglio che si sta cagando in mano.

Al contrario di Shay e Dash che rimangono impassibili.

-Voglio vedervi morire. Solo allora avrò pace!-

Ora o mai più!

Sto per premere sul grilletto. La pistola è puntata prima su Aaron.

Quel rumore rimbomba nelle mie orecchie. Il proiettile è partito...

Ma non dalla mia pistola.

Aaron si accascia al suolo. Un urlo stazzante esce dalla sua bocca. È stato colpito a una gamba.

È ancora vivo.

Un altro sparo lo segue subito dopo.

Shay è a terra anche lui.

Dash rimane immobile per qualche istante, ma poi si fionda dai due feriti che si contorcono dal dolore.

Mi giro in cerca del pazzo che si è impossessato della mia vendetta.

È dietro di me. Con la pistola ancora puntata. Guarda ancora fisso in direzione dei corpi.

Perché lo ha fatto?!

Mi avvicino a lui che intanto è crollato in ginocchio. Gli passo una mano fra i capelli. Non so che fare o che dirgli.

Sono senza parole.

-Demon, perche?- Gli occhi mi pizzicano.

Noto che anche le se guance sono rigate dalle lacrime.

-N..non potevo permettere c...che facessi una stronzata simile- Balbetta.

Mi inginocchio di fronte a lui e lo abbraccio forte.

Se non fosse arrivato lui li avrei uccisi di sicuro. Ero talmente accecata dalla rabbia che stavo davvero per fare uno cosa simile?!

Mi faccio paura da sola. A che punto mi sono spinta!

Rimaniamo così per un po. Siamo entrambi sotto shock.

-Me la pagherai brutta stronza!- Gli insulti di Dash mi distraggono dal mio stato di trance che punto il mio sguardo su di lui. Ha caricato i due in moto ed è sfrecciato via.

Lo fisso mentre si allontanano. Per fortuna Demon li ha solo feriti o saremmo finiti tutti e due dentro, per sempre.

Lo aiuto a rialzarsi da terra.

Ho voluto giocare col fuoco, ora mi sono scottata.

Non sappiamo cosa succederà. Probabilmente torneranno a tormentarci. Ma se sono abbastanza intelligente capiranno contro chi si sono messi.

Io e demon senza aggiungere parola ci allontaniamo da qual posto. Voglio tornare da hunter.

Un silenzio a dir poco fastidioso cala nell'aria e ci dirigiamo verso le moto.


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora