La paura non vincerà!

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P.O.V Jade

Non so perché l'ho fatto visto che alla fine non mi spoglierò in spiaggia. L'ho fatto più per renderlo felice e per rendere la giornata piacevole senza discussioni.

Durante il viaggio sono rimasta fissa sui paesaggi fuori dal finestrino. Pensavo e riflettevo su quello che mi ha detto davanti allo specchio.

Credo che lui le pensi veramente quelle cose. Ma non riesco a crederci lo stesso. La persona che lui ha descritto mi corrisponde solo per metà.

Siamo arrivati. Oggi è una giornata afosa, ringrazio Hunter in silenzio per avermi persuasa a togliermi quel felpone. Sarei morta di caldo! Ma non glielo avrei mai detto.

Scarichiamo i borsoni e ci dirigiamo sempre in silenzio verso l'ombrellone e le tende dei ragazzi. A quanto pare hanno già montato tutto per stanotte. Meglio per noi, così non dovremmo aiutarli!

-Era ora! Quanto vi ci vuole a prendere due asciugamani e venire in spiaggia?!- Ecco Zoe che sclera per il ritardo.

-Scusa ma non trovavo il costume.- Mento. Se le dicessi che mi vergogno di rimanere in due pezzi mi ammazzerebbe.

-Certo come no, farò finta di crederci.- Guarda con sguardo accusatorio e contemporaneamente malizioso Hunter.

Certo Zoe hai proprio afferrato!

Penso io sarcastica.

Ovviamente lei è già in "costume" se così vogliamo chiamare la sua brasiliana che la copre a mala pena per la gioia di Tyler.

E ovviamente lei si sente perfettamente a suo agio anche in mezzo a una decida di ragazzi arrapati. Tyler prima o poi se ne accorgerà e non sarà piacevole.

Hunter ha montato la nostra tenda. Quelle piccole solo da due persone che si montano in 45 secondi, bazzecole. Si è già steso sull'asciugamano e sfoderato il suo fisico perfetto. I suoi tatuaggi sono un pugno nell'occhio in mezzo alla spiaggia li noterebbe chiunque. Bhè in effetti io non sarei da meno, ma non ho intenzione di scoprirmi per rendermene conto.

Stendo anche la mia di asciugamano e mi ci stendo sopra. Tolgo solo le scarpe e rimango in shorts e canotta. Devo ammettere che si muore di caldo lo stesso.

Hunter continua a ignorarmi. Zoe si slinguazza sotto l'ombrellone con Ty. Evan e gli altri sono in acqua a fare i coglioni e le nuove reclute stanno giocando a calcetto a riva. Io li osservo e penso a come dovrebbe essere bello essere felici e spensierati come loro.

-Vuoi andare a giocare...a palla?- Rompe il silenzio il Dio greco di fianco a me.

-No...no non mi va.- Gli sorrido appena, ma non abbocca.

-Piccola, prima ti ho detto quelle cose per far salire la tua autostima. Non volevo costringerti a fare nulla ma se vuoi possiamo tornare a casa. Scommetto che starai morendo di caldo.-

Che dire?! Lo adoro ogni volta che fa il premuroso. Ma non me la sento di rovinargli la giornata al mare che ha organizzato lui.

-Nnno...no non ti preoccupare.- Non lo detto molto convinta, ma voglio fargli credere il contrario.

-Okay allora io raggiungo i ragazzi in acqua- Si alza e mi stampa un bacio sulle labbra.

Sono rimasta sola in spiaggia. Sono entrati tutti nell'oceano.

Si divertono, urlano, si schizzano e giocano. Zoe è sulle spalle di Ty e Evan su quelle di Hunter. Chi cade per primo in acqua perde e come previsto Evan fa vincere Zoe. Nessuno vuole che metta il muso per tutto il giorno.

Mi fanno invidia, tanta invidia e mi sento di nuovo sola.

Sembro una bambina capricciosa, ma per me spogliarmi e mostrarmi a qualcuno che non sia Hunter e soprattutto quando sono sobria, è difficile.

Per me accettare un corpo abusato e sfregiato è davvero dura. Ed era ancora più dura avere il timore di sentire qualche commento poco gradito su me stessa, quindi preferirei evitare.

Ma ripensandoci, credo che oggi non mi rimanga molta scelta.

Prima che la mia codardia mi faccia cambiare ulteriormente idea, decido di cominciare a sfilarmi gli shorts.

Sento subito lo sguardo di Hunter bruciare sulla mia pelle. Alzo lo sguardo il cerca dei suoi occhi. Ed eccolo li, le sue pozze di ghiaccio potrebbero sciogliere chiunque. Un sorriso smagliante da far svenire gli compare in volto.

Okay ormai è fatta. Mi alzo in piedi ì e mi sfilo anche la t-shirt.

-JADE! JADE! JADE!- Le urla dei ragazzi che mi incitavano peggioravano la situazione. Sentivo gli occhi di tutti addosso.

Mi avvicino cauta alla riva e tocco appena con l'alluce l'acqua che mi congela il piede.

D'un tratto, silenzio.

Evito di guardarli. Immagino tutti i loro sguardi su di me, forse schifati dalla visione di quello che è il mio corpo.

Mi blocco a riva, ho bagnato solo le dita dei piedi. Sto cambiando idea. Voglio tornare sull'asciugamano sulla spiaggia.

Sto per voltarmi quando una mano bagnata si poggia sulla mia spalla facendomi rabbrividire.

-Lasciati andare...fidati di me.-

Ha una voce...rassicurante e calda. Mi fa venire voglia di seguirlo, ma la paura mi paralizza.

"Dai cazzo Jade non fare la femminuccia"

Ok facciamoci coraggio.

Credo che lo sguardo terrorizzato e da cane bastonato che sto rivolgendo a Hunter parli da solo.

-Ci sono io con te e non ti lascerò un attimo!-

Mi prende una mano dolcemente e mi rivolge un sorriso dolcissimo. Sento ancora più caldo adesso. Dannazione!

Annuisco timidamente a lui che sta fondendo il suo sguardo col mio così intensamente.

Decido di rischiare. Rivolgo il mio sguardo di nuovo verso i ragazzi e a quella distesa di acqua immensa.

-Okay...- Rispondo tirando un sospiro.

Mi prende una mano e mi guida lentamente verso l'oceano. Sento il panico e le insicurezze dissolversi quando i miei piedi entrano in contatto con la sabbia bagnata.

Mi costringo a non guardare gli altri che di sicuro mi staranno fissando ancora dato il silenzio che sento attorno a me. Mi provocherebbero solo più timore.

Avanziamo entrambi con lo stesso passo fin quando non mi accorgo che mi sono bagnata fino all'ombelico.

-Sei una guerriere piccola, non dimenticarlo.- Mi sussurra all'orecchio il mio angelo custode per farmi forza.

Gli sorrido consapevole del fatto di non poter più fare a meno di lui e delle sue parole che sono ormai droga per me.

Ha fatto tanto per me nonostante i miei tentativi di allontanarlo, ora non posso fare altro che ricambiargli il favore. E fare il bagno con loro come una normalissima ragazza della mia età è davvero il minimo.

Senza pensarci più di tanto raggiungo Zoe e Evan che mi sorridono orgogliosi.

Questa è la vita che sognavo. Essere una ragazza diversa ma nello stesso tempo come tutte le altre.

Basta insicurezze e paure inutili che devono rimanere lì dove sono...nel passato!


Il sapore della libertà (Secondo Volume)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora