Capitolo 8

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Ho vagato ore per la citta' senza meta, con le lacrime agli occhi che non volevano proprio saperne di andare via. Ho pensato e ripensato a cosa fare per poi decidere di tornare a casa, dai miei.
Ho bisogno del calore della mia famiglia...di sentirli vicino. Mai come in questo momento ho avuto bisogno di loro. Un treno per arrivare e poi un'altra passeggiata prima di andare verso casa.
Quando citofono, mi ritrovo davanti mia sorella Martina...Sono mesi che non ci vediamo, quanto mi e' mancata. Mi e' corsa incontro abbracciandomi, contenta della sorpresa. Non tornavo a Milano da mesi..troppo presa dal casting di Amici...troppo presa dalle prove e...da Ettore.
"Ciao sorellina..che sorpresa!!!!!Che bello rivederti!!"
"Ciao piccola...volevo farvi una sorpresa ed eccomi qui!"
"Vieni entra..."
Ci sediamo in salotto e ci raccontiamo questi mesi di assenza. Ma non le racconto nulla di quello che e' accaduto, non ora. Ho un bisogno esagerato di chiudermi in camera e sprofondare nelle mie cose...di ritornare bambina...come quando mia madre veniva nella mia camera, mi accarezzava il viso ed io le chiedevo di giocare con me. E sono proprio qui, tra le mie cose...tra le mie bambole.
Questa stanza e' rimasta proprio come tanti anni fa...Sono andata via troppo presto da qui, sono diventata grande troppo in fretta ed ora...vorrei tanto tornare indietro e recuperare tutto il tempo perduto. Ma l'ho fatto per una giusta causa...per la mia vita...la danza... e sono felice di tutto quello che questa, mi ha portato.
Sono immersa nei miei pensieri quando sento bussare alla mia porta.
"...Posso?"
"Mamma!!!!!". Le corro incontro e la stringo forte quasi a soffocarla.
"Bambina mia, ma che sorpresa!!Marty mi ha detto che eri qui!!Come stai??"
Ma la mia mamma, come tutte le altre che reputo esseri speciali, non ha bisogno della mia risposta...lo legge nei miei occhi che c'e qualcosa che non va.
"...Cosa e' successo? Stai bene?"
Vorrei tanto risponderle che va tutto a meraviglia, che sono felice, al settimo cielo ma ho un disperato bisogno di sfogarmi...di parlarne con qualcuno...E mia madre tocca il tasto giusto...
"E' successo qualcosa con Ettore?"
E allora la faccio sedere sul letto con me...e parliamo...o meglio...io parlo. Sembro un fiume in piena...Butto fuori tutto quello che ho dentro dolore, paura, tristezza, dubbi..incertezze...Ma lei mi capisce, mi comprende e mi stringe forte a se. Lei e' una donna...e una donna sa benissimo cosa significa stare male quando un uomo non ha piu' occhi per te oppure ti considera quasi un soprammobile...Mi accarezza il viso...mi guarda negli occhi e vedo i suoi lucidi. So che se io sto male, sta male anche lei...So quanto possa essere difficile per una madre vedere il proprio figlio soffrire...Mi guarda un attimo e poi...
"..Amore mio perche' non vieni in vacanza con noi? Partiamo domani..."
"Dove andate?"
" Andiamo in un villaggio turistico in Calabria...Abbiamo preso un bungalow per due mesi..."
"E come avete trovato questo posto?"
"Un amico di papa' ce lo ha consigliato...Dice che e' bellissimo e che ci si diverte tanto. Ci sono tanti ragazzi della tua eta'...animatori...gente nuova. Dai vieni con noi...ti fara' bene staccare la spina"
Credo che mia madre abbia proprio ragione...Mi fara' bene staccare la spina per due mesi...Lontana da tutto e tutti, soprattutto da lui...
Accetto, la stringo e piango...stretta forte a lei..
"Grazie mamma..."
"...Io sono sempre qui amore mio...Voglio solo che tu sia...felice"


La Principessa e il Vagabondo || Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora