Capitolo 13

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Una giornata interamente dedicata a me stessa. Sveglia... colazione.. spiaggia... pranzo...uscita con Marty e poi serata trascorsa in piscina con alcuni ragazzi dell'animazione, c'era tantissima gente.
Questa sera c'era una ragazza che cantava..Un timbro di voce carino, particolare..se non ricordo male il suo nome e' Silvia. Abbiamo trascorso la serata li, abbiamo fatto anche amicizia con molti ragazzi che trascorreranno le vacanze estive in questo villaggio. Sono le 3.30 del mattino quando decidiamo di tornare a casa e mentre mia sorella va subito a letto...io rimango qui in terrazza a guardare questo splendido cielo stellato. Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal rumore del mare e dal silenzio che c'e intorno a me...Ma all'improvviso squilla il mio cellulare.
Lo prendo subito dalla tasca dei miei jeans per non svegliare nessuno <<Ettore>>... Ma chiama a quest'ora???Vorrei tanto non rispondere...ma se questo telefono continua a suonare sveglio tutti...Prendo fiato..
"..Pronto?...
"Ale finalmente! Ma dove cazzo eri finita!!!!"
"Non ho voglia di parlare!"
 "Eh no troppo facile lasciarmi qui con un biglietto e poi sparire nel nulla!!"
"Troppo facile ricordarti di me solo ora che sono andata via...potevi pensarci prima!!"
"A cosa dovevo pensare prima??Non mi sembra che ti abbia mai fatto mancare nulla..ti ho riempita di regali, ti ho comprato una casa...ti ho dato la macchina..eri libera di fare quello che volevi!!"
"Non volevo regali ma attenzioni...Non mi hai comprato la casa era un desiderio comune...non mi hai dato la macchina la prendevo solo quando ne avevo bisogno...Mi hai lasciato libera?Mi hai lasciata sola Ettore..SOLA...sola di notte, sola di giorno...ero sola anche quando eri con me!!"
"Ma cosa cavolo dici???Ho fatto tanti sacrifici pur di stare con te"
"Che fai? Ora rinfacci??Tu non ti accorgi mai di nulla Ettore e' questo il tuo problema!!!"
"E cosa avrei dovuto vedere??"
 "Avresti dovuto vedere quando ti piangevo accanto ma tu eri troppo preso dal tuo lavoro...quando elemosinavo un po' delle tue attenzioni ma eri troppo preso dalla tv...Quando ti parlavo della mia giornata ma tu preferivi startene al pc!!!"
"Cavolate Alessia...tutte stronzate!!"
"Per te saranno anche stronzate..ma per me sono cose importanti in una coppia...Parlo d'amore...di attenzioni, di coccole..di interesse nei miei confronti...Io volevo vivere con te...non con la tua ombra!!!"
"Ammettilo che ti piace un altro e fai piu' bella figura!"
Mi si gela il sangue. Io gli parlo di amore e lui mi risponde in questo modo...Mi sale una rabbia dentro che spaccherei il mondo intero e sento le lacrime che vengono fuori velocemente, con durezza e crudelta'...
"Tu non hai capito niente di me..Sei uno stronzo!!"
Riattacco. Mi alzo in piedi e come fossi impazzita...Corro...esco dal giardino e corro piu' che posso...piango senza fermarmi..Vorrei urlare ma a quest'ora non e' possibile...E corro nonostante il cuore mi scoppi...fino a quando non arrivo in spiaggia...Mi lascio cadere..porto le braccia intorno alle gambe e poggio la fronte alle ginocchia...Piango..Un pianto disperato, di un dolore che lacera dentro...Perche' amare un ragazzo significa anche sentirsi morire dentro??

Ma all'improvviso da lontano sento dei passi...


La Principessa e il Vagabondo || Mattia BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora