How deep is your love? || Cameron Dallas

Capitolo 21

Apro gli occhi e capisco subito di non essere in camera mia.

Sono nella stanza di Nicole e Cameron ma nessuno dei due è qui, ieri mi sono addormentata, chissà quanto si è preoccupata mia mamma.

Cazzo. Mia mamma.

Balzo in piedi e cerco il telefono ma trovo solo un biglietto.

-Buongiorno bambolina, Nicole ieri sera ha chiamato tua mamma e le ha detto che dormi qui, non ti preoccupare.

È di Cameron.

Okay, meno male.

Sorrido e vado in bagno a lavarmi, quando finisco inizio a scendere le scale, appena arrivo sull'ultimo scalino noto che in cucina ci sono Nicole e Ed che si stanno baciando.

Cerco di fare il meno rumore possibile ma appena alzo il piede si sente uno scricchiolio, si girano subito ed io alzo le spalle facendo un sorriso a trentadue denti, Nicole diventa tutta rossa mentre Ed mi guarda e dice:"Ciao Michelle, io devo andare."e va verso la porta.

-"Ciao Ed" dico prima che la chiuda.

Mi giro verso Nicole ma lei alza la mano e dice:"No, non dire niente."

-"No no tranquilla, io però devo andare a casa." la informo.

-"Ok a 'sta sera."

-"Sta sera?" chiedo.

-"Alla festa."

No, un'altra? Basta vi prego.

-"Quale festa?" chiedo.

-"Qua da noi." dice sorseggiando un caffè.

-"Qui? A casa?"

-"Ma no, nel nostro club, bar o locale neanche io so come cazzo chiamarlo comunque lí."

Ottima spiegazione.

-"Non ne ho alcuna voglia, non so se vengo." dico.

-"Neanche io." dice sorseggiando nuovamente il caffè.

-"Va beh, poi vedremo, io ora vado, ciao Nicole." dico stampandole un bacio sulla guancia.

-"Ciao Michelle."

***

-"Ciao Mamminaa." urlo appena entro a casa.

Non sento alcuna risposta, vado un po in giro per casa ma non c'è nessuno.

Poco dopo mi squilla il telefono e inzio a cercarlo nella borsa.

È Amber.

-Hey Michellina, tra esattamente 20 minuti sono a casa tua e andiamo a prenderci un caffè.

-Ma sono appena entrata a casa.

-Un motivo in più per uscire.

-Uff..okay, muoviti però.

-Arrivo arrivo. dice e chiude.

Non posso riposare un'attimo, tra feste, uscite e altre stupidate.

Corro su velocemente cambiandomi, vado in bagno do una spazzolata ai capelli e scendo giù.
Appena esco la vedo con la mano penzolante che stava per suonare il citofono.

Le sorrido e vado verso di lei.

-"Dove andiamo?" chiedo.

-"Se vuoi in centro." dice ed io annuisco.