Mentre cerco di trovare il telefono due braccia mi circondando la vita da dietro e io butto un urlo.
-"Mi hai fatto spaventare." dico sospirando quando noto che è soltanto Cameron.
-"Scusa bambola." dice nell'incavo del mio collo.
Mi suona il telefono e finalmente lo trovo, quando però vedo che è Melanie che mi sta chiamando subito sbianco.
-"Chi è?" mi chiede Cameron.
-"Una mia amica..dell'Italia..le rispondo dopo." dico sorridendo nervosamente.
-"È mezzogiorno, quindi in Italia sono le 5 del mattino..chi mai si alzerebbe così presto?"
Merda.
Per fortuna, questa volta è il suo telefono a squillare.
-No, non posso venire. Lo so che è importante ma ora sono occupato con una cosa ancora più importante, ci sentiamo dopo.
Quando riattacca si è già dimenticato di chiedermi chi mi aveva chiamato e io mi siedo sul divano abbracciandomi le gambe.
-"Che si fa oggi?" chiede.
-"Magari usciamo questa sera..ora non mi va." dico e salgo di sopra e lui mi segue.
-"Ma io voglio farmi un giro. Andiamo a bere qualcosa in spiaggia?" insiste mentre io mi butto sul letto.
-"No, mettiti qui, di fianco a me. Ho il ciclo e ho mal di pancia, non ho voglia di fare niente." sbuffo e lui si sdraia di fianco a me, abbracciandomi.
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-"Non mi sembra così tragico questo ciclo, sei tu che lo fai sembrare una tragedia." dice e io poggia una gamba sopra di lui.
-"Non è tragico però mi fa male la pancia e non voglio fare niente e tu dovresti essere più comprensivo." ribatto.
-"Ma io sono comprensivo solo che non ti aspettare che faccia come nelle altre coppie che il ragazzo porta un mazzo di fiori, dei cioccolatini e cagate varie solo perché la ragazza ha il ciclo." dice ridendo.
Perché ci sta paragonando alle altre coppie? Io e lui non stiamo insieme..no?
-"Non mi ha neanche sfiorato il pensiero che tu possa fare una simile cosa." ammetto.
-"Cosa hai detto ai tuoi genitori?" chiedo.
-"Per cosa?"
-"Cioè..non gli hai detto che hai dormito qui ieri sera, vero?"
-"Io non do spiegazioni ai miei genitori, e in caso insistono dirò che sono stato da Emily tanto sono perennemente a casa sua." dice e sento un pizzico di gelosia in me.
