Capitolo 57

59.6K 2.5K 643
                                    

Michelle's pov.

Mi risveglio in un letto con i polsi e le caviglie legate.
Ho un mal di testa allucinante e tanta, davvero tanta sete.

Sento una porta sbattere e con qualche difficoltà riesco a mettermi seduta per vedere chi c'è nella stanza.

-"Caleb.." dico appena riconosco il suo viso.

-"Non pensavo mi conoscessi." borbotta.

-"Sai..sei il vicino di casa di mia nonna." faccio spallucce e lui cerca di non ridere anche se io non ci trovo nulla di divertente.

-"Giocavamo insieme da piccoli poi sei diventato un pallone gonfiato e non ti ho più visto per un po' se non mentre uscivi o tornavi a casa, sento le voci che girano su di te, dovevi dei soldi ai ragazzi e loro il mese scorso, hanno fatto esplodere la macchina di Michael, il tuo amico, dove c'era tua sorella e lei è rimasta in una sedia a rotelle, poi...sei l'ex di Cloe, che è una mia amica che vedo spesso e inoltre ti vedo praticamente ogni volta che vado in discoteca, ti stupisci ancora del fatto che ti conosco?" chiedo.

-"Si, ora che ci penso mi ricordo di te, mi hai lanciato un sasso in testa una volta." dice accendendo una sigaretta.

-"Ah e siamo anche amici su facebook." dico io ignorando completamente quello che ha detto dato che stavo pensando a questa cosa dell'amicizia su Facebook.

-"Comunque posso sapere perché sono qui e cosa vuoi da me? Cosa più essenziale, quando mi lasci?"

-"Mai." ride di gusto.

Scoppio a ridere anche io:" Davvero divertente." dico ironica alzando gli occhi al cielo.

-"Caleb dico sul serio. Non so, hai intenzione di tenermi come ha fatto Mike quando mi ha preso, ovvero che mi ha dato da mangiare e mi ha praticamente tenuto in una stanza? O hai intenzione di uccidermi, violentarmi e cose varie?" chiedo.

-"Oh io non sono Mike, lui è mio amico ma è troppo buono, non farebbe del male neanche ad una mosca, fa tutto il buffone dicendo che ti ucciderà e ti farà passare l'inferno ma appena ti sfiora ti chiede scusa. È una brava persona e i tuoi amici non fanno altro che tormentarlo poi non c'è da stupirsi se lui gli fa qualcosa." dice.

Ha ragione, anche io penso che Mike non sia cattivo.

-"E Daniel? Lo conosci?"

-"Lui è un bambino, cioè ha 19 anni ma sembra che ne abbia 12, è uno sfigato, può essere pericoloso perché appunto perche si comporta da bambino ma resta comunque uno sfigato con il quale io non parlerei mai."

-"Che permaloso." lo prendo in giro.

-"Devo andare, appena torna Michael ci divertiamo." sorride malizioso.

-"Mmh..una cosa a tre? Davvero scandaloso, non vedo l'ora." scoppio a ridere.

Tanto se mi deve uccidere lo farà, tanto vale che me la rida un po' prima di morire..beh è ovvio che non voglio morire, avrei altre tante cose che vorrei fare nella mia vita, a prescindere dai miei amici, avrei voluto almeno salutare i miei e soprattutto il mio piccolo fratellino che ormai tanto piccolo non è dato che ha 7 anni.
Cosa più essenziale non voglio fare niente né con Caleb né con Michael.

-"Mi sembra che tu non abbia capito la serietà con cui l'ho detto."

-"L'ho capita, Caleb, solo non mi va di farmi prendere dalla paura, se deve succedere..succederà." gli faccio l'occhiolino.

Ammetto che ho paura, ho paura di quello che mi possono fare e di quello che mi faranno, ho paura che non potrò più rivedere le persone per me importanti ma rimango della idea che più dimostri la paura e più riescono a manipolarti, la paura è una debolezza che non dovrei mostrare a nessuno.

How deep is your love? || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora