Caminar.

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Camminare.


Arrivano al letto dopo aver camminato abbracciati, baciandosi l'un l'altro in modo tenero e delicato. Il più alto trasmettendo quanto gli fosse mancato il castano, e questo a sua volta baciandolo amorosamente, come sempre.

Louis si trova di spalle al letto, e con una lieve spinta del riccio cade con la schiena su di esso, facendo una leggera risata. Entrambi si tolgono i vestiti guardandosi a vicenda; ogni tanto il maggiore fa l'occhiolino all'altro ragazzo.

I due sono già svestiti, ammirandosi tra di loro. Potrebbe essere un momento sul serio romantico, se non fosse per il fatto che Harry sia un po' arrabbiato e Louis bisognoso.

Il riccio si abbassa su di Louis, facendosi strada tra le sue gambe quando quello le apre e prende i suoi polsi, mettendogli le mani ai lati della testa.

Harry si abbassa di più, il necessario per arrivare alle labbra del ragazzo ed inizia a baciarlo con foga, leccando qualche volta il labbro inferiore del maggiore, facendo sì che questo ansimi.

Il bacio aumenta d'intensità una volta che il minore muove i fianchi contro di Louis, facendo in modo che i membri dei due si scontrino, creando una frizione quasi dolorosa per le erezioni di entrambi.

Louis mette la lingua nella cavità vocale del ragazzo dagli occhi verdi, il quale geme in modo roco senza smettere di muovere i fianchi contro di lui, mentre le loro lingue si accarezzano tra loro in modo scoordinato e riuscendo ad eccitare i due molto di più.

Gemiti e ansimi risuonano in tutta la stanza. Le respirazioni dei due ragazzi aumentano quasi fino al punto in cui sono esageratamente agitati, e questo che si stanno solo strusciando e baciando.

Una delle mani del minore lascia il polso dell'altro e si separa dal bacio, portando due delle sue dita fino alla bocca del castano.

-Leccale, piccolo.

Non deve dirlo due volte quando le labbra magre ed un po' rosee del maggiore si aprono, accogliendo con la sua lingua le lunghe dita di Harry. Guardare in quel modo il suo ragazzo, mentre succhia e passa la lingua sulle sue dita è maledettamente eccitante.

Una volta convinto che le sue dita siano sufficientemente umide, decide di toglierle dalla bocca di Louis e portarle all'entrata di quello, mentre si abbassa un poco ed inizia a baciare il collo del ragazzo, facendo gemere alto il castano.

Deposita morsi e succhiotti su tutto il collo, ascoltando i bellissimi -ed un po' effeminati- gemiti di Louis. Le sue dita tentano l'entrata di lui ed inserisce il primo lentamente, mentre succhia parte del collo del maggiore.

Spinge velocemente il dito dentro e fuori l'entrata del castano su richiesta dell'altro ragazzo, mentre scende con i suoi baci sul petto di Louis, prendendo tra le labbra uno dei capezzoli di lui, succhiandolo e mordicchiandolo.

Louis è un disastro di gemiti, maledizioni e ripetuti ansimi con il nome di Harry, mentre sente come un secondo dito invade la sua entrata; si ritrova quindi a chiedere, pregare per avere di più. Necessita di più.

-Ha-Harry di più...

Be', l'altro potrebbe farlo soffrire un poco di più, ma vuole davvero dare di più al ragazzo dagli occhi azzurri, molto di più.

Quindi toglie le sue dita dal ragazzo, guadagnandosi un gemito di protesta da quello. Prende le gambe del castano e le porta alle sue spalle una volta eretto. L'altro lascia le braccia ai propri fianchi, afferrando le coperte del letto.

Non si è neppure messo un preservativo, neanche lubrificante. E con una veloce e forte spinta entra in Louis, che grida di piacere e dolore, arcuando la schiena ed aprendo la bocca in una "O" perfetta. I suoi occhi si fanno anche un po' acquosi.

Il riccio si fermerebbe e chiederebbe all'altro se stesse bene, ma l'unica cosa che riesce a fare è iniziare a spingere in lui, togliendo quasi del tutto il suo pene dal suo interno, per poi rimetterlo profondamente, toccando ad ogni spinta la sua prostata.

Alcune lacrime scendono sulle guance arrossate del castano, ma già non sente dolore. Al contrario, sta felicemente muovendo il sedere, ricevendo le spinte date dal suo Harry, che prende le sue caviglie e gli separa le gambe, tenendole ancora alzate.

La posizione fa sì che ogni spinta, che senza eccezioni dà nel punto giusto, faccia chiudere gli occhi a Louis e gettare la testa indietro, gemendo forte. Nel frattempo Harry si incanta alla vista.

Osserva attento come la bocca del ragazzo dagli occhi azzurri abbia una piccola scia di saliva, mentre da quella escono gemiti ed ansimi con il suo nome. Il ciuffo di Louis è un po' bagnato a causa del sudore del ragazzo e, andando più in basso, le piccole mani di lui stanno masturbando il suo membro al ritmo delle spinte di Harry.

E continua finché, più in basso, può vedere come il suo membro entra ed esce da Louis facilmente, e sta per venire, proprio come il ragazzo dagli occhi azzurri. Entrambi stanno rilasciando liquido pre-seminale dalla punta dei membri e gemono come pazzi.

-Verrai, tesoro? Su, vieni p-per me.

La voce roca ed agitata di Harry porta Louis al limite della sua resistenza, quindi si lascia andare; libera il membro e afferra nuovamente le coperte, stringendole mentre si ritorce dal piacere, gridando e gemendo forte il nome del minore.

Il seme di Louis schizza sul suo stomaco e parte del petto, mentre Harry continua ad entrare ed uscire da lui; il castano non vuole addormentarsi, lotta internamente per allontanare la stanchezza.

Vuole vedere come Harry viene e, quando lo fa, gli sembra un vista meravigliosa. La bocca del minore si apre, liberando un gemito forte e roco dalla gola, mentre rilascia tutta la sua essenza biancastra dentro di Louis, facendolo gemere.

Lascia con attenzione le caviglie del castano e sale sul letto agitato, cercando di calmare la sua respirazione. Louis cerca di salire fino a dove si trovano i cuscini, ma oh... Non può muoversi.

-Ha-Harry.

-Mhm?

-Alzami.

Nei giorni precedenti Harry gli avrebbe fatto una pessima battuta e lo avrebbe portato sul divano senza alcuna attenzione. Ma lo prende con delicatezza e lo alza sino al cuscino, mentre Louis boccheggia e si sdraia.

-Non puoi muoverti?

-Non ridere.

-Nah, mi prenderò gioco di te di mattina.

-Buonanotte, Hazzie.

-Riposa, piccolo.

***

-Portami.

-Perché?

-...

-...

-Non posso camminare e mi fa male il sedere, okay?

-Non è colpa mia.

-Sei stato tu a fare questo, o chi mi ha scopato forte ieri?

-... Va bene, vieni qui, piccolo.


Indirectas ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora