Energía.

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Energia.


Harry ha un po' di sete, quindi prende una bevanda di qualcosa che sembrava limonata in un piccolo posto.

Il fatto è che era una bevanda energetica.

Il ragazzo dagli occhi verdi si siede su una panchina del parco ed inizia a picchiettare col piede sul marciapiede, sentendosi un po' imbarazzato al non fare niente. Louis si sarà calmato?

Cammina velocemente, fa quattro giri del parco trotterellando e si ferma solo per comprare tre hot dogs ed altri due bicchieri di quella limonata così deliziosa. Comunque sia non è così cara.

Va dove si trova l'area per le barre ed altri attrezzi per esercitarsi, ed anche se non ha mai fatto niente di quello, si sente felice di star facendo tanto esercizio; ovviamente dopo quello è tutto sudato.

Lui veramente non sa come sia arrivato lì, ma ora si trova in una palestra dove si arriverebbe in dieci minuti in auto dal parco al posto. Si mette sotto le docce di lì; ruba pure i vestiti di un altro ragazzo, è una fortuna che fosse quasi della stessa taglia.

Torna al parco e si chiude in un bagno pubblico per masturbarsi; è un po' dispiaciuto, ma il riccio ha davvero bisogno di liberare energia.

Torna al suo appartamento trotterellando felicemente e, visto che il castano gli apre la porta -anche il fatto che ora sembri più tranquillo-, lo bacia disperatamente, prendendo il suo collo e spingendolo praticamente dentro. Chiude la porta col suo piede.

-Per favore, dimmi che non sei drogato o ubriaco- dice il ragazzo dagli occhi azzurri nel bacio.

-Per favore, dimmi che non sei drogato o ubriaco.

-Dico sul serio, Hazz.

-Tu solo approfittane Lou, okay?

Harry fa una risata leggera e lecca il collo del maggiore, prendendo la sua vita e facendo passi in avanti, facendo sì che l'altro indietreggi fino a scontrarsi con la porta.

-Ti piace sul serio mettermi con le spalle al muro, vero?

-Mi hai così tutti i giorni, Louis, senza sapere cosa rispondere. Tu, maledetto nano sfacciato.

Prima che l'altro potesse rispondere, il più alto già si trova a passare una delle sue mani sopra il membro del ragazzo dagli occhi azzurri da sopra i pantaloni, e muovendolo a suo capriccio sino ad arrivare al divano, dove lo spinge, lasciando il maggiore seduto. Harry sentiva un'enorme quantità di energia e fosse come fosse, doveva toglierla.

Sale sopra il suo ragazzo, le sue gambe abbastanza separate, o almeno il sufficiente mentre sta seduto sopra il grembo di Louis. Prende il collo di quello e continua a baciarlo disperato, non può neppure evitare di muovere i fianchi avanti ed indietro.

Il minore si toglie lui stesso la maglietta che indossa, in poco tempo entrambi si trovano a torso nudo, solo allora Louis si rende conto che il ragazzo dagli occhi verdi indossa degli slip.

-H-hai delle mutandine?

-Ho avuto un po' di curiosità su come ci si sarebbe sentiti usandole... Sono tue, le ho prese in prestito.

-Tu non indossavi questi vestiti, vero?

-Mi lasci cavalcarti o no?

La risposta è ovvia quando Louis allontana un poco Harry ed entrambi riescono a togliersi i pantaloni; il riccio muove i fianchi da un lato all'altro, divertito dallo sguardo del ragazzo dagli occhi azzurri, anche un po' imbarazzato.

I due già nudi tornano alla posizione iniziale, Harry sopra il suo ragazzo. Iniziano a strofinare i copri insieme, creando una frizione tra i due membri eretti di entrambi; i gemiti dalla bocca di Louis non tardano ad arrivare.

I gemiti di Harry sono un po' più alti del solito, e l'altro ragazzo è sicuro, per i movimenti del riccio, che sia disperato.

Tutto era perfetto per essere la prima volta come attivo di Louis con Harry; il momento, la situazione, il giorno. Anche se nessuno dei due ricordava che giorno realmente fosse. Aspettate, oggi è lunedì?

OGGI E' LUNEDI'!

Anche se ovvio, loro ancora non l'avevano capito. Neanche quando Louis dà da leccare al ragazzo dagli occhi verdi tre delle sue dita e si deliziava con la lingua del ragazzo che passava saliva su quelle, mentre succhiava con le sue labbra carnose; neppure in quel momento se ne ricordano.

Harry sembra così innocente ed erotico in quel modo, con la respirazione agitata che fa sì che il suo petto si alzi e abbassi euforicamente, mentre gli fa praticamente un pompino alle dita. Lui è completamente imbambolato.

Poi, chi deve fare la mossa seguente è il minore, che toglie ora le umide dita di Louis dalla sua bocca; si inclina sul ragazzo ed inizia a baciarlo direttamente, mettendo la lingua nella bocca di quello.

Le loro lingue si incontrano mentre la mano del castano si abbassa lungo il corpo di Harry, arrivando sino alla sua entrata, la tenta e potrebbe dirsi che fosse nervoso; lui neanche sa se il suo ragazzo fosse vergine da dietro.

Probabilmente non lo è, quindi non c'è molto problema con il fatto che il ragazzo maggiore inizi a mettere una delle sue dita nell'entrata del riccio, guadagnandosi un morso sul labbro inferiore ed un gemito profondo e roco dall'altro.

Non si era mai realmente soffermato ad ascoltare attentamente i gemiti di Harry. Potrebbe descrivere quel suono come una canzone lenta ma erotica, usata in qualche film quando i protagonisti fanno l'amore.

O quando alla televisione una ragazza mangia piacevolmente cioccolato.

Quel tipo di suono che ami sentire ancora e ancora. E, con l'obiettivo di sentire più gemiti del ragazzo dagli occhi verdi, Louis inizia a mettere e togliere il suo dito medio da lui, facendo sì che quello si smuova, aspettando di più.

Il bacio si fa sempre più disordinato ed umido, a seconda delle dita all'interno di Harry che si vanno aggiungendo fino ad arrivare ad essere tre, precedentemente insalivate. La casa è piena di gemiti e rumori erotici alle orecchie dei due ragazzi che li stanno provocando.

Una volta che Harry è preparato -che lo fa sapere al suo ragazzo con un lungo gemito, dicendo "di più, Lou"- l'altro toglie le sue dita dall'interno di quello e lo alza un poco, allineando il suo membro all'entrata del riccio.

Allora, solo quando Harry è pronto per cavalcare Louis e questo a sua volta per penetrarlo, il campanello suona. Entrambi ricordano la data. Oggi è lunedì.

Oggi è giorno di visite.

Oggi le loro madri vengono a fargli visita.


Indirectas ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora