Cocina.

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Cucina.


Harry spegne il fornello, lasciando da parte il fare il pranzo, quindi va dove si trova il castano che sorride ampiamente senza mostrare i denti, senza neanche alzare la testa dal bancone.

-Quindi, ti aiuto con le uova?

-Vuoi uccidermi, vero?

-Se avessi voluto farlo ti avrei comprato una bottiglia di veleno e non un cagnolino, Harry.

-Zitto, sei fantastico.

-Il tuo maglione è comodo.

-E tu vuoi una scopata, o sbaglio?

-E dicono che sia io lo sfacciato.

Il riccio ride, per poi abbassarsi sopra il piccolo corpo del maggiore, baciando la guancia di quello. La spinta di Harry fa sì che Louis non debba più sostenersi sulle gambe con le punte dei piedi, quindi lascia solo i piedi penzolare.

-E' lei lo sfacciato Signor Tomlinson, girando per il nostro appartamento con solo un maglione, collant e mutandine rosa.

-In realtà sono slip.

-Quanto sei suonato gay.

Una delle mani del minore salgono lungo una delle gambe di Louis, accarezzandola fino ad arrivare all'inizio della sua biancheria intima, tirando un po' il capo e lasciandola, facendo sì che l'elastico colpisca la pelle del castano.

Entrambi i ragazzi non hanno neanche fatto davvero qualcosa e sentono come un'erezione cresce nei suoi pantaloni -nel caso di Harry- e nei suoi slip -di Louis, ovviamente-.

Harry si separa un poco e si abbassa i pantaloni larghi del pigiama che aveva indossato per girare comodo nell'appartamento, lasciandoli per terra quando torna a prendere i fianchi del maggiore.

Vuole torturare un po' il ragazzo castano, quindi mantiene le mani sui fianchi di quello mentre inizia a muovere i suoi avanti ed indietro, scontrando il suo membro semi eretto contro i glutei del suo Louis.

I gemiti del ragazzo dagli occhi azzurri iniziano a farsi presenti una volta che il movimento del riccio contro di lui è costante e un po' forte, facendo sì che l'erezione di Louis si senta stretta nei suoi slip e scontrandosi contro la ceramica del bancone.

Il più alto si abbassa un poco, allontanando i suoi fianchi da Louis e porta la bocca sino alla biancheria intima di quello, prendendola con i denti e tirandola in basso. Lascia cadere il capo lungo le gambe del ragazzo e gli dà un piccolo morso in una delle natiche.

-Vuoi le dita, lingua o pene?

-Ripeto, poi dicono che sia io lo sfacciato.

Louis sente una sculacciata alle sue guance posteriori e si lamenta, cercando di non boccheggiare, lascia un ringhio e gira la testa per poter vedere Harry, anche se il ciuffo gli sta pungendo l'occhio.

-Finché mi metti qualcosa, tutto bene.

Harry si lecca le labbra e torna ad abbassarsi fino al sedere di Louis, per poi passare la lingua lungo la linea che divide le due natiche. Nota il castano tremare e sente come geme basso, quindi senza pensarci prende entrambe le natiche del ragazzo, stringendole di più.

Le stringe un poco ed avvicina maggiormente il viso all'entrata del maggiore, facendo uscire la lingua come se stesse per mangiare, anche se ovvio che questa volta non si riferisca al cibo.

Lecca prima l'anello di muscoli di Louis, per poi mettere la lingua poco a poco, è sicuro di riuscire ancora ad assaporare il sapore del sapone con il quale ha lavato il ragazzo dagli occhi azzurri.

Inizia a muovere la testa avanti e indietro, mettendo e togliendo la lingua rapidamente.

-Harry! Ohhhh...

Può sentire come il maggiore stia spingendo se stesso contro il suo viso, per cui stringe le natiche di Louis varie volte, facendo sì che quello si ritorca un poco, cercando di mantenere le mani attaccate al bancone. 

Il castano sta gemendo contro il bancone e un po' della sua saliva scorre dalla guancia arrivando sino ad esso, anche se non gli importa; ciò che importa è la lingua del riccio che lo penetra veloce e profondamente.

Louis sente di dover dare qualche utilità alla sua bocca, quindi porta la mano più vicina alle sue labbra e mette due delle proprie dita nella sua cavità, leccandole e sbavandole, facendo sì che i suoi gemiti siano meno forti.

Almeno così eviterà anche che i vicini imparino già a memoria il nome di Harry, che muove un poco la testa, dando alla sua lingua una migliore angolazione all'entrata di Louis, il quale sente i suoi testicoli stringersi.

I suoi slip sono umidi dal liquido pre-seminale che esce dalla punta del suo membro, il quale ha bisogno di una liberazione appropriata, possibilmente di nuovo dentro la bocca del riccio.

-Merda, merda...

Louis mette un terzo dito in bocca e le lecca, riesce quasi ad immaginare che siano le dita del ragazzo dagli occhi verdi, o il suo membro. Anche se la differenzia di grandezza è ovvia.

E' male fantasticare di colpo con due Harry in carne ed ossa che lo attendono sessualmente?

Sta quasi per raccontare qualcosa della sua fantasia ad Harry, quando quello mette una delle sue dita nell'entrata del castano senza aver tolto la lingua, e Louis per il semplice fatto di sentire quella nuova intrusione nel suo retto, viene in parte sul bancone e per terra.

Ed Harry, per la semplice eccitazione ed il sentire i brividi di Louis, come le parti della sua entrata si contraggono intorno alla sua lingua e dito, viene dando una leccata tra le natiche del maggiore mentre quello toglie le dita dalla sua bocca, respirando agitato.

Il riccio sorride e torna ad allontanarsi dal maggiore, andando in salotto quando sta abbastanza bene da camminare senza tremare per l'orgasmo, prendendo un certa scatola di proprietà di Louis.

L'altro ragazzo sta maledicendo tutta la famiglia degli Styles, di più quando si trova sul punto di scendere dal bancone, estraneo alle intenzioni dell'altro ragazzo, e sente come di nuovo la mano di Harry prende la sua gamba.

-Sei un maledett-oh!

L'entrata del ragazzo dagli occhi azzurri è invasa all'istante da un oggetto che non è sicuro di cosa sia, sente come un vibratore, ma è qualcosa di un po' più piccolo. E be', non vibra neanche.

-Che merda mi mi...? Oh, mmmhh!

Harry preme accidentalmente l'altra parte del giocattolo e guarda come Louis si contorce sul bancone, da cui deduce che il bottone dell'insolita scatolina che ha premuto attivi la cosa strana che ha messo a Louis.

Preme nuovamente il bottone, spegnendo l'apparato e gli alza gli slip, mettendo la scatolina in tasca una volta che si rialza i pantaloni, e torna dove si trovano i fornelli per preparare da mangiare/pranzo.

Sarà un giorno abbastanza interessante, sì signore.


Indirectas ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora