Indirectas ||Larry Stylinson||

Mal.

Male.

Harry è stato un po' distante. E be', quando parliamo di un Harry Styles distante, è come vivere con una roccia o con il tuo amico immaginario che decide di ignorarti.

Il ragazzo dagli occhi azzurri gli parla, Harry annuisce.

Il castano canta per lui, Harry ruota gli occhi.

Il maggiore gli insinua di fare sesso, Harry sbuffa.

Louis lo chiama "daddy", Harry se ne va e si chiude in camera sua.

A casi estremi, estremi rimedi. Louis decide di provare a fare qualcosa, anche se si limita a farlo senza dover uscire di casa per comprare qualche animaletto domestico. Farà ciò che mai ha fatto, essere tenero di proposito.

-Harry?

-Uhm?

-Parlami.

-...

-Guardami, per favore.

-...

-Hazzie, mi manchi. Mi manca che parliamo come prima, voglio che tu mi faccia quei dolci che hanno un sapore strano, voglio che mi lasci baciarti le guance qualche volta anche se so che poi ti arrabbierai, voglio giocare con te ai videogiochi e che tu torni a baciarmi, anche se poco... Tengo moltissimo a te, Hazz.

-...

-Voglio che come prima andiamo in piccoli bar dove berrai la tua bibita o una birra, che parliamo lontano da tutti finché l'alcol nel mio piccolo corpo mi farà dire scemenze e tu dovrai portarmi in braccio a casa.

-...

-Ma soprattutto voglio che tu torni a parlarmi, anche se per chiamarmi nano e cose così.

Signore e signori, Louis ha gli occhi pieni di lacrime, mentre guarda a terra e gioca con le sue dita, muovendo occasionalmente il naso, cercando di non moccicare.

E quindi Harry si alza ed esce dall'appartamento senza dire neppure una parola.

E be', Louis alla fine decide di chiamare Zayn e, mentre gli chiede una camera in casa sua, si mette a raccogliere le sue cose. Qualche ora dopo chiama un taxi.

Qualcuno ha sentito quel rumore? Oh, non preoccupatevi, era solo il cuore di Louis che si spezzava in mille pezzi.