Capitolo 3.

824 50 1
                                    

Peter's pov.

-Chi era?- Chiede Pablo curioso come sempre.

-Euge.- Rispondo sedendomi.

-Che t'ha detto?-

-Mi ha invitato al compleanno di Lali e io ho detto che...- cerco di finire la frase ma vengo interrotto dal mio migliore amico.

-Che ci vai!- esclama con un tono tra il rimprovero e il felice.

-No non posso andarci. Non posso, Pablo.- certo che puoi, Peter! Smettila di crearti stupidi problemi!

-Si che puoi. Ti hanno invitato e poi è un occasione per rivederla.- è proprio quello il punto. Non devo rivederla, non mi dimenticherei mai di lei se la rivedessi anche per un istante. Agus è già andato via, quindi siamo solo io e Pablo.

-Non vado proprio per questo. Pablo, non posso rivederla, e poi sono fidanzato.- ecco, pensiamo a Martina. Lei mi ama, non posso mica andare alla festa della mia ex.

-Appunto, lasciala.- cerca di essere sarcastico, ma so che lo pensa davvero. Pablo odia Martina, d'altronde tutti i miei amici la odiano. Ormai ci sono abituato, a volte anche io non sopporto i suoi comportamenti infantili, ma ci passo su.

-Pablo, lo sai che non posso e non voglio farlo.- rispondo sospirando.

-No amico, tu non hai il coraggio di farlo. Lo sanno anche i tuoi fan che sei innamorato di...- no, non sono innamorato di Lali.

-Di Martina, io amo Martina, non ti sta bene? La porta è li, di certo nessuno ti obbliga ad essere mio amico.- gli urlo. Si, certo Peter, vai così eh.

-Ti rendi conto che è solo perché non vuoi ammetterlo che se ne sono andati tutti?!- Ha ragione. Ho perso tutti i miei amici. Tutti, Gas, Nico, Vico, Mary, Rochi e anche Euge. Si, con lei ci sentiamo, ma non c'è più il rapporto di una volta, e questo mi fa male.

-Pablo, cosa diamine dovrei ammettere?! Che sono innamorato di Lali?! Che penso ogni singolo minuto ai 4 anni più belli della mia vita?! Che anche se non l'ammetto, la amo con tutto me stesso?! Devo ammettere questo!?- urlo con tutto me stesso. Sento un nodo in gola e gli occhi iniziano ad inumidirsi. Il verbo amare e Lali nella mia vita non dovevano più essere insieme, eppure più lo nego, più me ne convinco. La amo, forse mai smetterò di farlo, ma ora, a tre anni dal nostro ultimo incontro, dall'ultima parola che ci siamo scambiati, io la amo ancora.

-Devi ammettere la verità!- mi urla. La verità la sai, Pablo. Non farmi dire cose che non dovrei.

-Si, porca troia! Si.- urlo prima che possa rendermene conto.
Mi alzo di scatto dal divano e prendo una sigaretta dal pacchetto.
-Vuoi?- Dico porgendo il pacchetto verso Pablo. Lui prende una sigaretta e insieme ci appoggiamo al davanzale della finestra. Iniziamo a fumare.

-Ci vieni alla festa?- Quel ragazzo è matto. Cerca di convincermi anche dopo mille negazioni. D'altronde, per essere il mio migliore amico e per riuscire a sopportarmi gli mancherà davvero qualche rotella.

-Mi trascinerai per i piedi se dico di no, vero?- dovevo rimanere serio, ma il sarcasmo nella mia voce si nota troppo.

-Oh yes.- Una risatina da parte di tutti e due invade la mia casa.
-Bene, ora va a prepararti, e muoviti che la festa è tra un ora e dobbiamo passare a prendere un regalo.- Vado a fare una doccia e mi vesto. Esco di casa con Pablo e insieme andiamo a prendere un regalo.

Lali's pov.

-Allora?- Chiede Cande curiosa. Ti prego dì di no, dì di no.

-Non viene.- Grazie a Dio, grazie. Davvero, grazie! Ma perché non è voluto venire? Non glie ne frega proprio nulla di me? Nemmeno un messaggino d'auguri. Non dico che doveva scrivermi:"Ti amo, sei la mia vita..." e roba del genere, doveva solo scrivermi "auguri". Un po ci sono rimasta male. Valgo davvero cosi poco per lui? Siamo stati colleghi per 12 anni, e nonostante ci fossimo lasciati eravamo rimasti amici. Gia, eravamo. Ora non siamo più nulla.
-Meglio così.- Dico io. Meglio così un corno. Dio, lo so, sarebbe stato sbagliato riaverlo qui, ma forse hanno ragione Euge e Cande. Ne ho bisogno. Anche solo per tre secondi, ma ne ho bisogno.

-Lali, lo sappiamo che in fondo ti spiace, e che vuoi rivederlo.- dice Cande con uno sguardo dispiaciuto.
Ma perché devono conoscermi cosi bene? Non potevo essere incompresa dagli altri? Invece, io non mi capisco e loro si. Strana la vita, eh?

-Ma che dite?!- Dico cercando di trattenere le lacrime, ma una mi sfugge, e da una ,si sa, cominciano a scenderne mille.
Le ragazze mi abbracciano, ci sediamo sul divano. Loro mi asciugano le lacrime e cercano di calmarmi. Già, come se ci riuscissero. Ormai piangerò per circa mezz'ora.
-Ma valgo cosi poco? Ha dimenticato tutti i 12 anni trascorsi insieme? Ha dimenticato tutto?- ecco, stupida di una bocca! Magari dì anche che lo ami, no? No, ok, scherzavo.

-Lali, Peter ti vuole bene ma..- dice Cande che viene subito interrotta da Eu.

-Lali, ti ama. E lui sarebbe voluto venire, io lo conosco meglio di chiunque altro. Lui è come un fratello per me.- Dice senza piangere o ridere. Wow, è seria, troppo seria.

-Ci sarà di sicuro un motivo per il quale non verrà.- Già, forse Cande ha ragione, forse c'è davvero un motivo per tutto.

-Si che c'è un motivo, ecco una breve descrizione: è una stupida oca, presuntuosa, viziata, e cosa che non può mancare, troia.- Dice Euge fiera.

-Più comunemente chiamata Martina Stoessel.- Dicono ridendo insieme. E se fosse Martina a non avergli fatto scrivere gli auguri su Twitter? E se lui non fosse venuto per non aver problemi con lei?
A distogliermi dai miei pensieri sono le mie migliori amiche.
-Petiza ti rendi conto che sono le 7?!- urlano con le loro voci stridule.

-E che tra un ora c'è la festa?!- continua Candela.

-E che tu sei ancora in questo stato?!- afferma la China portandosi una mano sulla bocca. Io rido per le loro facce.

-Muoversi! Muoversi! Euge, io mi occupo dei capelli, tu del trucco. E tu va a vestirti!- Urla Cande.

-Agli ordini!- Vado in camera e apro la busta che mi hanno portato quelle due matte. È un vestito rosa chiaro, molto simile a quello che misi 9 anni fa. Quello fu il compleanno migliore della mia vita. Lo hanno fatto apposta. Indosso il vestito e loro mi pettinano e mi truccano. Alle 19 e 55 sono pronta. Iniziano ad arrivare tutti gli invitati, c'è davvero tutto il cast di Casi Angels, persino Cris Morena. Mi si avvicina Mary con la piccola Mila.
-Dio quant'è bella!- Dico giocando con lei. -Tutta sua madre.- Continuo.
Si unisco a noi Rochi, che è tornata da New York, Euge, Cande e Daky.
-Rochi come stai? E tu Daky?- chiedo sorridendo.

-Tutto bene.- Dicono insieme ricambiando il sorriso. Bussano. Vado ad aprire e trovo Pablo. Lo abbraccio.

-Pablito.- esclamo felice quasi saltandogli addosso. Pablo è uno dei miei migliori amici, quindi inutile dire che mi è mancato tanto.

-Auguri nana, questo è un pensierino per te.- mi passa una busta rossa a pois bianchi e mi da un bacio sulla guancia.

-Grazie, vai pure dagli altri.- Pablo entra ed io mi ritrovo davanti Peter. Peter?! Strabuzzo gli occhi, ma lui è davvero qui, sulla soglia di casa mia per la festa del mio compleanno, bello come il sole. Lui è qui, difronte a me.
Fine capitolo 3.

Amami ancora adesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora