Capitolo 26

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Maratona 2/2.
Lali's pov.
Entra Gas dalla porta, guarda le valigie e poi guarda me.
Ehi. Dico quasi come un sussurro senza un motivo ragionevole. Mi ero promessa di raccontargli tutto per bene, di non scoppiare in lacrime, ma a stento credo che ci riuscirò. Continua a fissarmi.

Gas, per favore, smettila di fissarmi cosi.

Non ti sto fissando. Stai bene? Dice sedendosi accanto a me.

Si.

Dimmi che hai. Dice abbracciandomi. Ed è stupendo come una persona possa conoscerti cosi bene senza nemmeno avere un legame di sangue, come possa essere capace di amarti e proteggerti nonostante tutto. Nonostante il tuo carattere di merda.
Allora? Non dirmi che non hai nulla, perché lo so che c'è qualcosa e, quel qualcosa ti uccide. E se uccide te, uccide anche me.
Allora, che hai?

Ti è mai capitato di sentirti solo al mondo? Senza nessuno che si preoccupi per te, che cerchi di capirti. Ti è mai capitato di prendere scelte sbagliate e di sprofondare in un abisso? Tecnicamente dovrei salvarmi, ma nessuno si salva da solo.

E se nessuno si salva da solo, tu non ti preoccupare. A te ci penso io. Ti salvo io. Dice accarezzandomi i capelli.

Ti voglio bene Gas.

Anche io. Hai litigato con Euge vero? Annuisco. Perché hai fatto pace con Peter, giusto? Annuisco ancora. E ora vuoi tornare a casa. Continuo ad annuire. Ti riaccompagno io. Sempre se vuoi.

Non rovinarti la vacanza per me.

Sei più importante di una vacanza.

Dille a qualcun'altro queste minchiate.

No, perché tu ed Euge siete le uniche che valgono più di una vacanza.

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