Capitolo 57.

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Lali's pov.

-Se sei un disastro sei il mio disastro.- dice Peter prendendomi il viso tra le mani e mi bacia.

-Ti amo.- dico io e poi nascondo la testa nell'incavo del suo collo, con il suo meraviglioso odore che mi invade le narici.

-Anche io, ora andiamo però.-

-Si, va bene.- dico lasciando scappare uno sbadiglio. Mi alzo e apro tutte le ante dell'armadio in cerca di qualcosa di decente e presentabile da mettermi.

-Non stare un'ora intera a fissare l'armadio, i vestiti non escono da soli.- dice con un tono di rimprovero, ma allo stesso tempo di divertito. Mi giro a guardarlo. E' seduto sul letto ed è intento ad allacciare i lacci delle sue Super color rosse. E' già vestito, ha un semplice jeans blu chiaro e una maglietta bianca con la stampa dei grattacieli di New York sopra che gli risalta i muscoli. Il ciuffo dei capelli gli ricade sulla fronte coprendo l'occhio sinistro. Ha le labbra socchiuse ed è concentrato sulle sue scarpe.

-Non so cosa mettermi, devo assolutamente andare a fare a shopping.- sbuffo io. Lo so, ho una marea di vestiti, ma avrò sempre qualcosa da comprare.

-Vuoi vedere che ti trovo qualcosa da metterti in 30 secondi?- mi sfida Peter.

-Non riusciresti a trovare qualcosa che mi piace in così poco tempo.- affermo sicura io.

-Accetti la sfida allora?-

-30 secondi, non di più.- gli tendo la mano e lui la stringe soddisfatto. E' molto convinto il ragazzo a quanto pare.

-Metti il cronometro, potrei essere in ritardo di un centesimo di secondo.- mi porge il suo telefono e io imposto il timer a 30 secondi.

-3. 2. 1. Via!- do il via a questa impossibile impresa e Peter si tuffa letteralmente nell'armadio. Dopo 28 secondi esce con in mano una salopette di jeans corta e una t-shirt bianca.

-Sono in perfetto orario e questi vestiti ti piacciono.- si risiede sul letto con un sorriso beffardo di uno che ha la vittoria in tasca e mi passa i vestiti. Resto ferma a guardare i capi d'abbigliamento tra le mie mani, non posso mentire. La verità è che il mio ragazzo ha stile, i vestiti che ha preso sono troppo fighi. -Allora, che ne pensi?- chiede guardandomi.

-Io...io...fanno...- cerco di mentire.

-Sapevo che ti sarebbero piaciuti. Allora, cos'ho vinto?- domanda mentre io inizio a vestirmi. Mi giro a guardarlo e sorride compiaciuto. Ah, vuole anche un premio? VIziato il signorino.

-Ti meriti davvero un premio?- la mia risata si propaga in tutta la stanza ed anche oltre.

-Si, ma nulla di che.- dice Peter guardandomi stranito. La mia risata è stranissima, lo so, ma non posso farci nulla.

-E cosa vorresti?-

-Un bacio.- risponde deciso.

-Lanzani ma non mi resisti proprio?- ironizzo facendo una smorfia per farlo incavolare.

-No amore mio, mi manchi di già.-

-Come sei dolce.- commento sognante.

-Lo so amore mio, lo so.-

-Ora finisco di prepararmi e ti do il premio.- dico per rassicurarlo e sorrido calorosamente.

-Eh va bene, ma sbrigati.- commenta lasciandosi sfuggire un sospiro. Annuisco ridendo e finisco di prepararmi.
-Andiamo?- chiedo io.

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