Capitolo 20.

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Maratona 3/3.
Lali's pov.
Menomale che quella troia non c'è, se no le staccherei tutti i capelli. E non sto esagerando. Mi fa saltare i nervi, è così odiosa, oca, insomma... troia.
Che facciamo? Chiedo.

Falò sulla spiaggia. Dicono Euge e Cande.

Gas, dove diamine hai messo la mia chitarra?! L' ho cercata dappertutto.

Scusami, è qui. Che falò sarebbe senza chitarra? Dice giustificandosi. Odio il fatto che tocchino le mie cose senza permesso.

Ok, sei salvo per stavolta. Avete tutti il costume?

Si. Rispondono tutti.

Marshmallow? Chiede Cande.

Sono nel mio zaino. Dice Agus.

Ma l'alcool?! Chiediamo io, Peter ed Eu insieme, siamo i più matti del gruppo, ma credo lo sappiate già.

Non ci avevamo pensato. Confessa Pablo.

Un falò senza alcool?! Urliamo.

Andate a comprarlo. Propone Vico.

Già, Laliter, il compito spetta a voi. Dice Eu allontanandosi da noi con gli altri. Di nuovo sola con Peter, ma che diamine ho fatto di male?!

Andiamo?

Si. Rispondo incamminandomi. Per tutto il tragitto Rimaniamo in silenzio. Ci sono solo sguardi, e lui a volte boccheggia, sembra voler dire qualcosa.
Peter? Chiedo guardando le mie vans.
Si? Chiede lui guardandomi.

Hai qualcosa da dirmi?

No, nulla, stavo solo pensando. Beh, ecco... hai letto il copione?

Si, qualcosa non va?

No, è che dovrai baciarti con questo "Andrew Enderson" e non sappiamo neanche chi sia. Eh, beh, io, ecco... credo mi dia fastidio. Gli da fastidio? È un sogno o che?! Vi prego, non svegliatemi!

Perché dovrebbe darti fastidio? Noi non siamo nulla.

Forse per te. Dice come un sussurro. Sulle mie labbra spunta un sorriso.

Eh? Faccio finta di non aver capito.

Nulla, lascia stare.

Ti fastidio perché...

Perché tu sei mia. Dice arrivati al supermercato. Io rimango immobile.
Allora nana, vuoi muoverti?! Non abbiamo tutto il giorno! Lo sapevo che il Peter dolce sarebbe durato poco. Non rispondo ed entro al supermercato.
Andiamo nel reparto bibite e prendiamo tre bottiglie di diversi tipi di alcool a testa. Le feste di noi Casi Angeles sono così. Una volta, mi ricordo che la polizia ci riaccompagnò a casa perché eravamo tutti ubriachi fradici, e la più sobria, ma di poco, ero io. Ero stata l'unica in grado di fornire un indirizzo, quindi i poliziotti ci avevano portato tutti li. Casa mia sembrava un centro per alcolizzati.

Ti ricordi quella volta che siamo finiti tutti da me scortato dalla polizia? Chiedo ridendo.

Come dimenticarlo. Continua lui. Ci guardiamo, annui amo e diciamo insieme: abbiamo esagerato un po.
Possiamo due bottiglie a testa e andiamo alla cassa a pagare. Arriviamo in spiaggia alle 15.

Ce ne avete messo di tempo! Urlano tutti.

No prego, eh. Ci siamo fatti 4 km a piedi!

Potevate prendere la macchina. Dice Pablo. Io e Peter ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere.

Non ci avevamo pensato. Ma meglio così, almeno ho trascorso più tempo sola con lui. E vi assicuro che non c'è cosa più bella.

Peter's pov.
Gli altri sono tutti in acqua. Lali è seduta sulla spiaggia e guarda all'orizzonte. Io sono disteso a pancia in giù sulla sabbia mentre la osservo. Il costume azzurro aderisce perfettamente al suo meraviglioso corpo e si intona al colore castano dei suoi morbidi e lucenti capelli. Mi alzo e la prendo in braccio. Corro fino in mare e la lancio in acqua.

Ahhhh! Stronzo! Urla lei.

Ahahah, dovresti vedere la tua faccia! Dico ridendo.

Perché com'è? Chiede infuriata.

Meravigliosa. Dico avvicinandomi troppo pericolosamente a lei. Non indietreggia, rimane immobile.

Ah, si? Secondo me ci sono volti più belli del mio. Dice facendo dei cerchi immaginari sul mio petto.

Nah, il tuo è il più bello di tutti.

Il tuo è più bello del mio. Dice lei. La lancio sott'acqua e la bacio, non resistivo più. Quando riemergiamo mi sorride, io ricambio il sorriso. Di colpo arriva la China a rompere. Le voglio un mondo di bene, ma interrompe sempre tutto. Non so se lo fa apposta o che.
Allora Laliter, io non dico nulla a nessuno, ma voi in cambio dovete darmi 10.000$. Cazzo ha visto tutto.

Ma vaffanculo! Urliamo io e Lali schizzandola.

Quando questa notizia sarà su tutti i giornali, piangerete.

Sappiamo più cose noi di te che tua madre. Dice Lali.

Sai potremmo raccontare a tutti l'infezione vaginale che hai avuto a 17 anni. Dico io.

Non lo fareste mai, vero? Chiede preoccupata.

E tu hai visto qualcosa? Chiediamo.

Io?! Nulla. Dice andandosene.

È sempre un piacere fare affari con te, Eu. Dice Lali a mò di scherzo.

Vaffanculo Lali!

Ti voglio bene anche io! Dice Lali ridendo.
Usciamo dall'acqua e ci asciughiamo al sole. Arrivano le 18 e il sole inizia a calare. Noi maschi appicchiamo il fuoco, e una volta fatto, ci sediamo tutti in torno.

Allora cantante, che ci fai ascoltare? Dice Gas porgendo la chitarra a Lali.

Histeria? Chiede lei.

Ecco, vedi, questa è la tua ammissione di essere isterica! Dice Cande.

Si. Diciamo noi altri. Lei inizia a cantare e a suonare. La sua voce è celestiale, come sempre.
Quando finisce tutti applaudono.
Canta Nena. Dico guardandola dritto negli occhi.

Di regola tocca suonare o cantare a qualcun'altro. Dice cercando di scappare da quella situazione. No cara mia. Stavolta no.

Suono io. Dico prendendo la chitarra. Inizio a suonare e lei mi guarda imbarazzata. Inizia a cantare e al ritornello mi unisco a lei. Dal suo sguardo capisco che è sollevata. Cantiamo come cantavamo anni fa, spensierati, dolci. La canzone finisce e tutti applaudono.

Facciamo Man Vs Teen! Dice Mary.

E chi fa il giudice? Chiede Euge.

Meme, tanto non deve cantare. Dice Cande. Accontentiamo ed iniziamo questa specie di gara. L'ultima canzone che cantiamo è Mirame, mirate. Io non faccio altro che guardare Lali. Finiamo.
Meme? Chiedo impaziente.

Scusa amore, Teen Angels. Dice infine. Noi ci abbracciamo. Dopo esserci ubriacati di brutto, tutti tranne me e Lali, iniziano a tornare in hotel. Mentre Lali stava per andarsene la blocco per un braccio.
Non andartene di nuovo. Non lasciarmi ancora, ti prego. Ho bisogno di te. Dico io. Non voglio che se ne vada di nuovo, non stavolta.
Fine capitolo 20.

Amami ancora adesso.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora