Capitolo 61.

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Peter's pov.
-Tranquilla Lali, ci riusciremo.- esclama una voce maschile proveniente dalla camera da letto  Il sangue mi ribolle in testa, chi diamine è questo tizio? Arrivo in camera e trovo Lali e Gaston con elenchi telefonici, cartine della città, numeri di voli e altre scartoffie.
-Ma che succede qui?- chiedo abbastanza perplesso, loro due si scambiano un'occhiata rapida.
-Ehi Peter, nulla. Stavamo cercando l'indirizdo di un mio vecchio amico.- dice Gas sorridendo falsamente. Guardo Lali che non appena incrocia il mio sguardo, abbassa subito gli occhi. Cosa mi stanno nascondendo?
-Beh io devo andare, non vi dispiace se li prendo in prestito, vero?- dice Gas prendendo tutte le varie scartoffie.
-Fa pure Gas, ci sentiamo dopo.- risponde Lali, gli dà un bacio sulla guancia e poi torna a sedersi sul letto.
Io e Gaston poi ci salutiamo schiacciandoci il cinque.
-Amore.- dice Lali avvicinandosi pericolosamente a me e baciandomi.
-Piccola.- le palpo il sedere e lei mi richiama tutta rossa in viso, come un peperone. -Peter!- urla.
-Mi farai denunciare dal vicinato così.- dico ridendo e le lascio baci sul collo.
-Sei un pervertito!- esclama ridendo.
-Ehi, ma io ti amo.- fingo l'offeso, così lei mi bacia. La guardo negli occhioni marroni, che sono felici e tristi contemporaneamente. -Sei bella.- sussurro, e lei scoppia a ridere.
-Da quando sei così bravo a mentire?-
-Già, hai ragione, scusa. Sei stupenda.- ribatto. -Oh, quanto sei scemo!- mi dà una pacca sulla spalla ed entrambi scoppiamo a ridere. Distesi sul letto continuiamo a scherzare e prenderci in giro.
-La China direbbe che facciamo venire il diabete.- dico ridendo e non appena lei sente quel nome si rattrista. Perfetto, bravo eh.
-Mi manca.- sussurra. La stringo forte a me, baciandole la testa.
-Anche a me.- ammetto. -Però pensa che staremo sempre insieme ai nostri amici, un anno passerà in fretta.- cerco di risollevarla, lei mi guarda negli occhi e sospira.
-Hai letto i messaggi sul gruppo?- mi chiede, nego con la testa così prende il suo cellulare e mi fa leggere. Cris Morena ha scritto: "Ragazzi con grandissimo dispiacere vi annuncio che Amor de Verdad non potrà essere mandata in onda, quindi le registrazioni finiscono qui. Ricordatevi sempre che siete una famiglia. Baci, Cris." e tutti gli altri messaggi chiedavano il motivo di ciò.
-Quindi ora non lavoreremo più con loro.- dico quasi con un nodo in gola. Lali annuisce senza aggiungere niente. -E siamo anche senza lavoro.-
-Tu si, io no.- dice ridendo.
-Oh beh, vedrò cosa fare. Mi hanno contattato per diversi ruoli anche importanti per il cinema.- dico.
-Ma è bellissimo! Però intanto mi abbracci.- faccio come mi dice. -E mi dai un bacio sul collo.- poggio le labbra sul suo meraviglioso collo e le lascio un bacio umido. -Mi dici che andrà tutto bene.- continua con la voce sempre più bassa.
-Andrà tutto bene, te lo prometto piccola.- sussurro dandole un altro bacio.
-Poi mi dici che ci sarai sempre, che resterai sempre con me.- sussurra quasi.
-Io ci sarò sempre e resterò con te per sempre.- intanto passo la mano tra i suoi lunghi capelli e lei ogni tanto inarca la schiena al mio tocco, sussulta. Ha la testa poggiata sul mio petto, gli occhi rossi e le guance bagnate dalle lacrime. -Poi mi asciughi le lacrime.- e così faccio con i pollici, -E mi baci.-. Premo le labbra contro le sue e la bacio lentamente e piano.  -E ti dico che ti amo, perché il tuo amore è unico.- aggiungo infine e Lali sorride.

Lali's pov.
Finalmente ho finito di scrivere la mia nuova canzone, Peter mi ha dato l'ispirazione per scriverla. È per lui, tutta per lui.
Mentre poso la chitarra, mi cade e fa un rumore atroce. Bene, bravissima Mariana, fai casino alle 4 del mattino eh. Di colpo sento qualcuno camminare, e presa dalla paura mi nascondo dietro al divano, dove aspetto impaurita. I passi sono sempre più vicini, e quando vedo dei piedi sbucare dietro al divano, urlo: -AHHH- cerco di scavalcare, ma l'uomo mi blocca. -Lasciami andare, non voglio morire!- urlo ancora.
-Lali ma ti vuoi calmare?- riconosco la voce, è Peter. Mi giro a guardarlo: ha un'espressione divertita in viso.
-Che ci fai sveglio a quest'ora?- chiedo.
-Ho sentito dei rumori, poi ho visto che non eri a letto, così sono corso a salvarti.- sorride ed io mi sciolgo. -E tu?- mi chiede. Non voglio che sappia della canzone, dev'essere una sorpresa.
-Ehm nulla- dico prendendo i fogli e nascondendoli al petto. Lui rotea gli occhi e sospira infastidito dal mio comportamento.
-Cosa mi nascondi?- chiede con un tono scocciato. Apro la bocca per dire "nulla", ma lui mi precede. -Cosa state facendo tu e Gaston?- si mette a sedere sul divano e mi fissa.
-Credo che siano affari nostri, no?- rispondo acida.
-Ma che ti prende Là?-
-Nulla.- mi affretto a rispondere ed urlo.
-Beh, senti, non me ne può fregar di meno di quello che mi nascondi, ma almeno fa meno rumore. Sono le 4 del mattino.- sputa amaro. Lo guardo, ma non appena incontra i miei occhi distoglie lo sguardo.
-Non è quello che pensi tu!- urlo ormai stanca del suo comportamento. -Ho una vita, non devo fare sempre ciò che volete.- presa dalla rabbia sbatto un pugno sul tavolo e mi siedo su una sedia.
Peter mi guarda arrabbiato nero, deluso e forse anche un po' ferito.
-Ti ho mai detto qualcosa? Ti ho mai obbligato a fare qualcosa che non ti andava di fare?- mi urla prendendomi i polsi. -Ti ho mai nascosto qualcosa? Lali, ho sempre fatto il possibile per vederti felice, e non ti ho mai ostacolato. È così, no?- urla più forte. In una situazione del genere, una persona normale avrebbe paura, ma io no. È il mio Peter, so che non mi farebbe mai del male. -Rispondi, Cristo!- mi urla ancora.
Io sto zitta, non mi piace ammettere la sconfitta, e Peter ha chiaramente ragione. -Cos'è, ti è andata via la voce?- mi guarda in cagnesco. Io sento ormai il volto rigato dalle lacrime, e mi sento ridicola quando lui sospira come a dire "ecco, la bambina piange". Si allontana risiedendosi sul divano. -Mi dispiace, ma perdo il senno quando mi nascondi qualcosa. Ho paura che non mi vuoi più.- si passa una mano tra i capelli e sospira ancora. -Perché io ti voglio sempre e comunque.- rimane zitto per un po' a pensare, e poi ride. -Lo sai? Brenda l'altro giorno mi ha chiesto cos'hai tu che lei non ha. Per prima cosa le ho elencato tutti i tuoi difetti: isterica, troppo incazzata, saccente, gelosa, insicura, snervante.- si blocca e ride, ah bene pensa questo di me. E pensare che io i suoi difetti li amo tutti. Un'altra lacrima mi riga il viso, ero davvero stanca, e stavo per mandarlo a quel paese, ma lui riprende a parlare. -Poi mi ha chiesto i suoi. Sinceramente non c'avevo neanche fatto caso, io le altre nemmeno le guardo, non sapevo cosa rispondere, ma poi c'ho pensato. Un difetto enorme lo aveva. Lo sai cosa le ho risposto? "Tu non sei Lali".- ride, e scappa anche a me da ridere. -Questo è per farti capire che io ti voglio sempre, anche quando alle 4 del mattino fai un casino assurdo e non mi dici cos'hai...- cerca di finire il discorso, ma non glielo lascio fare, mi lancio su di lui e lo bacio. Lo sento ridere, e lo stesso faccio io.
-Era una canzone.- dico dopo un po', Peter non afferra subito il concetto.
-Stavo scrivendo una canzone per te.-

Fine capitolo.

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