Capitolo 19.

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Maratona 2/3
Lali's pov.
Bussano. Gas va ad aprire e poi mi guarda.
È per te. Dice andando in bagno per non essere di troppo.
Io mi alzo e vado alla porta. Come immaginavo, è lui.
Che vuoi? Chiedo fredda.

Volevo solo scusarmi per quello che è successo oggi. Lo so che non vuoi parlarmi, ma ti prego, perdonami.

Non hai nulla da farti perdonare Peter. Ero io che ero nel bel mezzo di una situazione imbarazzante.

Invece si che ho da scusarmi. Potevo evitare che accadesse.

Guarda Peter, non mi fa ne caldo ne freddo. Sarei potuta benissimo rimanere li, me ne sono andata per lasciarvi un po di intimità. Lui mi guarda in silenzio.
Buonanotte Peter. Dico chiudendo la porta. Prepariamoci alla solita ramanzina di Gas.

Sei troppo egoista e isterica!

Io non sono isterica!

Si che sei isterica! Se non fossi isterica ora non mi avresti urlato contro!

Ti ho detto che non sono isterica! E poi sei tu che stai urlando! Dico urlando più forte che posso. Ci sediamo imbronciati sul letto, dandoci le spalle. Rimaniamo così per poco, poi scoppiamo a ridere insieme. Ci abbracciamo.
Isterica.

Scemo. Buonanotte. Dico lasciandomi sotto le coperte.

Notte nana. Mi dice lui stendendosi accanto a me. Già, nana. Dovrebbe avermelo detto Peter ma l'ho trattato di merda.
Gas si addormenta ed io rimango a pensare. Mi alzo dal letto, e su un pezzetto di carta scrivo: "Scusa. Ti ho trattato di merda." Lo accortoccio e vado davanti alla sua porta. Sono indecisa, non so se bussare o no. Rimango almeno una decina di minuti, poi decido di tornare in stanza. Mi risiedo sul letto e prendo il cellulare. Guardo il profilo di Peter. Ha come stato "Ti amo amore mio.", e ha una foto di lui e Tini insieme. "Già, che vuoi pretendere?" Penso tra me e me. Mi arriva un messaggio. È Mariano. Mi sono dimenticata di dirgli della vacanza.
《Ehi amore.》
《Ciao Mariano♡》
《Domani, dato che non dobbiamo girare, ti va di venire a fare un giro?》
《No scusami. Sono in vacanza a Pinamar per una settimana con i miei amici.》
《Non preoccuparti, non fa nulla.》mi accorgo che sono le 4 del mattino.
《Che ci fai ancora sveglio?》
《Aspettavo un tuo messaggio di buonanotte.》ma quant'è dolce?
《Buonanotte,ti amo e mi manchi.♡♡》
《Anche io ti amo, piccola, e mi manchi. Notte.♡♡》
Chiudo il cellulare e sorrido. Non devo pensare più a Peter. Ci odiamo ed io ho uno splendido ragazzo che mi ama e che mi aspetta a casa. Mentre continuo a pensare, il mio cellulare vibra.
《Che ci fai ancora sveglia?》già, più ti ripeti che non devi pensarci e più è impossibile. Come si suon dire, parli del diavolo è ti spuntano le corna.
《Affari tuoi no, Lanzani?!》
《No se sei venuta a lasciarmi un biglietto sotto la porta.》
《Lo hai letto?》
《Sì, e non mi hai trattato di merda.》
《Invece si, ti ho chiesto scusa ma continuo ad odiarti.》
《Ok isterica.》
《Io non sono isterica. Stronzo!》
《Stronza!》
《Buonanotte Peter.》
《Notte nana.》
Chiudo il cellulare e mi addormento.

Peter's pov.
Alle 10 di mattina mi sveglio. Gli altri di sicuro saranno già svegli. Mi butto giù dal letto e mi vesto. Prendo il cellulare e leggo i messaggi che mi sono arrivati.
《Peter muoviti, siamo nella piazzetta sul porto. Ti aspettiamo.》è Euge. Finisco di prepararmi e mi arriva un altro messaggio.
《Passa a prendere Lali, stava ancora dormendo.》
Esco dalla mia stanza e vado in quella di Lali. Busso e mi viene ad aprire assonnata.
Che vuoi?

Gli altri ci aspettano alla piazzetta sul porto, vedi di muoverti.

Agli ordini capo. Entra ed io rimango sulla porta.
Guarda che non ti mangio mica se entri. Dice prendendo dei vestiti dall'armadio. Mi siedo sul letto e lei entra in bagno. Dopo poco esce. Ha un pantaloncino di jeans, una canottiera rossa e nera dei Lakers e le vans nere.
Ho quasi fatto. Dice prendendo la trousse e spostandosi verso lo specchio. Prende il mascara e l'eyeliner e si trucca. E io rimango a guardarla. Prende un elastico e raccoglie i capelli in una crocchia.
Andiamo?

Si. Usciamo dalla stanza e andiamo fuori dall'hotel. Mentre camminiamo mi blocca per un braccio.
Che cazzo....Dico un po alterato.

Ho fame, Peter. Dice lei con tutta la dolcezza di questo mondo. Vedo un bar poco avanti a noi.

Vieni andiamo. Dico tirandola. Entriamo al bar e si siede in un tavolino mentre io vado a ordinare.
Ordino i frappe e i cornetti al cioccolato, pago e torno a sedere. Dopo poco arriva il cameriere.
Il tuo frappe preferito, no?

Già, anche il tuo, no? Chiede lei.

Gia. L'imbarazzo tra di noi è tantissimo.

Te ne ricordi ancora?

Certo, perché non dovrei?

No, solo che...

Che non ti ho parlato per 3 anni.

Già. Sospira e riprende a parlare. Perché lo hai fatto? Perché non mi hai più parlato?

Ero arrabbiato con te.

Per cosa?

Perché mi hai lasciato per stare con Benjamin. Dico guardando la fine del bicchiere.

Scusa. Sussurra lei. Le sue guance sono rosse.

Non preoccuparti, è passata. Dico sorridendo. Lei ricambia il sorriso e il silenzio ricade tra di noi.
Andiamo?

Si. Arriviamo alla piazzetta dove ci sono gli altri.

Finalmente! Sono 3 ore che vi aspettiamo! Urla Eu.

Scusaci. Diciamo io e Lali.

Notte da leoni... Dice Gas.

E mattina da coglioni. Dice Pablo. Si danno il 5 ridendo. Noi li guardiamo come per dire "siete morti."

Volete finirla?! Urliamo insieme.

Isterici! Dice Cande sbaciucchiando Agus. Che mi sono perso?

Non siamo isterici!

Dai, smettetela tutti. Dice Nico, l'unico normale.

Martina? Chiedo io.

Beh, è andata a fare la sua risata da "stella di 'sto cazzo" per le strade e si è portata il fratello dietro. Dice Euge.

Eu! La richiamiamo tutti per il suo vocabolario poco educato.
Che c'è?! È così, e non potete negarlo. Tutti scoppiamo a ridere. Sono contento che Martina sia andata in giro con il fratello, voglio stare solo con i miei amici.
Fine capitolo 19.


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