Capitolo 15

1.1K 58 0
                                    

"Sei sicuro che non sia meglio restare qui? Infondo sarebbe solo per qualche mese e ammettilo che stai molto meglio..." disse Aragorn, appoggiato a una ricca ringhiera che decorava uno dei terrazzi.

Legolas era al quarto mese di gravidanza, erano partiti per Bosco Atro poco più di tre mesi prima, nessun sintomo si era palesato e sconfortati, credendo che quella volta non ci sarebbe stato nessun bambino, erano partiti. Solo durante il viaggio avevano capito che anche quella volta la magia aveva funzionato. Nei primi giorni di viaggio l'elfo non era stato molto bene arrivando nella sua terra natia stanco e provato preoccupando il padre che subito aveva chiamato ogni guaritore del suo regno mandando poi un messaggero a Imladris cercando l'aiuto di lord Elrond che era subito giunto a Bosco Atro e vi soggiornava da ormai tre mesi. In quel momento vennero raggiunti da Thranduil che portava in braccio la piccola.

"Qualsiasi cosa ti risponda, Aragorn, mio figlio non viaggerà in queste condizioni" disse lasciando che la piccola giocasse con la spilla che teneva chiuso il colletto della lunga veste "Si, ho sentito il vostro discorso..."

"Ada, non possiamo fermarci" cercò di ribattere il figlio.

"Non si discute. Hai già rischiato di perdere il bambino venendo qui..."

"Non ho rischiato di perderlo. Semplicemente credevo che la magia non avesse avuto effetto questa volta. Sarò più cauto nel ritorno"

"Se non vuoi che faccia chiudere ogni cancello di questo regno ti conviene cambiare idea..." lo minacciò guardando la piccolina che teneva in braccio "Vero, Aranel?"

"Ci!" rispose la piccola ancora intenta a cercare di slacciare la spilla del re.

Aragorn cercò di trattenere le risate.

"Non ridere!" lo redarguì subito Legolas.

"Mi dispiace intromettermi, ma tuo padre ha ragione..." disse Elrond comparendo sul terrazzo "Non puoi decisamente viaggiare, sarebbe solo un rischio"

"Ma sto bene, poi non è un viaggio così stancante e se ci sarà bisogno ci fermeremo" disse guardando Aragorn.

"Non guardare me, sai che io non voglio" disse Aragorn alzando le mani che fino ad allora aveva tenuto nascoste nelle braccia incrociate.

"Va bene, ho capito. Rimarremo qui..." disse spostando lo sguardo prima su suo padre e poi su Elrond che annuì.

Thranduil sorrise lasciando un tenero bacio sulla fronte della piccola prima di metterla a terra dove questa corse a rifugiarsi da Legolas appoggiando poi la testa sulle sue gambe, alzando le braccine fino a sfiorare il suo ventre che lentamente stava crescendo da alcune settimane a quella parte.

"Ada mi prendi in braccio?" chiese la piccola.

"Vieni qui, amore" disse Aragorn avvicinandosi prendendola in braccio, ogni sforzo veniva ormai bandito a Legolas, anche quello più leggero, soprattutto dopo i fatti del viaggio. Per la seconda volta Aragorn si era visto costretto a nascondere gli archi che Legolas aveva cercato di utilizzare una decina di giorni dopo essere giunto a Bosco Atro.

"Io vado da Haldir così potete parlare liberamente di cosa posso o non posso fare..." disse Legolas "A cena potrò ancora usare le posate o chiamerete qualcuno che le alzi al posto mio?" chiese ironico scendendo le scale.

Thranduil alzò gli occhi in alto, sospirando, seguito da un sorriso di Elrond e da una flebile risata di Aragorn.




"Haldir, posso entrare?"

"Vieni Legolas..." disse il guardiano posando la spada che teneva in mano. Da tempo aveva preso ad allenarsi duramente, anche se la cecità all'inizio gli aveva reso la vita difficile, ma ben presto aveva iniziato a domare il buio e a combatterlo "Che c'è?" chiese capendo che qualcosa non andava. Legolas sbuffò sedendosi su una panca.

I will always be with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora