Capitolo 41

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"Andrò io, sono l'unico che può lasciare Bosco Atro"

"Ragiona Glorfindel, è avventato e oltretutto non puoi andare da solo. Aspetta almeno l'arrivo dei gemelli..."

"Manderesti i tuoi figli fino agli Ered Luin? E se si ferissero? E se morissero? Sai che se morisse uno l'altro lo seguirebbe di li a poco ucciso dal dolore! Elrond io non po.."

"Zitto! Se non posso seguirti io, quello che farei se non dovessi aspettarmi di tutto qui a Bosco Atro, devono venire Elladan ed Elrohir con te. Solo noi ti conosciamo davvero, ricordi?"

"Elrond io non posso permettermi che succeda qualcosa a loro, il viaggio è lungo e pericoloso e....e..." ma l'aria nei polmoni non accennava ad entrare.

"Glorfindel" lo prese Elrond facendolo sedere "Respira con calma..." disse posandogli una mano sulla schiena e una proprio sopra al petto "Continua Glorfindel...così va bene..." iniziò a muoversi la mano sulla schiena in modo circolare per favorirgli la respirazione. Quando vide che il soldato era abbastanza tranquillò andò verso la teca dove teneva le erbe fresche che lui stesso riusciva a recuperare la mattina presto. Tornò da Glorfindel e gli legò due sottili ramoscelli ai polsi e ne arrotolò uno attorno alla fine catena che portava al collo.

"Ti migliorerà la respirazione..."

"Grazie, Elrond" sorrise appena.

"Hai capito perchè non possiamo lasciarti andare da solo?" gli chiese apprensivo il signore di Imladris.

"Se solo sapessero come sono ridotto sarei lo zimbello di tutti...perchè sono tornato così, Elrond? Avrei preferito essere morto..."

"Non dirlo neanche per scherzo! Sei tornato e tutto questo non ti impedirà di essere il miglior combattente della terra di mezzo! Aspetta i gemelli...non sai quanto vorrei che non fossero loro, ma che fossi io a poter venire con te sugli Ered Luin, ma non posso, qui potrebbero aver bisogno di un guaritore da un momento all'altro e i gemelli non sono pronti a organizzare delle sale curative...ma sono bravi, non è la prima volta che si prendono cura di te..."

Il soldato annuì.
"Li proteggerò Elrond, farò tutto quello che mi è possibile fare per proteggerli, devo solo non farmi vedere, s'innervosiscono quando si accorgono di essere "trattati come dame" come dicono loro" sorrise Glorfindel.

"Grazie, amico mio"




"Estel..." sussurrò Legolas quando vide il compagno aprire gli occhi.

"Da quanto sei sveglio?" chiese Aragorn avvicinandosi alle sue labbra e baciandolo.

"Da pochi minuti..." sorrise Legolas.

"Dormire ti ha fatto bene"

"Estel...posso chiederti una cosa?"

"Cosa?"

"Voglio allenarmi oggi e voglio che sia tu a venire con me"

"Las..."

"Prima andremo da Elrond, se lui dirà di si tu mi accompagnerai" sorrise Legolas voltandosi di lato posando un mano sotto al suo viso sorreggendolo dal cuscino.

"Come potrei dirti di no se mi guardi in questo modo?" sorrise Aragorn baciandolo di nuovo.

"Ada...."

"Aranel!" sorrise Legolas "Vieni qui!" e la piccola si lanciò subito nel letto in mezzo fra i due.

"E' presto, non hai sonno amore mio?" chiese Aragorn baciandole la fronte e spostandole i capelli che gli erano ricaduti davanti. La bimba scosse la testa in segno negativo e tutti sorrisero.

I will always be with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora