Capitolo 28

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"Aragorn..." lo chiamò Thranduil senza ricevere risposta "Aragorn!" solo allora il sovrano di Gondor alzò lo sguardo "Per fortuna che il tuo cavallo è molto più attento di te, c'è un dirupo al nostro fianco"

"Perdonatemi..." sorrise Aragorn "Stavo parlando con Legolas...e penso di essere riuscito a farmi perdonare da voi"

"In che senso?" chiese dubbioso il sovrano di Bosco Atro.

"Haldir non sa del nostro arrivo...o almeno ne è al corrente, ma non per questa sera" disse Aragorn.

Thranduil capì immediatamente quello che Aragorn stava dicendogli.

"Grazie..." sussurrò.

"Dov'è Glorfindel?" disse Aragorn guardandosi attorno.

"Oh...eri perso a parlare con mio figlio quando quell'esibizionista si è allontanato di nuovo" disse ironico.

"Non sono un esibizionista!" disse comparendo alle loro spalle facendo saltare i due sovrani, Thranduil sfoderò la spada puntandogliela a pochi centimetri dal collo prima ancora di accorgersi di aver di fronte a se Glorfindel.

"Una volta o l'altra giuro che finirà male!" sussurrò l'elfo rinfoderando la lunga spada.

"Il mio compito è proteggervi!"

"Certo...non c'è dubbio, ma ho solo una domanda...se dovesse succederti qualcosa mentre passeggi allegramente per i boschi, dimmi...come dovremmo saperlo?"

"In nessun modo visto che non mi succederà nulla" Aragorn si limitò a sorridere, era cresciuto a Imladris e Glorfindel, assieme ad Elrond e ai gemelli, era stato il suo maestro, lo conosceva da anni e sapeva che l'elfo poteva sembrare altezzoso e come lo aveva definito Thranduil "esibizionista", ma era solo una maschera, in realtà il suo cuore ferito nascondeva lealtà, forza, saggezza e quel velo di malinconia che non lo abbandonava mai e che soltanto un'anima nobile e legata alla sua poteva percepire.

"Glorfindel..." lo chiamò Aragorn.

"Dimmi mio piccolo Estel"

"Si...certo...piccolo..."

"Ai miei occhi sicuramente" ribatté Glorfindel "Ma dimmi, qualcosa ti turba?"

"Dobbiamo giungere a Esgaroth entro questa sera"

"Penso che sarà così..."

"No...cioè si... Glorfindel non ci devono essere intoppi, ho parlato con Legolas, se non giungeremo entro domani sera uscirà a cercarci, quindi..."

"Quindi devi arrivare la...va bene!" disse partendo al galoppo.

"Glorfindel!" lo chiamò prima di sbuffare provocando l'ilarità del sovrano di Bosco Atro.

"Credo che non ci abitueremo mai" disse Thranduil.

"Lui è fatto così..."

"Lo so...ma alcune volte è irritante..." disse Thranduil.

"Ne ha sofferte tante..." sussurrò Aragorn.

"Essere diseredato dalla propria famiglia non dev'essere facile..."

"Non è facile per nessuno, men che meno per il primogenito" concluse Aragorn.

"Sarebbe re ora..."

"Lui non ambiva al titolo..." disse Aragorn alzando lo sguardo sul re "Solo alla comprensione dei suoi genitori...e al loro amore"

"Ecco perchè non riesco ad arrabbiarmi con lui...lo ammetto è irritante, ma non riesco a dirgli nulla...strano per me, vero?"

"Un pò..." sorrise Aragorn "Ma è un bravo guerriero, uno dei migliori della Terra di Mezzo...il migliore"

I will always be with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora