CAPITOLO 52

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"Buongiorno..." sorrise Aragorn baciando teneramente la tempia di Legolas ancora avvolto nelle coperte, con gli occhi chiusi.

"Hum.." mugugnò, svegliarsi era difficile anche per un elfo "...che ore sono?"

"Non chiederlo..." sorrise.

"Valar quanto ho dormito?" disse scattando a sedersi sul letto.

"Un giorno mio caro..."

"Tu sei pazzo! Dovevi svegliarmi!" si voltò sconvolto verso Aragorn.

"No! Ne avevi bisogno, Las!"

"Non mi interessa! Il regno è sotto la mia responsabilità!" disse allibito.

"Calmati! Ho sentito io l'esercito al posto tuo, questo era il tuo unico compito in assenza di tuo padre. Tutto il resto è a posto"

"A posto?" chiese dubbioso "Cosa c'è di a posto?"

"Las..." disse sedendosi sul letto abbracciando il compagno "Non puoi vivere nella paura per sempre...calmati..."

"Mio padre è tornato?"

"No, non ancora..."

"Da quanto è partito? Una settimana, dieci giorni..."

"Due settimane e se hanno trovato la spada sono già sulla via del ritorno, tu non l'hai avvertito per cui sta bene!" disse accarezzandogli il viso.

"Hai ragione..." sospirò il principe "Perdonami...ho sempre detto di non voler fare il re" sorrise appoggiandosi al suo petto ed Aragorn si abbassò a baciargli il capo.

"Galathil?" chiese Legolas.

"Chi?" chiese Aragorn aggrottando la fronte.

"Il bambino, Estel...come sta?"

"Ah lui! Non crederai ai tuoi occhi quando lo vedrai..." sorrise Aragorn.

"Sta bene?"

"Bene è una parola grossa, ma si sta riprendendo...ed Elrond aveva le lacrime agli occhi quando mi ha detto di averlo accettato come padre"

Legolas sorrise.

"Elrond è troppo bravo..." sussurrò.

"Mi ha cresciuto lui, lo so..." rispose Aragorn "Legolas...facciamolo tornare a Imladris con il bambino prima dello scontro finale...non voglio che a lui accada nulla"

"Ci stavo pensando, ma Estel...dubito che accetterà..."

"E' questo che mi preoccupa"

"Proveremo a convincerlo..."

"Tanto ci zittirà alle prime tre parole" sorrise Aragorn.

"Se non prima..."

"Tu! Devi mangiare qualcosa!" disse Aragorn scattando in piedi.

"Estel torna qui..."

"No! Lo so che è giorni che non tocchi cibo e sai che non voglio!"

"Estel ti prego! Sono un elfo, non un umano, non ho fame!"

"No, smettila! Tu ora mangi!"

Legolas sbuffò riavvolgendosi nelle coperte nascondendo anche il viso.

"Oh ti prego! Alzati!" sorrise Aragorn.

"No!"

"Las...." disse inginocchiandosi sul letto scostando lentamente la coperta dal volto baciandolo delicatamente sulla fronte scendendo sugli occhi, poi sulle guance, fino ad arrivare alle labbra.

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