Capitolo 14

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Un flebile tocco alla porta distolse Legolas intento a fissare la piccola, che addormentata, avvolta in una candida coperta bianca, muoveva ogni tanto la piccola bocca mimando dei suoni che neppure l'elfo poteva udire, aveva appena due giorni di vita e Legolas già sperava di non vederla crescere troppo in fretta.

Si alzò andando ad aprire.

"Haldir.." un sorriso gli si dipinse in viso "Pensavo avessi dimenticato la strada"

"Cosa fai in piedi? Dovresti essere a letto!" lo redarguì subito il guardiano.

"Sto bene Haldir..." disse prendendogli una mano "Vieni. Sei solo? Fanie ha il permesso d'entrare, nessun altro" disse per spiegare la situazione.

Haldir annuì capendo che l'elfo aveva rifiutato ogni aiuto che gli era stato offerto, strinse così la mano del giovane lasciandosi trascinare all'interno della stanza.

"Tuo padre è impegnato con alcuni messaggeri di Bosco Atro, si accorgerà tra poco che non sono in stanza. Per sua sfortuna sto imparando a muovermi anche in questo stato. Posso abbracciarti?" chiese il guardiano di getto. Legolas lo precedette stringendolo a se.

"Dov'è Aragorn?" chiese Haldir stupendosi di trovarlo solo.

"L'ho dovuto obbligare ad uscire di qui" sorrise Legolas "Il popolo non sa di questa nascita e per ora è meglio che ne rimanga all'oscuro, per cui non ha scuse per rimane qui..." sussurrò Legolas portandolo ad una poltrona vicino alla finestra.

"Tuo padre mi ha detto tutto, quindi avevi ragione è una bambina..."

Legolas sorrise.

"Si...credimi mi sembra ancora impossibile che sia qui"

"Non potrete nasconderla per sempre, che cosa direte?"

"Non sai quanto mi dispiaccia dire questa cosa, ma nessun uomo capirebbe questa situazione. Diremo che è stata trovata nel bosco..." disse triste.

"E' la scelta giusta, Legolas...dispiace a tutti dire questa cosa, ma è per il suo bene e per il vostro"

"Lo so...purtroppo non abbiamo alternative, se dicessimo la verità ho paura della loro reazione"

"Sono imprevedibili, brava gente, ma non tutti sono come Aragorn. Potrebbero accettare l'idea o rivoltarsi contro di voi"

"Aragorn è vissuto più con noi che con gli umani, lui non vale come esempio..."

"Appunto per quello. Quando capirà le spiegheremo, le diremo ogni cosa, ma fino ad allora è meglio così..."

Un flebile vagito arrivò dalla camera accanto, Legolas si precipitò subito dalla piccola che si era svegliata. Tornò poco dopo stringendo la piccola al petto, sedendosi proprio di fronte al guardiano.

Legolas guidò la mano del guardiano alla testolina della piccola e Haldir sorrise.

"Vuoi tenerla in braccio?" chiese quasi in un sussurrò.

"No...io...Legolas...non vedo, potrei farle del male" disse triste.

"Sciocchezze, sono proprio qui di fronte a te..." disse sistemandogli la piccola fra le braccia facendo attenzione a posargli bene la testa sul braccio. Haldir sorrise abbassando il viso verso le sue braccia come se potesse vederla, anche se in realtà solo un muro nero gli si stagliava dietro agli occhi.

"E' così..."

"Piccola" finì la frase Legolas seguito subito dopo da una risatina del guardiano.

I will always be with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora