CAPITOLO 51

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"Thranduil riposa, tocca a me..."

"No! Io sto bene a te serve riposo, stai li!"

"Non sto morendo Thranduil! Ho riposato!"

"E continua a farlo!"

"No! Da quando sono tornato ho affrontato una miriade di guerre, questo a confronto è nulla! Riposa!" disse risoluto fermandosi di fronte al sovrano "Insisto!"

"Testardo!"

"Si, confermo! Muoviti!" sorrise Glorfindel prendendo il posto del sovrano.

"Glorfindel..." lo chiamò Thranduil e il soldato si voltò cercando di scorgerlo nel buio "In quanto tempo..."

"Saremo a Bosco Atro?" chiese Glorfindel finendo la frase per lui "Credimi ho la stessa tua voglia di tornare, ma non posso illuderti dicendoti che saremo di ritorno domani o dopo...o i valar sanno quando...mi dispiace..."

"Non ti dispiacere..." disse sedendosi contro la roccia.

"Riposa Thranduil...se domani notte ci sarà la luna non ci fermeremo..." disse mettendosi di guardia.

"Partiamo ora..."

"No, è fuori discussione" lo liquidò Glorfindel.

"Glorfindel?"

"Cosa c'è ancora Thranduil?" disse sbuffando.

"Grazie"

"E per cosa?"

"Questa non è la tua battaglia, avresti potuto tornare ad Imladris e ignorarci lasciandoci al nostro destino...ma sei qui e stai rischiando la vita con noi e..."

"Thranduil..." disse sospirando avvicinandosi al sovrano "L'avrei fatto per chiunque, credi che perchè sei tu mi sarei tirato indietro? Valar...mi piace farti arrabbiare, ma non ti odio!" sorrise posandogli le mani sulle spalle "Mi ricordo benissimo il giorno che diventasti re...eri troppo giovane e nei tuoi occhi c'era terrore. Lo ricorderò per sempre..."

"Perchè mi stai dicendo questo?"

"Perchè voglio che tu sappia che non hai sbagliato! Che hai comandato in modo giusto e leale...pur con le tue idee" sorrise appena il soldato.

"Grazie..." rispose il sovrano.

"Cosa sono tutti questi grazie rivolti a me?" disse abbracciandolo per poi alzarsi subito in piedi "Risparmiati le parole per tuo figlio, prevedo che ne farà una tragedia..."
"Lo penso anch'io..." disse coprendosi la testa con il cappuccio del mantello e chiudendo gli occhi.

**

"Come sta?" chiese Aragorn ad Erestor tornando in infermeria e lanciando un'occhiata al bambino che Elrond ancora teneva fra le braccia.

"Non migliora..." sospirò l'elfo.

"La cura non ha effetto?"

"Al contrario...ma purtroppo da lungo tempo che è in quella situazione ed è troppo piccolo, non posso aumentare la dose più di così" disse il consigliere.

Aragorn annuì lasciando andare il consigliere.

"Elrond..." lo chiamò Aragorn sedendosi al fianco del pagliericcio nel quale era seduto Elrond "Dovresti riposare, solo ieri stavi ancora male"

"Non posso..." rispose il signore di Imladris.

"Non sta bene..." disse Aragorn accarezzando la testina scura del piccolo e toccando la fronte bollente per la febbre.

"No..." rispose Elrond "Mi porti un po' d'acqua? Non beve da quando è arrivato..."

"Certo..." Aragorn scattò subito recuperando una ciotolina e aiutando Elrond a far bere il piccolo che rifiutava di ingurgitarne anche solo un sorso.

I will always be with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora