Capitolo 21

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Thranduil rientrò di corsa a palazzo, ormai la situazione era tragica. Era il re, non avrebbe dovuto abbandonare il suo esercito, ma Haldir era ancora solo e nessuno lo avrebbe salvato. Ordinò così all'esercito di ritirarsi e di trovare riparo. Non sapeva cosa fossero quegli esseri, ma le frecce non li scalfivano e le spade non li uccidevano. Corse per le scale fino agli appartamenti reali, solo quando entrò in camera il suo cuore cessò di battere. Haldir non c'era. Mancava anche il suo mantello. Si fermò a pensare qualche attimo prima di correre nelle stanze del figlio, i teli dove Aragon teneva avvolti gli archi erano vuoti, ma il sovrano di Gondor gli aveva riferito che il figlio era uscito con la figlia nel bosco. Dubitava che avesse portato con se due archi, notò l'armadio delle armi aperto e scoprì che mancavano i pugnali che lui stesso, secoli prima, gli aveva donato. Sentì di avere ancora speranza, probabilmente Legolas era rientrato e aveva portato con se il guardiano. Tornò nelle sue stanze, tolse la lunga veste, quasi strappandosela di dosso e indossò velocemente la sua armatura. Risistemò la spada al suo fianco e corse, abbandonando il palazzo. Era diretto ad Imladris sperando di trovare Aragorn per la strada. Sperando di trovarlo vivo. Sperando di trovarli vivi.




Rumore di zoccoli sulla terra. Era quasi buio quando li avvertì. Aragorn si nascose sperando che il piccolo non iniziasse a piangere di nuovo, uno spesso tronco nascondeva entrambi.

"Aragorn, so che sei qui!" disse una voce a qualche metro di distanza. Il sovrano di Gondor sospirò di sollievo, riprese fiato e poi uscì allo scoperto.

"Vi ricordo che sono mortale..."

"Mi dispiace di averti spaventato" disse Thranduil in sella alla sua alce.

"Come avete fatto a..." disse guardando l'animale che Aragorn credeva nelle scuderie, quindi inavvicinabili perchè nel bel mezzo dello scontro.

"Non ho tempo di spiegarti..." disse allungando le braccia "Passami il bambino e sali...non abbiamo molto tempo, siamo ancora troppo vicini e il bambino presto avrà fame, dobbiamo raggiungere Imladris"

Aragorn fece quanto gli fu detto.

"Dov'è Legolas? Aranel?...e Haldir?" chiese tutto d'un fiato.

"Penso siano rientrati a palazzo, ma sono fuggiti. Non so verso quale direzione, non ho avuto il tempo di cercare le loro tracce..." disse mentre l'alce riprendeva a muoversi.

"Come fate a dirlo?"

"Mancavano i pugnali di Legolas e sul tavolo la stoffa degli archi era vuota...e mancava anche il mantello di Haldir, non l'avrebbe mai preso se fosse fuggito da solo"

"Aveva solo un arco quando è uscito con Aranel.."

"Lo sospettavo...penso che Haldir sia con loro"

"Gli parli, gli dica dove stiamo andando!"

"Come se non l'avessi già fatto. Non riesco a parlargli!" disse al sovrano di Gondor "Cavalcheremo tutta la notte, domani mattina saremo a Imladris e decideremo cosa fare"

"Non possiamo lasciarli da soli!" disse Aragorn appena udibile nel rumore del galoppo dell'alce.

"Sanno come cavarsela, Legolas li terrà al sicuro..." disse Thranduil più per tranquillizzarsi che per tranquillizzare Aragorn.





"Ada..." lo chiamò Aranel.

"Ciao piccola..." cercò di sorriderle Legolas, aveva passato tutta la notte cullandola fra le sue braccia, vegliando il suo sonno, stando ben attento a qualsiasi rumore.

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