Entro nel locale, vestita di tutto punto. Sono abbastanza agitata: le mani mi sudano e la mia faccia ha un'espressione.. come definirla? Orrenda.
Cammino dentro la discoteca, facendomi spazio tra le varie persone. Non sono tutte ammassate come mi aspettavo. Mi ricordo che quando venivo in posti come questi, qualche anno fa, mi sembrava di entrare dentro una fattoria piena di animali in calore. Disgustoso. Invece, questo è più semplice ed elegante.
Mi siedo su un tavolino libero, posizionato nel bel mezzo della sala. Ci sono un sacco di tavolini liberi, ma non voglio nascondermi.
Ho conosciuto questo ragazzo, Darren, su un social network. Parla come se venisse da altri tempi, è mozzafiato. Non mi piacciono i ragazzi maleducati, che hanno in testa solo sesso, sesso e ancora sesso. A me piacciono quelli che hanno qualcosa da dire, qualcosa da raccontare.
"Scarlett?"
Alzo la testa di colpo, trovandomelo davanti. Quindi è lui?
"Ciao" Dico, imbarazzata. Non è per niente uguale alle foto del suo profilo. Sembra più.. vecchio.
"Sono il famoso Darren" Allunga la mano sorridendo, attirandomi poi in un abbraccio.
"Piacere di conoscerti" Dico.
Forse è una mia impressione, forse lui non sembra avere quarant'anni. Li porterebbe bene, su questo non ci piove, ma potrebbe sembrare mio padre, o mio zio. Forse ha messo delle foto di quando era al College, così da prendermi in giro. Ma dai, chi lo farebbe?
Comunque mi piace il suo carattere, come si atteggia e come mi paragona ai vari fiori che si trovano nel suo giardino. Si, può sembrare vomitevolmente smieloso, ma amo gli uomini che mi fanno i complimenti.**
"Per la millesima volta, Scarlett, non faceva per te" Dice mia sorella Phoebe, ancora una volta."Non sto dicendo che fossimo la coppia perfetta, ma mi ero fatta delle illusioni. Sai come sono fatta, quando mi affeziono a qualcuno non riesco a staccarmi facilmente" Dico, prendendo la valigia rossa vuota da sotto il letto.
"Lo so come sei fatta, tranquilla" La fulmino con lo sguardo, facendole cambiare discorso. Attenta a come parli, non importa se sei mia sorella. "Me renditi conto di una cosa: non lo amavi"
"Si che lo amavo" Dico, prendendo dei vestiti dall'armadio. "Okay, forse non lo amavo alla follia, ma gli volevo tanto bene. Tutto qui" Mi correggo, sapendo di aver detto una fesseria. Non lo amavo, ma gli volevo bene. Ho vissuto tante belle esperienze con lui, non potevo far finta di niente.
"Secondo me era una scusa" Interviene Phoebe, sedendosi sul mio letto.
"Che cosa vorresti dire?" Cammino verso il bagno, prendendo il beauty-case che avevo preparato questa mattina.
"Voglio dire che forse volevi trovare qualche figura paterna" Dice lei, abbassando lo sguardo.
"Non ti seguo" Sputo, mettendo la trousse dentro la valigia. Ho detto a mia sorella che sarei andata a fare un viaggio di lavoro, ma non è niente vero. Sto andando via per i fatti miei, questo viaggio era programmato già da prima di incontrare Darren. Ma ovviamente non ho voluto dirglielo, se no sarebbe venuta con me. Non che io non abbia un bel rapporto con mia sorella, perché andiamo più che d'accordo, ma ho bisogno dei miei spazi. Avete presente quando volete staccare la spina da tutto e rifugiarvi in qualche parte deserta del vostro cervello per non pensare più?
"Che forse ti sei sentita abbandonata dalla nostra famiglia" Dice, aiutandomi a chiudere la valigia sedendosi sopra.
"Phoebe, che cosa stai dicendo? Non mi sono sentita abbandonata" Dico sorpresa, afferrando un'altra borsa per metterci delle scarpe. Non ho molta voglia di sentire quello che ha dire mia sorella, quindi mi tengo occupata con le mie cose.
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Autostop • H.S.
Fanfiction"Da che cosa stai scappando?" "Dalla mia vita" ** Un viaggio programmato, un evento inaspettato. Questa e' la storia di Scarlett Hill, e del suo viaggio verso Dublino. Chi l'accompagnera' verso quest'avventura? [Completata]