La vibrazione incessante di un telefono mi fa svegliare di scatto. Con gli occhi ancora impastati di sonno, mi muovo goffamente tra le coperte per cercare la fonte di quel rumore fastidioso. Indosso solo i miei slip neri, che ho accuratamente recuperato quando il sonno ci stava assalendo. Arranco fino ai jeans di Harry buttati a terra e sfilo il telefono dalla tasca posteriore.
La sveglia. La fottuta sveglia delle sette esatte mi ha svegliata. Tiro un sospiro irritato, spegnendo il telefono e girandomi verso il letto. Harry sta ancora dormendo sulla sua parte di letto, mentre abbraccia il cuscino. E' così dolce mentre dorme, sembra un bambino innocente e spensierato.
Passo una mano sui miei capelli sciolti, incontrando qualche nodo. Cerco di scioglierli con le dita, riuscendoci alla perfezione. Mi incammino verso il letto, decisa a recuperare il reggiseno che si trova a bordo del letto. Mi piego in avanti, afferrando l'intimo, e quando mi rialzo per poco non caccio un urlo. La faccia assonnata di Harry si trova esattamente davanti a me, con un ghigno stanco dipinto in viso. "Buongiorno" Biascica.
I miei capelli lunghi, per fortuna, coprono i miei seni e, essendo inginocchiata a terra, il letto nasconde gran parte del mio corpo. "La tua sveglia mi ha fatta saltare fuori dal letto. Perché la metti così presto?" Mi lamento. Oggi è l'unico giorno in cui il mio turno inizia alle nove e mezza e finisce alle sette. E' sabato, ed Henry mi ha proposto uno scambio: il mio Lunedì sarà come ogni giorno- dalle otto alle dieci di sera, pausa pranzo di un'ora- e lui farà l'orario che oggi farò io. Mi ha spiegato che sua moglie ha il giorno libero il Lunedì- ed il fatto che sia sposato ha incuriosito anche me- e quindi è l'unico giorno in cui possono godersi del tempo insieme.
Sbadiglia dolcemente, coprendosi la bocca aperta con il palmo della mano. "Forse perché devo andare al lavoro?" Chiede retorico, sporgendosi verso di me. La visione dei suoi tatuaggi, di prima mattina, è paradisiaca. L'avrò detto e ridetto mille volte, nella mia mente, ma penso che mai riuscirò ad imparare quei contorni perfetti.
Mi riprendo da quello stato incantato, appoggiando i gomiti sul materasso. "Ma non è giusto, oggi io inizio dopo " Mi lamento. Le nostre labbra sono vicine, così mi sporgo di qualche millimetro per raggiungere le sue di labbra. Lascio un piccolo bacio all'angolo della bocca, mentre le mie braccia minacciano di cedere per il minimo contatto. "E non potrò godermi una bella dormita tranquilla" Mi fingo offesa, lasciando un altro bacio- stavolta nell'altro angolo della bocca.
Lui sorride maliziosamente, afferrando le mie spalle ed alzandomi. Porto istintivamente le mie braccia davanti al petto scoperto, guadagnandomi una risatina da parte sua. "Forse, dato che questa notte è stata letteralmente infuocata. Il più bel sesso della mia vita" Sorride lui compiaciuto, facendomi arrossire. "Sai una cosa?"
Il mio corpo viene trascinato accanto al suo, mentre la coperta- che poco fa ho abbandonato- mi accoglie con un certo tepore. "Cosa?" Chiedo curiosa, sistemandomi sul suo petto caldo e muscoloso. Si prende un bel po' di tempo prima di rispondere alla mia domanda. I suoi pensieri sembrano avergli mutilato la lingua e le sue lunghe dita scorrono tra i miei capelli lisci.
Il suo petto si gonfia per qualche istante, per poi sgonfiarsi e fargli rilasciare un lungo sospiro. "Sto bene con te, Scarlett. Io.. non riesco a trovare le parole giuste per spiegarti come mi sto sentendo. E' come se avessi una tempesta dentro di me, come se i miei organi avessero deciso di corrodersi lentamente. Mi stai uccidendo, dico davvero" Prende un altro respiro, per poi continuare con voce roca e bassa. "Mi stai uccidendo lentamente, ma allo stesso tempo non posso fare a meno di stare senza di te. Questi giorni che ci hanno separato mi hanno ucciso, ed ha fatto male. La morte che mi sono prefissato di avere, per causa tua, è molto più dolce e lenta"
Sorrido dentro di me, portando una mia mano fino al suo petto per accarezzarlo delicatamente. "Mi stai dando dell'assassina?" Cerco di alleviare la situazione, diventata forse troppo complicata per lui.
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Autostop • H.S.
Fanfiction"Da che cosa stai scappando?" "Dalla mia vita" ** Un viaggio programmato, un evento inaspettato. Questa e' la storia di Scarlett Hill, e del suo viaggio verso Dublino. Chi l'accompagnera' verso quest'avventura? [Completata]