Capitolo 5

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Bussano alla porta gentilmente, chiamando il mio nome. Cado letteralmente dalla poltrona, nel tentativo di stiracchiarmi.
Gattono fino alla porta, alzandomi solamente per aprire la porta.

"Buongiorno, Scarlett. Le ho portato la colazione" Sorride Cassidy, la dolce signora che ieri sera ci ha fatto accomodare qui. Per fortuna, aggiungerei. Non avrei mai voluto dormire in macchina di Harry.

"Grazie" Biascico, afferrando il vassoio.

"Spero che sia di vostro gradimento. Ci vediamo dopo" Ammicca un sorriso, andandosene.

Scrollo le spalle, chiudendo la porta dietro di me. Appoggio il vassoio alla fine del letto matrimoniale, dove Harry non sta dormendo.

"Harry, sono le otto e la colazione è pronta" Mormoro, prendendo il caffè con il latte.

Il ragazzo mugola qualcosa di incomprensibile, girandosi dall'altra parte.

"Harry, se non ti svegli tu lo dovrò fare io" Lo minaccio, mordendo la brioche che ci è stata portata.

Quando non ricevo alcuna risposta, alzo il vassoio e lo poggio sulla poltrona. Prendo non molto delicatamente il braccio di Harry e lo tolgo dalla tua faccia. "Dobbiamo partire, principe. Se no prendo la tua macchina e scappo in Irlanda da sola" Lo scuoto, facendolo mettere seduto.

"Non sei una dolce" Si lamenta, stiracchiandosi.

"Mai stata" Sputo, passandogli il caffè e la sua brioche.

"Wow, però sei attrezzata per la mattina" Sorride, addentando subito la brioche.

"So solo convincere la gente a fare quello che voglio, niente di più" Faccio spallucce, sorseggiando dal mio caffè.

"Ti stai dipingendo come una persona meschina, lo sai?" Alza un sopracciglio, finendo in zero due la sua brioche.

"Diciamo che il soprannome che mi hanno affibbiato è di stronza cavernicola" Finisco anche io la mia brioche, prendendo un lungo sorso del mio caffè.

"Non ti si addice" Cerca di trattenere un sorriso, ma fallisce clamorosamente.

"Fidati, si" Alzo gli occhi al cielo, poggiando la mia tazza sul vassoio. Mi alzo in piedi, aprendo la mia valigia per trovare qualcosa da mettermi.

"Mi piace" Farfuglia.

"Cosa?" Chiedo retorica, tirando fuori dei jeans ed una felpa.

"Il tuo pigiama" Ridacchia leggermente. Posso sentire le mie guance prendere fuoco: i dinosauri. Ho un pigiama con dei fottuti dinosauri.

"Beh.. Si" Balbetto, afferrando le mie cose ed andando in bagno.

"Non metterci troppo!" Urla appena chiudo la porta.

Mi guardo allo specchio e noto le mie guance esageratamente rosse. Dio, perché? Non che mi interessi, a dire la verità, perché se io voglio un pigiama con i dinosauri me lo metto e basta. Ma il fatto che io mi sia messa un pigiama con i dinosauri mentre ero con uno sconosciuto attraente, è imbarazzante.

Mi libero del fatidico pigiama, facendomi una doccia veloce. Per fortuna, questa volta ho i vestiti con me.

Mi vesto e mi trucco velocemente, uscendo dal bagno in un quarto d'ora.

"Vai tu" Dico, indicando il bagno.

"Che cambiamento" Ride, andando verso il bagno. Il suo pigiama consiste in dei pantaloncini da calcio ed una maglietta nera. Fisso troppo il suo corpo, per poi distogliere lo sguardo velocemente.

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