La vergogna che si prova in questi casi, è indescrivibile. Il paragone che si sta attuando nella mia testa, tra Darren ed Harry, è insopportabile. Mi sta facendo rendere conto che Darren non mi meritava, ma che allo stesso tempo Harry non merita me.
Così, senza pensarci due volte, apro lo sportello e mi nascondo dentro la sua macchina. Non mi importa che cosa vuole dirmi, non mi importa più nulla. Voglio solo andare a casa e farmi una doccia, non chiedo altro. Voglio solo che questa serata finisca, che la mia mente si resetti e che il mio carattere schifoso venga di nuovo fuori come una volta.
Harry apre il suo sportello con poca delicatezza, e si siede sul suo sedile. La rabbia nei miei confronti è stata repressa nel fondo del mio stomaco, e sto cercando in tutti i modi di tornare indietro nel tempo per non chiedergli qualcosa su quel processo. Il ragazzo accanto a me si sistema, fissando davanti a sé e non mettendo in moto la macchina. Porto il mio sguardo dove avevo visto prima Darren, e lo vedo incamminarsi verso di noi- dopo aver aperto un ombrello nero.
Comincio ad agitarmi sul posto, e le lacrime che pochi secondi fa sono state rimpiazzate dallo shock cercano di farsi strada tra i miei occhi. "Parti" Comando, con voce ferma.
Harry mi guarda di sfuggita, ma io lo ignoro- tenendo la mia concentrazione verso Darren. "Non vuoi parlargli?" Chiede, quasi come se fosse ferito.
Lo guardo un attimo e noto i suoi capelli appiccicati alla fronte, i vestiti bagnati ed un cipiglio sul suo viso. "Ti ho detto di partire, dannazione!" Urlo, notando l'uomo sotto la pioggia ormai a tre metri da noi. Harry annuisce leggermente, visibilmente incollerito con me, per poi mettere in moto e fare retromarcia. In pochi secondi lasciamo il parcheggio, lasciandoci alle spalle anche lui.
"Chi era?" Sbotta Harry, uscendo dalla strada principale e fermandosi in un vicolo cieco a pochi metri dal ristorante. Sospiro pesantemente alla sua domanda, slacciandomi la cintura e tirando giù la cerniera del mio cappotto fradicio.
I suoi occhi mi fissano anche quando il cappotto finisce nei sedili posteriori e le mie dita cominciano a pulire il trucco sbavato sotto i miei occhi. "Ti ho fatto una domanda" Ringhia Harry, stringendo il volante tra le sue mani.
Mi giro verso di lui, ancora stravolta dalle cose che sono appena successe. "Nessuno di importante" Rispondo soltanto, con tono neutro e distaccato da tutto- distaccato da tutti. Raccolgo i miei capelli bagnati in una coda, sentendo il mio corpo tremare dal freddo e dallo stress.
"Ah si?" Mi deride, lasciandosi scappare una risatina nervosa dalle labbra. "Non penso che qualcuno di non importante ti avesse seguito sotto la pioggia" Alza sempre di più il suo tono di voce, facendo riecheggiare le sue parole tra le pareti del mio cervello.
"Se fosse stato qualcuno di importante, ora sarei con lui e non con te!" Esclamo, sentendo che un mal di testa atroce comincia a bussare alla porta del mio cervello. "Ma visto che non lo era, sono rimasta con te. Perché questa sera doveva essere la serata in cui finalmente capivo chi eri. Ma forse devo solo rassegnarmi e accontentarmi delle briciole che mi lanci ogni tanto" Mi abbandono sul sedile, sgonfiando il petto. Tutto lo stress accumulatosi nei mei nervi viene rilasciato- anche se so che tra meno di due secondi, il mio corpo starà camminando sotto la pioggia per tornare alla vecchia casa.
Harry non parla, come se le parole gli fossero morte in gola. "Perché vuoi conoscermi?"
Lo guardo allibita, sperando di aver capito male. "Mi prendi in giro?" Scuoto la testa, prendendo in mano la mia borsa e frugando per cercare le chiavi. Per fortuna, ho avuto l'idea di attaccare la chiave della porta della vecchia casa al mio mazzo nuovo- dato che devo ancora abituarmi a non avere più quelle chiavi. Anche se infilo sempre la chiave vecchia nella serratura nuova. "Hai detto esplicitamente di essere attratto da me, pensi che io debba conoscere solo il lato che vuoi mostrare alle persone? Tu sai chi sono, mentre io ho scoperto solo questa sera che avevi una famiglia"
STAI LEGGENDO
Autostop • H.S.
Fanfiction"Da che cosa stai scappando?" "Dalla mia vita" ** Un viaggio programmato, un evento inaspettato. Questa e' la storia di Scarlett Hill, e del suo viaggio verso Dublino. Chi l'accompagnera' verso quest'avventura? [Completata]